DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Simona Ravizza per il “Corriere della Sera”
Le sue prime parole al risveglio dal coma sono per capire quello che le è successo.
Poche frasi scambiate con i medici dell' ospedale San Raffaele, dove l'inviata e conduttrice 38enne delle Iene Nadia Toffa è stata trasferita tra sabato e domenica notte dopo un malore avuto a Trieste per una patologia cerebrale.
La giornalista, tornata vigile e cosciente, continua a essere ricoverata in terapia intensiva, anche se le è stata messa a disposizione una stanza singola e defilata, prevista per i pazienti in fase di risveglio.
Per lei sono ore di esami medici (tra cui la risonanza magnetica). In una giornata impegnativa e complicata, in cui però Nadia non ha dimenticato di rassicurare le centinaia di fan che sui social le esprimono affetto: «Volevo ringraziare tutti quelli che mi sono vicini - è il messaggio pubblicato sulla pagina Facebook delle Iene -. Ho preso una bella botta, ma tengo duro. Torno presto».
È difficile prevedere al momento quando la conduttrice delle Iene , donna tosta e tenace come dimostrano le innumerevoli inchieste che segue da inviata della trasmissione Mediaset, potrà lasciare la neurorianimazione. Né il primario Luigi Beretta né il neurochirurgo e docente universitario Pietro Mortini, i due medici che la stanno seguendo, si esprimono sulla evoluzione delle cure.
Il malore che la conduttrice ha avuto in una camera d' albergo a Trieste - dov' è stata spesso impegnata sulla vicenda della Ferriera del rione Servola e delle conseguenze sulla salute dei cittadini vittime delle esalazioni dello stabilimento ribattezzato l' altra Ilva - non è da attribuire a ictus o aneurismi.
La prognosi resta riservata, la protezione della privacy massima. L' unico bollettino medico è stato quello dell' ospedale di Cattinara di Trieste dove la giornalista è stata ricoverata immediatamente dopo il malore e dove è stato fatto riferimento a una patologia cerebrale in fase di definizione. Da lì il trasferimento in elisoccorso al San Raffaele, uno dei migliori in Italia per problemi simili.
Al suo fianco la mamma e la sorella. Per la prima volta dal 2016 ieri Nadia è stata costretta a saltare la conduzione delle Iene ma, come lei stessa ha annunciato su Facebook, ha seguito la trasmissione dall' ospedale: «Me la guardo da questo lettino e vediamo cosa combinano senza di me».
Dedicato a lei il pensiero dei conduttori che aspettano con ansia il suo ritorno, come scritto sui social da Nicola Savino: «Forza collega mia bella ti aspetto». L' inviato Dino Giarrusso commenta: «Amici che mi state scrivendo e chiamando: anche io sono in apprensione per la salute della mia carissima Nadia Toffa.
Non ho notizie se non quelle che hanno tutti: vi prego quindi di aspettare come stiamo facendo noi, e di avere fiducia nei medici che l' hanno in cura». E la Rete è invasa da messaggi al motto di «ForzaNadia»: «Ti aspettiamo più forte di prima!», «Stiamo in silenzio e ti teniamo tutti per mano», «Ricordatevi che Nadia Toffa è il cuore e l' anima de Le Iene . E che non la ferma nessuno. E non la ferma niente».
Sul profilo Facebook delle Iene , subito dopo il malore è apparso un post con una foto della conduttrice: «La nostra Nadia non è stata bene. Ci stiamo tutti prendendo cura di lei.
Vi terremo informati». Dopo anni da inviata, nel 2016 Toffa è riuscita a fare il salto alla conduzione senza lasciare il lavoro sul campo. Tra i temi al centro delle sue inchieste anche problemi legati alla salute: memorabili i suoi scontri con presunti medici o comunque con chi dispensa consigli non scientifici a chi non sta bene.
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