mita medici califano

“LA NEVICATA DEL ’56 LA SCRISSE MIA SORELLA, CARLA VISTARINI E CALIFANO SE NE APPROPRIO’” – MITA MEDICI, AL SECOLO PATRIZIA VISTARINI, RIVELA: “QUEL BRANO FU L'UNICO NEO NEL MIO RAPPORTO CON FRANCO. GLI PIACQUE TANTO E DISSE: VORREI FARLA ANCH'IO. CARLA GLI CONCESSE DI FIRMARLA MA FRANCO NON HA MAI SPECIFICATO CHE ERA STATA SCRITTA SOLO DA LEI E PASSÒ PER SUA” - NEL FILM DI RAI UNO CON LEO GASSMAN È LEI A DARGLI IL PRIMO BACIO. ANDÒ PROPRIO COSÌ? "ERO SFRONTATA MA NON COSÌ! IL FILM È SOMMARIO" – IL PIPER? STARE LÌ ERA COME AVERE GIÀ INTERNET, CI COLLEGAVA AL RESTO DEL MONDO”

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Estratto dell'articolo di Clarissa Domenicucci per “Specchio – la Stampa” - 8 marzo 2025

 

mita medici foto di bacco

Per raccontare l'essenza di Mita Medici bisogna invertire l'ordine e cominciare dal finale dell'intervista, dall'ultima domanda. Fino a quel punto ci siamo guardate negli occhi senza mai perdere il filo, sedute nel salotto della sua casa romana che guarda San Pietro ma poi Mita si è distratta.

 

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Mita sorride, grida a tutta voce «grazie!» e mi chiede di riprendere con il cellulare il viaggio fragile delle bolle. Più di qualsiasi parola, questa immagine è il suo ritratto più fedele: quello di una donna capace ancora di sorprendersi come una bambina.

mita medici 1

 

Mita Medici (nome d'arte di Patrizia Vistarini, romana classe 1950): cantante, attrice, presentatrice, diventa nota come "ragazza del Piper". Il primo contratto con la Fonit Cetra, debutta in teatro con Garinei e Giovannini e conduce Canzonissima con Pippo Baudo. Nominata Accademico d'onore dall'Accademia Albertina delle Belle Arti, ha da poco finito di girare l'ultimo film di Paolo Sorrentino. Sembra di rivederla quella bambina che con la sorella (Carla Vistarini, paroliera, autrice e scrittrice) planava come un proiettile sulle acque del canale della Manica, legata al sedile di un offshore.

 

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Un luogo leggendario.

mita medici foto di bacco

«Ci avevano regalato due uniformi da marinaio come quella di John Lennon: quella notte io e Carla, troppo eccitate per dormire, le indossammo nascondendo i capelli nel berretto, convinte di essere irriconoscibili travestite da uomini e uscimmo di nascosto per vedere cosa ci fosse in giro: assolutamente niente. La contea si animava solo nei giorni del festival ma l'atmosfera era magica».

 

Con Carla siete rimaste così unite?

«Sì mia sorella è fondamentale, donna corretta e affidabile. La amo nonostante le nostre diversità: lei cancro, io leone, siamo la luna e il sole».

mita medici foto di bacco

A un certo punto il suo ex fidanzato Franco Califano "scippa" a sua sorella la paternità di una canzone meravigliosa, "La nevicata del '56".

«Fu l'unico neo nel mio rapporto con Franco.La nevicata la scrisse Carla e la propose a Mia Martini. Con Franco ancora ci frequentavamo, eravamo rimasti amici e la sentì, gli piacque tanto e disse: vorrei farla anch'io. Carla gli concesse di firmarla dimostrando la sua bontà e il brano divenne un successo, ma Franco non ha mai specificato che era stata scritta solo da lei e passò per sua. Quella canzone siamo io e mia sorella che guardiamo fuori dalla finestra la grande nevicata della nostra vita».

carla vistarini

 

A proposito di Califano, nel film di Rai Uno con Leo Gassman è lei a dargli il primo bacio. Andò proprio così?

«Ero sfrontata ma non così! Il film è sommario, Franco era più delicato di come è stato ritratto e Gianni Minà avrebbe meritato qualche inquadratura in più, era un giornalista immenso».

 

Califano era un narciso?

«Tutt'altro. Mi scriveva ti amo col rossetto sullo specchio del bagno o nascondeva nell'uovo di Pasqua una sorpresa scelta per me. I narcisi li ho sempre riconosciuti e allontanati».

 

Suo padre lo abbiamo citato, bello e famoso; sua madre è Anna Maria Perini, ai tempi Miss Roma. Che famiglia è stata la sua?

mita medici

«Una famiglia che oggi sarebbe normale ma all'epoca non lo era affatto: mamma e papà si conobbero su un tram dopo la guerra, si innamorarono e si separarono che avevo 7 anni, precursori! Quando a scuola mi chiedevano perché rispondevo con naturalezza: perché è finito l'amore. Lei capisce, eravamo molto avanti per l'epoca».

 

Un ricordo della sua infanzia?

franco califano mita medici

«Il tutù che mi regalò ad agosto papà per un compleanno: lo indossai nonostante il caldo e scesi in spiaggia, mi piaceva stare al centro dell'attenzione».

I riflettori si accendono al Piper Club di Roma, giovanissima entra a far parte del primo gruppo al femminile dell'Italia beat e vince il titolo di Miss Teenager.

«Grazie al tiro mancino di alcuni amici che inviarono le mie foto al settimanale Big. I lettori votarono incredibilmente me e tutto ebbe inizio, era una cosa seria all'epoca: grazie a Miss Teenager volai a Los Angeles».

 

mita medici al piper club

Chi erano i suoi amici tra "i piperini"?

«Renato Zero, Loredana Bertè, Cristian De Sica, Alberto Dentice. Stare il Piper era come avere già Internet, ci collegava al resto del mondo».

A 16 anni esordisce nel film, "Estate".

«Girammo in Sardegna e Carla venne con i ragazzi del Piper. Non avevano un soldo, viaggiavano in autostop e dormivano sul ponte della nave».

 

Cappello in testa e piume di struzzo, nel '74 è in copertina su Playboy. Che esperienza è stata?

«Un ulteriore passo verso la libertà. Le foto le scattò una brava persona di cui mi fidavo, Piero Pascuttini, avevo 24 anni e non mi interessava apparire sexy ma padrona di me stessa».

 

mita medici franco califano

Ha da poco finito di girare a Capri il nuovo film di Paolo Sorrentino e in tv è tornata nei panni di Marisa a "Un posto al sole". Come mai cose così diverse?

«Sorrentino è un visionario, un regista fantasioso e generoso con gli attori, è stata un'esperienza bellissima. Un posto al sole mi diverte e non escludo novità».

 

Nel podcast "Appassionatamente Mita" legge lettere inedite di grandi del passato per ricordare la bellezza della scrittura a mano. Lei a chi indirizza la sua lettera?

«Agli italiani, inizierei così: cari amici e amiche aprite gli occhi, il cuore e la mente in autonomia totale. Siate curiosi, viaggiate pure in autostop e non consentite a nessuno di dirvi cosa fare. Qui vogliono decidere per noi anche cosa dobbiamo mangiare».

 

carla vistarini foto di ludovica borghesi

Per questo quando ha incrociato a Roma la protesta dei trattori è voluta andare a salutare gli agricoltori?

«Io ce l'ho nel sangue la contestazione e conosco bene la campagna, che richiede un sacrificio enorme. Sono salita su un trattore e ho detto: sono con voi».

 

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Qual è la sua più grande fortuna?

renato zero mita medici

«Qualsiasi cosa la vivo come fosse straordinaria, mi emoziona anche un piccolo gesto gentile perché nessuno mi deve niente e le difficoltà della vita cerco di trasformale in nuovi punti di vista, così gli orizzonti si allargano». Poi si distrae per inseguire le bolle di sapone.

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