
DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI…
ISRAELE TORNA ALLA VECCHIA DOTTRINA DEL TALMUD: “SE QUALCUNO VIENE PER UCCIDERTI, ALZATI E UCCIDI PER PRIMO” – IL MOSSAD ERA AL LAVORO SOTTO COPERTURA DA ANNI IN IRAN PER COMPIERE L’OPERAZIONE “LEONE NASCENTE”: GLI 007 ISRAELIANI AVEVANO ALLESTITO UNA BASE PER DRONI ESPLOSIVI VICINO A TEHERAN, IN VISTA DI UN POTENZIALE ATTACCO. I DRONI SONO STATI POI ATTIVATI NELLA NOTTE E LANCIATI VERSO I LANCIAMISSILI DELL ABASE DI ESPAJABAD – SABOTAGGI, BOMBARDIERI, BUNKER NELLA MONTAGNA: COME È NATA L’OPERAZIONE, A CUI GLI AMERICANI DICONO DI NON AVER PARTECIPATO (MA PUÒ ISRAELE DA SOLO REALIZZARE UN ATTACCO COSÌ COMPLESSO?)
FUMO DALL IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO DELL URANIO DI NATANZ IN IRAN DOPO L ATTACCO ISRAELIANO
IRAN: MEDIA, MOSSAD HA CREATO BASE DRONI ESPLOSIVI VICINO TEHERAN PRIMA DELL'ATTACCO
(Agenzia_Nova) - L'agenzia di intelligence israeliana Mossad ha allestito con largo anticipo una base per droni esplosivi nei pressi di Teheran, in vista di un potenziale attacco.
Lo riferisce una fonte della sicurezza israeliana citata dal sito d'informazione "Ynet", a seguito dell'attacco su vasta scala lanciato dalle forze israeliane nella notte contro la Repubblica islamica.
L'operazione, secondo la stessa fonte, "si e' basata su anni di meticolosa pianificazione, raccolta di informazioni e dispiegamento tempestivo di capacita' segrete nelle profondita' dell'Iran".
I droni disposti dal Mossad vicino alla capitale iraniana, riporta "Ynet", sono stati attivati durante la notte e lanciati verso i lanciamissili terra-terra della base di Espajabad, ritenuta una minaccia diretta per lo Stato ebraico.
Parallelamente, veicoli carichi di sistemi d'arma sono stati introdotti clandestinamente in Iran per contribuire a eliminare le difese aeree della Repubblica islamica e garantire ai caccia israeliani la supremazia aerea durante il massiccio attacco.
Inoltre, secondo la stessa fonte, il Mossad ha schierato segretamente missili di precisione nei pressi di postazioni antiaeree nell'area centrale dell'Iran.
COSÌ L'ESERCITO DI ISRAELE HA PREPARATO L'ATTACCO E DECAPITATO PARTE DEL REGIME: BUNKER NELLE MONTAGNE, SABOTAGGI E BOMBARDIERI. ECCO COME L'IRAN PUÒ RISPONDERE
Estratto dell’articolo di Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”
Le parole pronunciate giovedì dal presidente iraniano Masoud Pezeskhian davano l’idea del momento, alla vigilia dell'attacco: «Se dovessero distruggere gli impianti nucleari li ricostruiremo e le capacità tecniche sono nelle nostre menti».
Come dire «siamo pronti» ad ogni evenienza, come lo sono gli avversari. Un crescendo di indiscrezioni ha preceduto l'offensiva. Guerra psicologica e movimenti militari, […] mentre si stavano giocando ancora le carte diplomatiche con un incontro previsto domenica in Oman.
teheran dopo l attacco israeliano all iran
[…] Da mesi erano apparsi scenari sull’azione israeliana. Sono persino usciti sulle pagine del New York Times piani dettagliati: attacchi per «aprire» un sentiero, neutralizzazione delle batterie anti-aeree, raffica di bombe sulle installazioni, possibile incursione di commandos via terra per «finire il lavoro».
Tante le mosse nelle ore precedenti. Sono stati notati voli dagli Usa verso lo stato ebraico con materiale bellico. Israele ha simulato strike e condotto azioni reali a lungo raggio contro gli Houthi nello Yemen: prima con i caccia, infine con la Marina.
Studiate — secondo alcuni osservatori — le rotte di avvicinamento, una ripetizione su scala massiccia degli attacchi condotti mesi fa nel primo duello con la Repubblica islamica.
L’Idf avrebbe utilizzato non meno di 200 velivoli e «sparato» circa 300 «munizioni», termine che indica diversi tipi di armamenti. Un'Aeronautica in grado di agire a distanza di sicurezza e con una lunga esperienza di manovre complesse. L’Idf dispone di un ampio numero di armi che possono essere lanciate restando a distanza di sicurezza e l’aviazione — con F 15 e F 35 — ha una esperienza alta.
[…]
Altrettanto importante la componente elettronica, con velivoli capaci di «confondere» comunicazioni e radar. Il Mossad – secondo Axios – ha condotto azioni di sabotaggio, probabilmente con l’appoggio di una «quinta colonna» che ha già dimostrato la sua efficacia in passato.
La lista dei target era nota. Natanz (colpita più volte), centri di ricerca nella capitale e a Tabriz, il complesso di Isfahan e altre località. Alcuni dei siti, però, sono ben protetti, dentro le montagne, «coperti» da strati di cemento armato. È il caso di Kolang Gaz La dove di recente sono state aggiunte misure per ostacolare l’eventuale azione. I pasdaran hanno realizzato punti di controllo, postazioni, «paratie» mentre è cresciuto, per quanto possibile, lo scudo.
Secondo alcune stime gli israeliani, grazie ai precedenti blitz, avrebbero eliminato gran parte dei sistemi S 300 di concezione russa e questo avrebbe costretto gli iraniani a impiegare mezzi di produzione locale considerati insufficienti a fermare il nemico. Proprio per questo Israele sta sfruttando la presunta debolezza dei «guardiani».
benjamin netanyahu e donald trump nello studio ovale
Restano, come in ogni crisi, le incognite sull'esito di questo attacco. La prima riguarda la capacità di penetrare il guscio attorno ai siti: Israele dispone di ordigni anti-bunker ma non ha la GBU 57, l’arma più potente per ora in dotazione solo agli Usa. Basteranno i suoi ordigni? Il secondo interrogativo concerne i danni possibili al programma atomico: c’è chi ipotizza un ritardo dai 6 ai 18 mesi e chi lo allunga a tre anni. Ma, come dice Pezeshkian, la conoscenza non si cancella.
[…]
Washington conta un grande schieramento nella regione. Le piste nel Golfo Persico (Qatar, Bahrein, Arabia Saudita, Emirati, Giordania), l’isola di Diego Garcia con i bombardieri strategici B 52 e aerei di supporto, una formazione navale guidata dalla portaerei Carl Vinson (accompagnata da unità di scorta) e le dozzine di caccia.
israele attacca i siti nucleari iraniani 2
Rilevante la rete di sorveglianza affidata a ricognitori, droni, satelliti-spia e radar. Sentinelle che completano il network antimissile composto da batterie di Patriot e i più sofisticati Thaad, ai quali si sono aggiunti di recente gli antidroni. Sono dispositivi che devono fronteggiare l'annunciata rappresaglia di Teheran.
I pasdaran hanno lanciato, subito dopo l'attacco, un centinaio di droni tipo Shahed ma è possibile che possano ricorrere al vasto arsenale a lungo raggio. Per l'intelligence statunitense Teheran dispone di 2 mila missili, alcuni con testata da due tonnellate: a partire dal 2024 le sue industrie ne avrebbero messi a punto 50 al mese.
meme sui cercapersone di hezbollah fatti esplodere dal mossad 5
donald trump benjamin netanyahu foto lapresse2
bomba anti bunker
detriti a teheran dopo l attacco israeliano all iran
bomba anti bunker
donald trump benjamin netanyahu foto lapresse3
siti nucleari iran
teheran dopo l attacco israeliano all iran
teheran dopo l attacco israeliano all iran
MEME SUI CERCAPERSONE DI HEZBOLLAH FATTI ESPLODERE DAL MOSSAD
benjamin netanyahu e donald trump nello studio ovale
DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI…
DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN…
FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA…
DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE…
DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU…
DAGOREPORT - MEGLIO UN VENETO OGGI O UNA LOMBARDIA DOMANI? È IL DILEMMA SPECULARE DI GIORGIA MELONI…