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LA MIGLIOR DIFESA È L’ATTACCO – I DRONI LOW COST UCRAINI CONTINUANO A COLPIRE NEL TERRITORIO RUSSO, AGGIRANDO LO STOP IMPOSTO DAGLI STATI UNITI ALL’UTILIZZO DEI MISSILI AMERICANI: ZELENSKY ACCELERA LA PRODUZIONE IN CASA DEL RAZZO FLAMINGO, IN GRADO DI COLPIRE MOSCA – L’OBIETTIVO È SPINGERE IL CREMLINO AD ACCETTARE LA TREGUA, E FAR SENTIRE AI RUSSI CHE LA GUERRA È ARRIVATA ANCHE A CASA LORO. MA È UNA STRATEGIA RISCHIOSA: SIA PERCHÉ PUTIN POTREBBE REAGIRE ALZANDO IL TIRO, SIA PERCHÉ POTREBBERO ESSERCI INCIDENTI DEVASTANTI (SABATO È STATA COLPITA UNA CENTRALE NUCLEARE A KURSK)
Quegli attacchi in Russia non autorizzati dal Pentagono che adesso agitano Putin
Estratto dell’articolo di Gianluca Di Feo per “la Repubblica”
VOLODYMYR ZELENSKY - DRONI DA GUERRA
[…] La raffineria di Novoshakhtinsk brucia da mercoledì e ieri è stato centrato lo snodo di pompaggio del gas del porto di Ust-Luga, a sud di San Pietroburgo.
Ogni giorno le incursioni ucraine diventano più incisive, tanto da far temere all'amministrazione Trump che possano far saltare in aria anche il fragile percorso di pace inaugurato con il vertice di Anchorage. Secondo il Wall Street Journal, dalla primavera il Pentagono ha posto il veto all'impiego oltre la frontiera delle armi a lungo raggio consegnate dagli Usa.
volodymyr zelensky e donald trump alla casa bianca (in versione casamonica)
Oltre a impedire l'uso dei missili Atacms, che non superano i trecento chilometri di distanza, i comandi americani avrebbero pure negato le informazioni di intelligence necessarie a programmare la guida degli ordigni europei Storm Shadow. Si tratta di paletti imposti già negli scorsi anni e accolti con irritazione a Kiev, trasmettendo la sensazione che gli Stati Uniti non volessero permettere la vittoria ucraina ma solo sfruttare il conflitto per logorare l'esercito di Mosca.
Le cancellerie occidentali invece hanno considerato prioritario evitare il pericolo che il Cremlino scatenasse una ritorsione nucleare, una minaccia ripetuta spesso e apparsa concreta alla fine di ottobre 2022. Solamente nell'agosto del 2025 Biden, Macron e Starmer hanno autorizzato i lanci nella regione di Kursk per sostenere l'offensiva ucraina in territorio russo.
Il presidente Zelensky ieri ha ribadito che non ci sono consultazioni con Washington sugli attacchi e che le missioni sulla Russia sono affidate esclusivamente ad armi di produzione nazionale. Da tre anni le fabbriche sfornano droni che volano per oltre mille chilometri, aggiornando gli apparati di navigazione dotati di intelligenza artificiale, e hanno brevettato modelli superiori a quelli della Nato.
Zelensky autografa le bombe americane - foto LaPresse
Si sono preoccupati pure di essere indipendenti dagli 007 occidentali, costruendo ricognitori senza pilota e acquistando immagini satellitari commerciali. La campagna contro il settore energetico russo è ripresa a inizio agosto e non è stata interrotta dal summit in Alaska: dopo l'incontro tra Trump e Putin sono stati bersagliati gli impianti di Syzran, di Saratov, di Novoshakhtinsk e infine di Ust-Uga. La distruzione della stazione di pompaggio di Unecha è stata quella che ha avuto maggiori ripercussioni diplomatiche, perché alimenta le consegne petrolifere a Ungheria e Slovacchia.
Tutti gli osservatori hanno notato come i droni ucraini si stiano dimostrando più precisi e devastanti: i danni richiedono lunghe riparazioni, con ripercussioni sulla distribuzione del carburante: in alcune zone della Crimea il diesel sarebbe introvabile. L'obiettivo diretto di Kiev è chiaro: minare la risorsa che alimenta la macchina bellica putiniana.
L'incremento degli attacchi ha però anche uno scopo diplomatico: spingere il Cremlino ad accettare una tregua, come più volte chiesto da Zelensky e dai partner europei. Si tratta di una strategia ad alto rischio, che può provocare l'ira dello Zar o causare incidenti disastrosi. Sabato una bomba volante è precipitata nel perimetro della centrale nucleare di Kursk: secondo le fonti di Mosca, prive finora di conferme neutrali, l'incendio avrebbe bloccato un generatore di corrente obbligando a dimezzare l'attività dell'unico reattore attivo.
vignetta volodymyr zelensky offerto a donald trump dai leader europei
vladimir putin 1
volodymyr zelensky
volodymyr zelensky alexander stubb donald trump foto lapresse
frame dei video di volodymyr zelensky
volodymyr zelensky alla casa bianca con i leader europei foto lapresse
donald trump giorgia meloni - vertice alla casa bianca
volodymyr zelensky alla casa bianca con i leader europei foto lapresse
EMMANUEL MACRON E VOLODYMYR ZELENSKY OSSERVANO LA COLLEZIONE DI CAPPELLI DI TRUMP
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