DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Claudine Gay in audizione alla camera
(ANSA) - NEW YORK, 03 GEN - Dopo aver contribuito alle dimissioni della presidente di Harvard Claudine Gay, il miliardario Bill Ackman ha aperto un nuovo fronte. In un post su X, l'hedge fund manager che ha guidato la campagna denigratoria contro la Gay, ha affermato che il presunto antisemitismo di una delle più antiche università d'America è "solo il canarino nella miniera", identificando nella diversità il nuovo bersaglio degli attacchi ai campus. Ackman ha donato a Harvard centinaia di milioni di dollari ma di recente è diventato uno dei leader che da destra attaccano i leader degli atenei Ivy League.
Dopo aver chiesto le dimissioni del board di Harvard che fino alla vigilia ha sostenuto la Gay, nel post di 4.000 parole su X, il miliardario ha sostenuto che la politica dell'università per la Diversità, Equità e Inclusione (Dei) non è una forza del bene, quanto piuttosto "un movimento di militanza per conto di certi gruppi".
Fondatore e Ceo di Pershing Square Capital Management, Ackman ha aggiunto che la Dei, anzichè battersi per includere gruppi ai margini, opera un "razzismo alla rovescia" ed è usata dai suoi sostenitori per controllare la libertà di parola. "In base alla Dei, il livello di oppressione subito da una persona risiede in una piramide ai cui vertici, in qualità di oppressori, sono i bianchi, gli ebrei e gli asiatici, mentre persone di colore, Lgbtq e/o donne sono gli oppressi.
Claudine Gay in audizione alla camera
Dei è razzista perchè il razzismo alla rovescia è razzismo. Puoi dire qualunque cosa sui bianchi nelle università oggi, ma se cambi la parola bianco in nero, le conseguenze sarebbero gravissime". Per settimane Ackman aveva attaccato la sua alma mater per la tiepida, se non inesistente, reazione all'attacco del 7 ottobre di Hamas contro Israele.
Ma nel suo mirino ora non c'è solo Harvard: le dimissioni della Gay, ha aggiunto l'hedge fund manager, sono state "un importante passo avanti", ma "c'è molto lavoro da fare. Rimbocchiamoci le maniche". Claudine Gay, la prima persona nera e la seconda donna alla guida di Harvard, si è dimessa ieri dopo un mandato di appena sei mesi. A farle gettare la spugna è stata la bufera sull'antisemitismo nel campus e le accuse di aver copiato pezzi di altri nelle sue pubblicazioni senza rendere note le fonti.
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