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MASSIMO FINI DISTRUGGE VITTORIO FELTRI PER I SUOI ATTACCHI A DI MAIO: “E’ INVECCHIATO MALE: SI ACCORGE SOLO ORA DEL BASSO LIVELLO DEI NOSTRI POLITICI - AL BASSO LIVELLO CULTURALE DEGLI ITALIANI HA CONTRIBUITO CON ARTICOLI SEMPRE PIÙ SGANGHERATI E VOLGARI. E’ UNO SVILITO, IMMISERITO, IRRICONOSCIBILE FELTRI CHE CONSIGLIA DI TENERCI BERLUSCONI, CHE CI HA FATTO FARE FIGURACCE INENARRABILI. DI LORO DUE ABBIAMO LE PALLE PIENE”
Estratto dell’articolo di Massimo Fini per il “Fatto Quotidiano”
Invecchiamo tutti male, ma qualcuno invecchia peggio degli altri. È il caso drammatico […] di Vittorio Feltri […] il suo titolo di testa "Da Galileo a Di Maio - come siamo scesi in basso" […] è ridicolo, rasenta e supera il grottesco. Feltri ricorda alla rinfusa alcuni italiani illustri […] e li paragona a "un ragazzotto senza arte né parte" come Luigi Di Maio.
[…] È curioso che Feltri si accorga del basso livello dei nostri uomini politici solo ora. E anche del basso livello culturale degli italiani cui lui stesso ha contribuito con articoli sempre più sgangherati, scevri di alcuna logica. E volgari. […]
L'avevo conosciuto come uno che si vestiva come si può vestire un bergamasco quale è. Cioè stava nei suoi panni e uno che sta nei suoi panni, si tratti di un aborigeno australiano o di un contadino padano, non è mai volgare. Adesso Feltri, rimpannucciato, per fare il figo si veste all' inglese. Non sa che nessun inglese si è mai vestito all' inglese. Naturalmente i più implicati in questo degrado sono gli undici milioni di italiani che hanno votato i Cinque Stelle e con loro Luigi Di Maio, "rimbambiti e completamente fuori di senno".
[…] per quest' ultimo, svilito, immiserito, irriconoscibile Feltri, che ritrova anche il suo innato razzismo, rincoglionita è "la folla di terroni e vari fessi settentrionali ex comunisti dall' encefalogramma piatto". Nella sua foga scarcassata Feltri parla anche di "nani inguardabili", dimenticando che per lungo tempo è stato al servizio del "nano" per eccellenza.
[…] Dice ancora Feltri […] che "abbiamo bisogno non di volti nuovi bensì di vecchi saggi".
E qui sta il nocciolo di tutto il suo articolo. Gli italiani dovrebbero "togliersi dalle palle" Luigi Di Maio e tenersi "il vecchio saggio" Silvio Berlusconi, un uomo che, se vogliamo parlare di quella "dignità della Patria" che Feltri improvvisamente riscopre, ci ha fatto fare figuracce inenarrabili […] Di questo "vecchio saggio" che è su piazza da più di un quarto di secolo siamo noi ad averne "le palle piene". E anche di Vittorio Feltri.
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