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1 – PAZIENTE TROVATO MORTO NEL BAGNO DEL CARDARELLI DI MAIO: SI INTERVENGA
Fulvio Bufi per il “Corriere della Sera”
Circola in Rete il video di una tragedia avvenuta ieri nel settore del pronto soccorso dell'ospedale Cardarelli riservato ai pazienti affetti da Covid. Un uomo, che accusava sintomi tipici del coronavirus ed era in attesa del test, è improvvisamente morto nel bagno del reparto, e qualcuno ha filmato il suo corpo a terra e ha diffuso le immagini.
Suscitando ovviamente orrore ma anche polemiche che vanno oltre il gesto di pessimo gusto e si inseriscono nell'ormai complesso, e per molti versi anche poco chiaro, dibattito politico sullo stato d'emergenza in cui versano le strutture ospedaliere del capoluogo partenopeo e su cosa bisogna fare per non perdere completamente il controllo della situazione.
paziente morto in bagno all ospedale cardarelli di napoli 2
Il pronto soccorso del Cardarelli è da sempre un reparto dove si vive in emergenza, per il continuo andirivieni di ambulanze e auto private che accompagnano feriti o persone colte da malori. In questo periodo il lavoro di medici e infermieri è praticamente raddoppiato, tanto che nei giorni scorsi a ridosso dell'area emergenze è stata allestita una tenda militare in modo da poter allargare gli spazi per accogliere e assistere i pazienti Covid.
Nel settore del pronto soccorso riservato a questi casi - così come anche nel pronto soccorso tradizionale - ci sono barelle dappertutto. Vengono tenute distanziate secondo le regole ma di più non si può fare. E su una di queste barelle ieri c'era un uomo che si è alzato per andare in bagno. E non è più tornato. Passati alcuni minuti, gli infermieri si sono insospettiti e preoccupati.
Un paziente che potrebbe essere contagiato dal coronavirus non può andarsene in giro, deve restare nel suo spazio e aspettare che i sanitari gli dicano qual è la sua situazione. Invece quell'uomo si era allontanato ormai da un pezzo. Ma la breve ricerca ha chiarito tutto rapidamente e tragicamente. Lo hanno trovato steso in bagno, la testa a ridosso della parete, i piedi verso il centro della stanza. Probabilmente un infarto, certo un evento fulminante che non gli ha dato il tempo di chiedere aiuto.
OSPEDALE CARDARELLI NAPOLI IN TILT
Ovviamente non si può stabilire così la causa della morte, che soltanto l'autopsia potrà indicare. Quello che è certo è che dopo il rinvenimento del corpo, al dramma si è aggiunto lo scempio. Con quel filmato che mostra tutto tranne la pietà. Il video è commentato dalla voce di un uomo che descrive brutalmente le immagini. E che dopo aver inquadrato l'uomo a terra, punta l'obiettivo del cellulare verso tutto l'ambiente intorno, commentando volgarmente le condizioni di altri ricoverati.
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Il direttore generale del Cardarelli Giuseppe Longo ha avviato una indagine interna per cercare di individuare l'autore del video e chi lo ha messo in Rete. Tra i numerosi commenti indignati che quelle immagini hanno scatenato, le parole forse più dure arrivano dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio. «La situazione a Napoli e in molte aree della Campania è fuori controllo, e dobbiamo intervenire come governo centrale perché non c'è più tempo», dice il titolare della Farnesina.
E aggiunge: «Non è più questione di opinioni o pareri, qui a parlare è la realtà. Il paziente trovato morto accasciato nel bagno del Cardarelli è la più cruda e violenta di numerose testimonianze che mi giungono ogni giorno dagli ospedali campani. Ho tenuto il silenzio finora, per rispetto di tutte le istituzioni coinvolte. Ma ora bisogna intervenire immediatamente. Siamo qui per decidere, lasciamo agli altri i talk show e le battute».
giuseppe conte e luigi di maio
2 – COVID: CONTE: 'SIAMO LO STATO, DARE SEGNALE A NAPOLI'
Da www.ansa.it
"Siamo lo Stato e se ci sono segnalazioni diffuse di criticità sulle strutture sanitarie della città di Napoli serve dare un segnale". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, a quanto si apprende, nella riunione con i capi delegazione dei partiti di maggioranza al governo, il ministro Francesco Boccia e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, a Palazzo Chigi.
Per la Campania si stanno completando le ispezioni degli ispettori ministeriali, quindi per una decisione su un eventuale passaggio da zona gialla ad arancione o rossa si aspetta il monitoraggio di venerdì.
Lo spiegano fonti di governo al termine della riunione a Palazzo Chigi. Nel frattempo però, aggiungono le stesse fonti, "il governo non rimane con le mani in mano: se c'è stress sulle strutture sanitarie si interviene con l'esercito e con la possibilità di nuovi Covid hotel a Napoli", un punto sul quale il premier Giuseppe Conte avrebbe sentito il capo della protezione civile Borrelli.
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Sempre secondo fonti qualificate di governo la posizione sul dpcm della scorsa settimana sarebbe chiara: "non si tocca, rimane com'è perché sta funzionando". Le stesse fonti di conseguenza escludono per ora "nuove misure di carattere nazionale".
Intanto il cronoprogramma sulla valutazione che potrebbe portare ad altre aree "arancioni" o "rosse" slitta a venerdì. Oggi l'arrivo dei nuovi dati dalle Regioni, domani l'elaborazione e venerdì la procedura di valutazione. E' questo l'iter ribadito, a quanto si apprende, nella riunione del premier. La scelta resterebbe quella di lasciare che siano le ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza a imporre nuove strette nelle Regioni dove i dati del contagio siano peggiorati. Quanto alla possibilità di misure più restrittive, ad esempio sull'apertura dei negozi nel weekend, la decisione sarebbe rinviata alle ordinanze delle Regioni, che possono sempre adottare misure più rigorose di quelle nazionali del governo.
Il vertice era stato convocato per un aggiornamento sui diversi temi al centro dell'agenda di governo. Non solo i dati del monitoraggio sul Covid, ma anche la legge di bilancio, che il governo dovrebbe inviare entro la settimana in Parlamento, e il Recovery plan italiano.
Una nuova riunione del premier con i capi delegazione dei partiti di maggioranza e il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri è prevista per domani alle 10. La riunione, a quanto si apprende, serve a fare il punto sulla manovra e le misure economiche per far fronte all'emergenza Covid.
"A Napoli lo Stato deve far sentire la sua presenza". Lo ha affermato il capodelegazione M5S Alfonso Bonafede, in riferimento alla situazione sanitaria nel capoluogo campano.
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