DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA…
Massimo Basile per www.repubblica.it
Sesso, droga e finti cheeseburger. La dura vita dei lavoratori delle più grandi catene di fast food, da McDonald’s a Burger King, emerge in una carrellata di episodi, veri o presunti, raccontati sul social di messaggi anonimi “Whisper” da dipendenti di tutto il mondo.
Il Daily Mail li ha messi insieme e in poco tempo sono diventati virali. Per chi ha sempre sentito dire che lavorare tutto il giorno friggendo patatine o cuocendo sulla piastra centinaia di hamburger può essere alienante, arrivano informazioni ulteriori.
Un impiegato, dall’Arizona, rivela di essere l’ “unico” al lavoro a non essere fatto di coca, “manager inclusi”. Una persona che sostiene di lavorare a un fast food a Fort Wayne, nell’Indiana, dice che il formaggio, così come la carne, non sono veramente tali. “Non abbiamo un vero formaggio - scrive - e tu pensi anche che la carne lo sia”. C’è anche quello che il Mail definisce un “Robin Hood di Burger King”, un dipendente americano che racconta di rubare ogni giorno fino a trentacinque burger da distribuire poi agli homeless.
Ma qualche rivelazione anonima è andata anche oltre: un impiegato di un McDonald’s a Los Angeles ha raccontato che un giorno, entrando nella stanza frigo, aveva trovato due manager del fastfood fare sesso, utilizzando il pane. “Non mangerò più lì dentro”, ha chiuso il messaggio. Vere o presunte, frutto di scherzo o storie reali protette dall’anonimato, leggendo la carrellata di messaggi ne appaiono alcuni che possono essere utili per i futuri clienti.
Per esempio, un lavoratore di Okemos, Michigan, ha confessato di riempire le bevande al novanta per cento di ghiaccio a tutti quei clienti che si rivolgono in modo scortese. Un altro, dal Montana, ha rivelato di segnarsi il nome di ogni bella ragazza che paga con la carta di credito, per poi di cercarla su Facebook. “Nessuna remora”, aggiunge.
Uno di Burger King, nel Michigan, ha confessato di odiare preparare i frappé di latte, per cui alla fine li carica di sciroppo per far passare la voglia di richiederlo. Un altro ha detto che nei frappé ci sputa, mentre uno dell’Arizona mette sempre una porzione extra di cipolla patatine nelle confezioni, e un altro non si lava le mani quando prepara i pezzetti di pollo.
Neanche i tacos sono rimasti immuni dalle confessioni. Una dipendente di Tabo Bell a Winter Park, Florida, ha confessato che quando arriva un bel cliente lei usa un messaggio in codice, urlando alla cucina: “Altra salsa piccante, per favore”. Così le colleghe si affacciano per dare un’occhiata. Se dovesse capitarvi, ora sapete.
sesso al fast food per i detenuti 1impiegata di un fast food sputa nel panino 4
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