DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
Questi sono i delinquenti nel momento in cui assaltano la sede della #Cgil.
Chi ha dato copertura ideologica, filosofica, morale e politica a questa follia no green pass in buona fede, sappia che dopo oggi la presunzione di buona fede non vale più. pic.twitter.com/xtkqqR106i
— Tommaso Labate (@Tommasolabate) October 9, 2021
GRAZIA LONGO per la Stampa
ROMA SCONTRI NO VAX CON POLIZIA
La parola d'ordine è una sola: «contenere». Di fronte alla guerriglia urbana che ieri ha seminato il panico nel centro storico di Roma, l'obiettivo delle forze dell'ordine, polizia in testa, è stato quello di arginare le espressioni del dissenso. Il dispositivo di sicurezza messo in atto dalla Questura, di cui era a conoscenza anche il prefetto che segue le direttive del Viminale, era organizzato per presidiare il regolare svolgimento del sit in autorizzato in piazza del Popolo.
ROMA SCONTRI NO VAX CON POLIZIA
Ma non solo, aveva anche l'obiettivo di controllare eventuali degenerazioni durante il corteo non autorizzato in via del Corso, con l'invasione di via Veneto, l'avvicinamento a Palazzo Chigi e l'assalto alla sede della Cgil in corso d'Italia. Questo è stato il punto nevralgico più critico perché era il meno presidiato dalla polizia. Ma al di là del caos creato dai manifestanti - quattro i fermati, con la posizione del leader di Forza Nuova Giuliano Castellino sotto esame, e un poliziotto ferito - la situazione sarebbe potuta essere ancora più problematica e con un bilancio ben più grave.
ROMA SCONTRI NO VAX CON POLIZIA
Perché è vero che gli agenti hanno fatto ricorso agli idranti, ai lacrimogeni e al monitoraggio della folla con un elicottero, ma non si è mai arrivati a una battaglia frontale vera e propria tra manifestanti e poliziotti. È tuttavia evidente che c'è stato più di un problema nella gestione dell'ordine pubblico, su cui dovrà essere realizzata un'accurata analisi da parte del Viminale, soprattutto in vista delle eventuali proteste dopo l'entrata in vigore del Green Pass per poter lavorare dal prossimo 15 ottobre. L'onda critica è stata gestita e affrontata seguendo il paradigma cardine dell'ordine pubblico: l'elasticità. Ovvero quella flessibilità indispensabile a far sbollire gli animi cercando di ridurre al minimo i danni. Il problema vero, ieri, come sempre in casi analoghi, è stato quello di isolare i violenti da chi manifestava in modo pacifico.
ROMA SCONTRI MANIFESTAZIONE NO VAX
ROMA SCONTRI MANIFESTAZIONE NO VAX
La Digos sta lavorando per accertare la presenza, oltre a Forza nuova, di altre frange estremiste. La prima impressione è quella che, oltre a una regia dietro agli exploit della folla inferocita, ci siamo stati anche tanti cani sciolti. Uomini e donne di diversa estrazione sociale e di diverso colore politico, anche se la regia di questa piazza è da tempo in mano all'estremismo di destra, da Forza Nuova a Casapound. Tutti insieme uniti nella lotta contro il certificato verde e la "dittatura sanitaria". Gruppi organizzati e persone singole chiamati a raccolta nei giorni scorsi anche attraverso le chat in cui è stata lanciata la nuova protesta. La ministra dell'Interno Luciana Lamorgese ha parlato di «intollerabili atti di violenza» e ha auspicato che «tutte le forze politiche esprimano ferma e incondizionata condanna contro inammissibili manifestazioni violente che, per la loro inquietante carica eversiva, nulla hanno a che fare con la legittima espressione del dissenso».
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