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FRANCESCA SORO per la Stampa
«Prega Dio che io non ti incontri per strada perché altrimenti ti stendo». È la minaccia che Mario Andolfi, 64 anni, dirigente scolastico della Monte Emilius 3 di Charvensod, racconta di aver ricevuto dall'uomo che lo ha preso a schiaffi e insulti, mercoledì scorso a scuola.
Secondo il preside, l'aggressore, un medico dell'ospedale Parini di Aosta, si è presentato alle 11 nel suo ufficio scolastico accusandolo di «aver umiliato» la moglie, una docente di Lettere della scuola. «Avevo la porta aperta e stavo parlando con una professoressa. All'improvviso vediamo venire avanti in modo spedito un uomo. Stavo per dirgli che la segreteria era dall'altra parte ma lui è entrato, mi ha preso per l'avambraccio e mi ha dato uno schiaffo. Sono rimasto senza parole, come la docente accanto a me.
Non capivamo cosa stesse succedendo. L'uomo mi ha lanciato insulti di ogni tipo, tenendomi anche per le braccia: mi ha coperto di "deficiente", "pezzo di...", "hai umiliato mia moglie"» racconta Andolfi. La docente presente nell'ufficio con il preside ha chiamato in aiuto un tecnico informatico che si trovava non lontano dalla stanza. «L'uomo, che continuava a insultarmi, ha detto "Non mi spingere via" al tecnico che cercava di farlo uscire. A quel punto ho chiamato il 112 e ho chiesto l'invio di una pattuglia di carabinieri. Quando l'uomo ha sentito la telefonata se ne è andato via velocemente».
Andolfi ha querelato l'aggressore e ha fatto anche una segnalazione all'Ordine dei medici e all'Ausl VdA. «Chiaramente - continua - ho anche riportato tutto alla sovrintendenza agli studi. Non mi sarei mai aspettato una situazione del genere e nei giorni successivi all'aggressione ho riflettuto alla componente di violenza gratuita, ma soprattutto di premeditazione del gesto. Questo signore è partito apposta da casa per venire a insultarmi, picchiarmi e intimidirmi».
La causa scatenante sembra riguardare un episodio dei giorni precedenti. Andolfi racconta la sua versione: «L'antefatto risale a lunedì quando la docente mi ha cercato per parlarmi. Io però ero in una riunione con il mio staff e non ho potuto risponderle. Il mattino dopo mi intercetta al piano per domandarmi quando poteva parlarmi e io le faccio presente che nel pomeriggio ci sarebbe stato il Collegio docenti. A quel punto lei mi dice che non sa a chi lasciare il figlio di un anno e io rispondo che non sono problemi miei e che l'incontro era già calendarizzato da settembre. Lei insiste e io ribadisco: "Non sono problemi miei". Allora mi dice che verrà all'incontro con il bambino.
Le rispondo che questo non è assolutamente possibile». «Ma quel martedì pomeriggio - continua il preside - si è presentata con il figlio e io le ho fatto presente che il suo comportamento sarebbe stato oggetto di un provvedimento disciplinare». Adesso i carabinieri stanno procedendo agli accertamenti del caso.
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