DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
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Molto famosa, molto rifatta, molto morta. Lei è Eda Dolci, spietatissima star televisiva immaginaria e protagonista del debutto letterario di Peppi Nocera dal titolo “La presentatrice morta”, romanzo edito da Longanesi. C’è chi dice che sotto le spoglie di Eda si celino Simona Ventura o Maria De Filippi (con le quali Nocera ha lavorato) ma anche Barbara D’Urso o Mara Venier.
Sta di fatto che lunedì sera allo Spazio Fandango di Roma alla presentazione del libro questo mistero non è stato risolto, ma in fondo chissenefrega. A dare spettacolo ci ha pensato Marina Ripa di Meana dalla prima fila (nella sala gremita da una folta compagine lesbo-gaya oltre a Carlo e Lisa Vanzina, Gianluca Pignatelli, Alessia Bulgari, Francesca Fagnani, Barbara Boncompagni, Michele Masneri), cercando la catfight con Barbara Alberti (relatrice insieme a Irene Ghergo e Fabio Canino) interrompendola continuamente con dei: “Leggi più piano!”, “Non sento niente!”.
“Lei ha un’idea della lettura un po’ scolastica, questo è stile, io sto interpretando!“- le risponde Alberti – “Io le Eda Dolci le riconosco subito: sono quelle che trattano male i parrucchieri”.
pepi nocera irene ghergo marina ripa e barbara alberti
Irene Ghergo, che Nocera l’ha scoperto, rincara la dose svelando uno dei momenti osé del romanzo: “La competitor di Eda Dolci si chiama Priscilla Pazzi, e lo stress di avere meno successo della star le provoca in contemporanea il rigetto di un impianto dentale e il distacco della protesi al silicone del seno sinistro, nel bel mezzo di una seduta di anal bleaching, cioè di sbiancamento anale”.
La Ripa di Meana incalza: “Sono interessata: cosa è lo sbiancamento anale?!”. La Ghergo le risponde immediatamente alzando di poco il sopracciglio sinistro: “Marina: it’s too late”, provocando risate e applausi di tutta la sala.
pepi nocera canino ghergo barbara alberti
PAMPHLET VESTITO DA NOIR, O VICEVERSA di Nanni Delbecchi
Chi è Eda Dolci, la potente star televisiva uccisa nel giorno del cinquantottesimo compleanno nel suo lussuoso attico romano? E chi sono gli illustri invitati alla festa, che diventano altrettanti sospettati di omicidio? Mettendo assieme età, gusto del trash, preparazione enciclopedica sul gossip, ossia gli indizi che Peppi Nocera dissemina nel romanzo La presentatrice morta, è difficile resistere al gioco delle identificazioni.
Ma Nocera, autore di lungo corso di programmi di successo, in questo esordio narrativo punta più in alto (o più in basso?), e compone un affresco iperrealista, spesso esilarante, della Tv di questi anni. Un universo che il declino ha incattivito (e non era facile), fatto di ascolti manipolati, ricatti incrociati, fellatio, botulini, microspie, divi con il bisturi nascosto e il coltello tra i denti della dentiera.
Pamphlet travestito da noi o noir travestito da pamphlet? Nel dubbio, il lettore si diverte e, inseguendo un intrigo internazionale da Ponte Milvio alle Filippine, si convince perché per quanto possa fare orrore il paese reale, quello irreale è peggio.
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