il necrologio di luca guadagnino e carlo antonelli per giorgio armani

“LA LABORIOSITÀ MENEGHINA. LA FORZA MOTRICE DEL SINGOLO E DELLA PICCOLA MEDIA IMPRESA. E SEMPRE LAVORO LAVORO LAVORO” - AL NECROLOGIO DI LUCA GUADAGNINO E CARLO ANTONELLI PER GIORGIO ARMANI MANCA SOLO L’ATTRIBUZIONE DI UN MIRACOLO: “LA MIRABILE CAPACITÀ MILANESE DI INCASTRO DI STORICO E CONTEMPORANEO, CARATTERIZZATA TRA UNA STRETTISSIMA PALETTA DI GRIGI BEIGE E INSERTI IN MARMO, VIENE TRASFORMATA IN UN TESSILE E MORBIDO INNO AI NUOVI POTERI. MAI ABBASTANZA È STATA SOTTOLINEATA LA PRESTANZA FISICA DELL'UOMO. IL VISO PERFETTO, MARINARESCO, IRREALE. LA POTENZA FISICA, LE GAMBE, L’OMBREGGIATURA DEL CAVALLO..."

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Il necrologio sul "Corriere della Sera" di Luca Guadagnino e Carlo Antonelli

 

giorgio armani

Questo piccolo rettangolo di carta è in realtà un universo a forma di parallelepipedo con pareti di differenti sfumature di grigio e sabbia. Apparentemente le superfici sono opache. Poi piano piano, vedete: Si stanno popolando.

 

Contengono il percorso di una forza monocellulare all'intera storia del Novecento, la guerra gli anni settanta e ancora il fumo dei lacrimogeni. La laboriosità meneghina. La forza motrice del singolo e della piccola media impresa. L'inizio degli anni '80. E sempre lavoro lavoro lavoro. Le passeggiate sui ciotolati di pietra. I ragazzi in bicicletta. Solo Enrico Cuccia, anch'egli adoratore del grigio, tu più discreto, ma nessun altro.

 

il necrologio di luca guadagnino e carlo antonelli per giorgio armani

La mirabile capacità milanese di incastro, nel terreno urbano, di storico e contemporaneo, caratterizzata tra una strettissima paletta di grigi beige e inserti in marmo, viene trasformata in un tessile e morbido inno ai nuovi poteri, all'avvento di quello femminile e alla strabiliante oggettificazione di quello maschile.

 

L'avvento degli anni Duemila non ha portato arresto a questa continua capacità di riuscire a intercettare la difesa identitaria di sé (delle proprie origini, delle proprie intuizioni) con la fluidificazione della geopolitica, il sorgere dei capitali liberati, nel Far East, il nuovo Medio Oriente. E nel frattempo cresce la presenza nello sport e i nuovi corpi che lo abitano. Nulla più del Burj Khalifa a Dubai può simbolizzare una trasformazione perfettamente integrata agli universi di partenza.

 

Dimenticavamo: mai abbastanza è stata sottolineata la prestanza fisica dell'uomo. Le spalle proporzionatissime. Il collo scolpito, il viso perfetto, marinaresco, irreale. La potenza fisica, le gambe, l’ombreggiatura del cavallo.

 

LUCA GUADAGNINO A VENEZIA - FOTO LAPRESSE

Distante, statuario, sempre assorbito da una scolpitura classica del suo portamento, verrà ricordato in eterno anche per questo: bellissimo, bellissimo, bellissimo

Giorgio Armani

 

Carlo Antonelli, Luca Guadagnino.

Milano, 4 settembre 2025

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