DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL…
Estratto dell’articolo di Barbara Visentin per il "Corriere della Sera"
Mina è «il direttore artistico più forte d’Italia», talent scout infallibile, oltre che inarrivabile interprete, la descrive il figlio Massimiliano Pani, suo produttore e portavoce. Ma se da un lato lei si diverte ancora moltissimo a «scovare le canzoni giuste», tra le migliaia che riceve ogni anno, e a lavorare ai nuovi dischi, dall’altro «ha abbandonato il suo personaggio perché sta benissimo con se stessa, musicista, intellettuale e donna molto ironica».
Pani offre un piccolo squarcio di vita quotidiana: «Se ci sono programmi che parlano di lei in tv, cambia velocissimamente canale, dice “ussignur!” in cremonese e gira — racconta —. Si annoia tantissimo a vedere se stessa in tv e non vuole essere celebrata».
A osannarla, monumento vivente della musica italiana, ci pensano gli altri, mentre lei, a 84 anni, «riesce a essere contemporanea pur mantenendo un alto livello qualitativo».
Lontana dalle scene dal 1978, oggi possiamo rivederne i lineamenti solo attraverso le fantasiose trasformazioni che accompagnano ogni nuovo progetto e, questa volta, Mina diventa la polena di una nave […] nel suo nuovo album «Gassa d’amante» [… ] «il nodo marinaro per eccellenza, una cima che si intreccia, come due amanti», chiarisce Pani.
L’amore è infatti il filo conduttore dei brani, nove inediti e una rilettura, in uscita venerdì. Si inizia proprio dalla cover, «Non smetto di aspettarti», di Fabio Concato, passando poi a titoli di autori tutti diversi, tra cui «Senza farmi male», scritto da Elisa, e «Buttalo via» di Francesco Gabbani. Gli altri nomi, da Lumi a Roberto Casu, sono perlopiù sconosciuti, «professionisti e ragazzi nuovi che lei mette insieme in un puzzle». […]
Mina riceve «3-4mila brani l’anno — prosegue il figlio —, prima erano cd, adesso si possono mandare i file attraverso il suo sito e lei ogni giorno li ascolta». Quando decide di voler lavorare a una canzone, è ancora lei a telefonare agli autori: «Sì, chiama lei, loro di solito sentono “sono Mina” e mettono giù, così poi deve richiamare e dire “sono io davvero”».
Una chiamata che è il sogno di ogni artista: «Dopo il duetto con Blanco, quasi tutti i ragazzi di questa nuova generazione vorrebbero fare qualcosa con lei perché ritengono che sia avanti».
Un paradosso «sociologicamente interessante», osserva: «L’unica artista che non fa promozione, che non si vede in tv, né fa concerti riesce ad arrivare a questi giovani». Il motivo? «Me lo spiego col fatto che è sempre riuscita a capire le cose un po’ prima degli altri. E riesce a incontrare anche il gusto dei ragazzi».
[…] A proposito di Celentano? «No, è un po’ che non si sentono, non c’è stata occasione — dice Pani —. Abbiamo invece chiesto un pezzo a Ivano Fossati, come spesso facciamo con alcuni grandi autori, ma in questo momento ci ha risposto che non ha voglia».
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