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NAPOLI SPARA, LA POLIZIA S’INCAZZA - TERRORE A FUORIGROTTA: CRIMINALI APRONO IL FUOCO CONTRO UN’AUTO-CIVETTA DELLA POLIZIA. UN SOVRINTENDENTE DELLA MOBILE FERITO GRAVEMENTE. SU FB UN GRUPPO DI POLIZIOTTI DIFFONDE LA FOTO E IL NOME DEL PRESUNTO RESPONSABILE…

Carlo Tarallo per Dagospia

 

NAPOLI SPARATORIANAPOLI SPARATORIA

Napoli spara. Napoli è una polveriera. Ieri sera a Fuorigrotta si è sfiorata la strage. Sono le 20: negozi aperti e strade affollate. A pochi passi dalla stazione della Cumana di via Leopardi, un conflitto a fuoco tra malviventi e poliziotti fa scoppiare il panico. Una Fiat Panda “civetta” della polizia di stato intercetta tre sospetti: a bordo dell’auto ci sono due agenti in borghese e in servizio.

 

I criminali (non è ancora chiaro se stavano mettendo a segno una estorsione o tentavano una rapina) appena si rendono conto della presenza degli agenti aprono il fuoco contro la Panda. L’utilitaria viene crivellata di proiettili: un sovrintendente della Mobile, Nicola Barbato, resta ferito in maniera grave, colpito da una pallottola al collo e alla spalla.

 

In strada è il caos: un fuggi fuggi generale, persone che tentano di nascondersi dietro le auto in sosta. Terrore, ansia. L’agente ferito viene trasportato all’ospedale San Paolo, poi al Loreto Mare: sottoposto a un delicato intervento chirurgico, gli è stato estratto il proiettile dal torace. Le sue condizioni questa mattina vengono definite molto gravi, è in prognosi riservata. Scatta una gigantesca caccia all’uomo, con elicotteri e pattuglie, alla ricerca dei malviventi che hanno aperto il fuoco contro l’auto della polizia. Nel corso di tutta la notte sono state visionate le immagini riprese dalle telecamere della zona, sono stati ascoltati i testimoni, setacciati i rioni della zona.

NAPOLI SPARATORIA (FOTO IL MATTINO)NAPOLI SPARATORIA (FOTO IL MATTINO)

 

Questa mattina è stato fermato un 28enne di Napoli, con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e stupefacenti, indagato per i reati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. E’ ricercata un'altra persona, complice del fermato. La Polizia sta agendo in piena sinergia con la Direzione Distrettuale Antimafia.

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I colleghi del sovrintendente ferito, attraverso una pagina facebook gestita da un gruppo di poliziotti, diffondono la foto e il nome dell’uomo che avrebbe aperto il fuoco: “La foto è nelle mani di tutti i colleghi”, affermano i responsabili del gruppo social, che invitano i cittadini a collaborare con le forze dell’ordine. Viene indicata anche la targa dell’auto sulla quale l’uomo si sarebbe allontanato, insieme alla moglie. La caccia all’uomo è scattata.