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"MESSINA DENARO ERA CONSIDERATO UN BENEFATTORE. È STATO PROTETTO DALLA GENTE CHE FACEVA AFFARI GRAZIE A LUI" - L'EX PROCURATORE ANTIMAFIA PIERO GRASSO: "IL BOSS NEL 1992 FACEVA PARTE DEL COMMANDO CHE A ROMA VOLEVA UCCIDERE FALCONE. POI FURONO CHIAMATI DA RIINA CHE DISSE CHE AVEVA TROVATO DI MEGLIO..." - "VA VALUTATA L'IPOTESI CHE MESSINA DENARO ABBIA AVUTO DEI FAVOREGGIATORI DENTRO LA CLINICA IN CUI È STATO CATTURATO O SIA STATO VENDUTO DA QUALCUNO…"

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Estratto dell'articolo di Liana Milella per repubblica.it

 

PIERO GRASSO ALL ASSEMBLEA DI LIBERI E UGUALI

"Una grande emozione e un grande successo dello Stato". Dice così Piero Grasso, ex pm a Palermo, ex procuratore della stessa città, e poi procuratore nazionale antimafia, prima di diventare senatore e presidente dello stesso Senato. 

 

Preso Matteo Messina Denaro, mi dica subito cos'ha provato sul piano personale?

"Una grande emozione, paragonabile a quella del momento in cui ho ricevuto la telefonata che cominciava con un "preso" e mi annunciava l'arresto di Bernardo Provenzano. Eravamo nel 2006 ed ero stato nominato da poco procuratore nazionale antimafia. Andai subito a Palermo, negli uffici della squadra mobile, per capire se aveva intenzione di collaborare". 

 

 

(...)

Lei ha interrogato moltissimi pentiti. Come lo descrivevano?

MATTEO MESSINA DENARO DOPO L ARRESTO

"Dalle loro testimonianze veniva fuori una personalità assolutamente superiore alla media. Era stato lui a proporre i beni artistici come obiettivo da colpire per le stragi del 1993, perché era più acculturato rispetto a Riina e ad altri. Aveva una formazione superiore rispetto a quelle degli altri boss. Con Bagarella  e Brusca è stato tra gli ideatori delle stragi di Roma, Firenze e Milano, dopo essere stato tra i protagonisti di quelle del 1992. Faceva parte del commando, con Sinacori e Graviano, che proprio nel febbraio di quell'anno doveva uccidere Falcone a Roma. Poi furono chiamati da Riina che disse che aveva trovato di meglio...".

 

(...)

La clinica in cui è stato arrestato è molto nota a Palermo.

"Certo che lo è, ma se uno si presenta con un nome falso e con l'aspetto che abbiamo visto non è facile  scoprire chi si ha di fronte. Ma va valutata l'ipotesi - e si saprà dalle indagini - se Messina Denaro abbia avuto dei favoreggiatori dentro la clinica e anche dei traditori, qualcuno che lo ha venduto". 

PIERO GRASSO IN AULA AL SENATO strage dei georgofili a firenze MATTARELLA E PIERO GRASSO