
FLASH! - SIETE CURIOSI DI SAPERE CHI E' IL PREMIER CHE HA PUNTATO I PIEDINI A BRUXELLES PER…
SI MUORE DI CALDO. LETTERALMENTE – A CAUSA DELLE TEMPERATURE BOLLENTI DEGLI ULTIMI GIORNI 5 PERSONE HANNO PERSO LA VITA MENTRE ERANO A LAVORO. GLI OPERAI COSTRETTI A SUDARE SOTTO IL SOLE ROVENTE NEI CANTIERI NON POSSONO GODERE DELLO SMART WORKING, PER QUESTO I SINDACATI CHIEDONO UN INTERVENTO DEL GOVERNO PER SEMPLIFICARE L'ACCESSO ALLA CASSA INTEGRAZIONE “PER EVENTI METEO ESTREMI”, OVVERO QUANDO LE TEMPERATURE SUPERANO I 35 GRADI PERCEPITI...
Estratto dell’articolo di Valentina Conte per “la Repubblica”
Morire di caldo, mentre si lavora. È successo già almeno cinque volte negli ultimi giorni. E i sindacati ora dicono basta: «Fermate il lavoro, se non ci sono le condizioni». Mai più operai di 44 anni che si accasciano sull’asfalto mentre dipingono le strisce, gruisti di 75 anni stroncati da infarto, camionisti che chinano la testa a 62 anni nelle piazzole di sosta.
A queste temperature record, si rischia la vita in cantiere, nei campi, sulle impalcature, per strada a consegnare pacchi e pizze. Ecco perché Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto un incontro urgente ieri al governo. Per agire ora, subito. E impostare il domani. Il clima cambia, deve cambiare pure il lavoro.
Il tavolo, a cui hanno partecipato anche le imprese, non ha dato per ora risposte. La ministra del Lavoro Marina Calderone ne ha capito l’urgenza al punto da riconvocarlo per lunedì. La sua proposta di smart working emergenziale è sembrata a tutti fuori fuoco, visto che il problema non è dentro gli uffici. E allora si cerca un’altra soluzione: la Cassa integrazione ordinaria “per eventi meteo estremi” va semplificata, potenziata, soprattutto finanziata.
Esiste dal 2017, quando i sindacati degli edili spinsero per allargarla da neve e pioggia anche alle alte temperature. Poi fissate in almeno 35 gradi «reali o percepiti», dice la nota Inps. «Significa aggiungere 10-12 gradi in più a quelli ufficiali se parliamo di asfaltisti o addetti alla fornace dei laterizi», spiega Alessandro Genovesi, segretario generale di Fillea Cgil.
[…] Nel 2022 c’è stato il picco di domande a Inps per la “Cig meteo” da giugno a settembre: l’hanno chiesta 4.784 imprese, quasi il doppio delle 2.428 del 2021. Nel 2017 e nel 2019 si viaggiava attorno alle 1.650, solo 484 nel 2018. Nel mese di giugno dell’anno scorso furono 1.392, appena 68 quest’anno. Ma c’è da scommettere che il dato di luglio possa battere le 2.506 richieste record del 2022.
[…] Il non detto degli imprenditori è che si possa fermare un pezzo dell’economia del Paese, nel bel mezzo di una stagione turistica che si preannuncia effervescente. Prevenire le tragedie, evitare che la conta dei morti sul lavoro salga oltre il record dei mille all’anno, è però interesse di tutti. Ecco perché la ministra Calderone vorrebbe presentarsi lunedì con lo strumento della Cig, semplificato e finanziato. […]
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