fumo impotenza

DAGO SALVA-VITA - IL DOTTOR MASSIMO FINZI: “UNO STUDIO PUBBLICATO SULL’AUTOREVOLE ‘BRITISH MEDICAL JOURNAL’ SMENTISCE LA COMUNE CREDENZA CHE 2 O 3 SIGARETTE AL GIORNO EQUIVALGANO A NON FUMARE, AI FINI DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE - BEN 141 STUDI HANNO DIMOSTRATO CHE ANCHE IL FUMO DI UNA SOLA SIGARETTA AUMENTA IL RISCHIO DI…”

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Massimo Finzi

Massimo Finzi per Dagospia

 

Uno studio pubblicato quest’anno sull’autorevole British Medical Journal smentisce la comune credenza che 2 o 3 sigarette al giorno equivalgano a non fumare affatto ai fini del rischio cardiovascolare. Una metanalisi di ben 141 studi ha invece dimostrato che anche il fumo di una sola sigaretta aumenta il rischio di ictus o di cardiopatia ischemica: gli studi osservazionali hanno messo a confronto rispettivamente il consumo di una e di venti sigarette.

 

I risultati dei vari centri sono stati concordi: fumare una sigaretta aumenta il rischio relativo di cardiopatia ischemica di circa 1.5 che arriva a 2 con 20 sigarette mentre per l’ictus i valori di rischio relativo sono 1.20 per una sigaretta e 1.60 per 20 sigarette.

 

sigarette messaggi contro il fumo

Più conosciuti sono i rischi di tumore al polmone nei fumatori: in questi soggetti il “rischio tumore” aumenta di oltre 20 volte rispetto ai non fumatori. Ma questo è un dato statistico che non costituisce deterrenza efficace perché ciascun fumatore spera di non rientrare nel numero dei soggetti colpiti.

 

In realtà esiste un altro danno sul polmone legato al fumo e questa volta non si tratta di probabilità perché tale danno è sempre presente, lento, costante e progressivo: si tratta di un effetto lesivo sulle fibre elastiche del polmone che possono venire sostituite da tessuto cicatriziale il quale, nel tempo,  diventa retraente.  L’essere umano possiede efficienti muscoli inspiratori ma non muscoli espiratori efficaci e questo vuol dire che l’aria, una volta entrata nei polmoni grazie all’inspirazione ne esce per effetto del ritorno elastico.

 

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 Il danno sulle fibre elastiche riduce la capacità del polmone di far fuoriuscire l’aria che invece ristagna all’interno impedendo non solo il ricambio ma limitando il volume di aria nella fase di inspirazione. Questa condizione è denominata enfisema. Tosse cronica con catarro, sensazione di fiato corto specie sotto sforzo, rumori respiratori(sibili, fischi, rantoli) sono invece i sintomi della broncopatia cronica ostruttiva (BPCO).

 

La sostituzione del tessuto elastico del polmone con tessuto fibroso identifica una grave patologia polmonare: la fibrosi polmonare. In questo caso il polmone diventa progressivamente incapace di espandersi e quindi di incamerare l’aria, il quadro clinico tende ad aggravarsi perché il tessuto fibroso, come nelle cicatrici, tende a retrarsi.

 

il fumo non aiuta le erezioni

Questi danni del fumo sono diventati più evidenti nelle ultime due o tre generazioni e sono dovuti in gran parte all’allungamento della vita media anche se non va trascurato il peggioramento della qualità dell’aria che respiriamo dovuto all’inquinamento.

fumo

Un motivo in più per smettere completamente di fumare.