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        SESSO FOR EVER - LA MENOPAUSA PUÒ PORTARE QUALCHE DISTURBO A LETTO MA PER GLI ESPERTI LE TERAPIE PER SUPERARLI CI SONO - “UNA SORTA DI PETTING POTREBBE AIUTARE LE DONNE ANCHE A RICONOSCERSI E A RICOMINCIARE, PRENDENDO CONFIDENZA CON I CAMBIAMENTI SOPRAGGIUNTI NEL TEMPO”
Che la menopausa sia un periodo di transizione è certo. E spesso non passa indenne. «Quello che più intimorisce è l’idea che da lì in poi cambi la storia del corteggiamento, si smetta di essere gradevoli d’aspetto, si perda il potere seduttivo e la ricaduta che questo possa avere sul proprio partner o su potenziali compagni, generando apprensione», racconta Chiara Simonelli, Psicosessuologa alla Sapienza di Roma.
La paura resta, troppo spesso, nonostante il mondo sia cambiato. Perché di certo con la menopausa non scatta l’ora X. Anche i sintomi più comuni, come le sudorazioni, le vampate, la secchezza vaginale, i disturbi urinari, che possono rendere più complicata, dolorosa e frustante la vita sessuale, non sono una condanna certa e definitiva.
E possono essere affrontati e gestiti. Anche a letto, perché il sesso è terapia: continuare a farlo aiuta non solo a riconfermarsi come donne, ma allevia anche i fastidiosi sintomi genitali. «Invece spesso la paura di provare dolore, di non piacere e non piacersi, la vergogna, si ripercuotono direttamente sulla frequenza dei rapporti e sul desiderio, e le donne sono spesso meno invogliate, in un circolo vizioso in cui l’associazione rapporto-dolore le tiene sempre più lontane dal sesso», aggiuge Roberta Rossi, presidente della Federazione italiana di sessuologia scientifica.
Le soluzioni potrebbero venire non solo dal ginecologo ma anche da un nuovo modo di intendere la sessualità: per esempio cercando nuove vie di eccitazione per arrivare all’orgasmo, avvicinandosi al partner con gesti che non siano mirati subito alla penetrazione, continua Rossi: «Una sorta di petting, che potrebbe aiutare le donne anche a riconoscersi e a ricominciare, prendendo confidenza con i cambiamenti sopraggiunti nel tempo».
Che non sono necessariamente negativi, anzi. È proprio alla soglia della mezza età, infatti, che le donne raggiungono più esperienza e consapevolezza: «A partire dai quarant’anni le donne cominciano tendenzialmente a essere meno competitive, meno aggressive. Hanno imparato a conoscere il proprio corpo, anche da un punto di vista erotico.
E dovrebbero fare di questa consapevolezza un punto di forza, non di debolezza», riprende Simonelli. Ma non è detto che siano solo le donne ad avere problemi, a volte sono gli uomini a rifiutare le avances, perché il pregiudizio sulla menopausa colpisce la coppia. «Quando il sesso in una coppia non funziona è opportuno verificare lo stato di salute di entrambi, perché potrebbe essere l’altro ad avere problemi, ed evitare così di far ricadere il peso del sesso che non va solo sulla donna in menopausa», conclude Rossi.
 
						
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