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NEL 2016 LE TRACCE DI DNA SOTTO LE UNGHIE DI CHIARA POGGI VENNERO SCARTATE DAL PM MARIO VENDITTI - COME SONO ANDATI I FATTI? NEL 2014 I GENITORI DELLA VITTIMA CHIESERO DI ANALIZZARE I REPERTI PER TROVARE LA FIRMA DEL KILLER E IL PROFILO GENETICO NON COMBACIO' CON QUELLO DI ALBERTO STASI - NEL 2016 LA TRACCIA TORNÒ D’ATTUALITÀ QUANDO I CONSULENTI DI STASI INDIVIDUARONO IN ANDREA SEMPIO IL PROFILO PER IL “MATCH” - SOLO CHE LA PM GIULIA PEZZINO E L’AGGIUNTO MARIO VENDITTI NON ORDINARONO NUOVI ESAMI. ORA IL COLPO DI SCENA: L’ESAME CONFERMA CHE SOTTO LE UNGHIE C’È IL DNA DI ANDREA SEMPIO - I LEGALI DEL 37ENNE MINIMIZZANO: “ESITI NON RILEVANTI…”

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1. GARLASCO, QUELLE TRACCE CHE IL PM VENDITTI SCARTÒ NEL 2016

Estratto dell’articolo di Massimo Pisa per “la Repubblica”

 

VENDITTI - NOTTE PRIMA DEL RIESAME - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

In principio ci provarono i Ris di Parma. I carabinieri comandati all’epoca dal generale Luciano Garofano — nel tempo diventato consulente di Andrea Sempio, almeno fino alle sue dimissioni dal pool difensivo.

 

Un reparto che nel 2007 era unanimemente considerato eccellenza investigativa, a cui si affidò senza remore il pm di Vigevano Rosa Muscio, il primo magistrato a investigare sul delitto di Garlasco.

 

Le tute bianche entrarono ripetutamente nella villetta di via Pascoli. Fotografarono, repertarono, esaltarono con luminol e ninidrina. Poi si concentrarono sulle tracce nelle mani della vittima: il medico legale Marco Ballardini, in una scena del delitto rovinata da troppi pasticci, le aveva opportunamente infilate in sacchetti di cellophane e sigillate con lo scotch.

chiara poggi

 

Le dieci unghie insanguinate non furono però separate al momento della catalogazione. I Ris tentarono di estrapolare profili di Dna tamponandole con i cotton fioc. Risultato: nulla, a parte quelle della vittima stessa.

 

Fu Gian Luigi Tizzoni, lo storico avvocato dei Poggi, a insistere durante l’appello bis nel 2014: riprovare con le unghie per trovare la firma del killer. I giudici diedero incarico al genetista Francesco De Stefano che ci riprovò con immergendole in soluzione. Gli esami, però, vennero fatti in provette di diverse quantità […] quello  buono venne confrontato col profilo genetico di Stasi. Non combaciavano, e il Dna finì in naftalina.

 

MARIO VENDITTI E ANDREA SEMPIO

Tornò d’attualità a dicembre del 2016, quando i consulenti del condannato […] individuarono in Andrea Sempio il profilo per fare il “match”. Solo che la pm Giulia Pezzino e l’aggiunto Mario Venditti non ordinarono nuovi esami, limitandosi a chiedere conferma a De Stefano della bontà dei suoi. Nella richiesta di archiviazione scrissero che il Dna sulle unghie «non è idoneo ad effettuare nessun confronto».

 

Il gip Fabio Lambertucci andò oltre: «La consulenza è assai suggestiva ma totalmente priva di valore scientifico». Frasi che rassicurarono Giuseppe Sempio sulle sorti del figlio: «Così non può essere indagato per lo stesso motivo il D-N-A», scrisse in uno dei suoi appunti sequestrati. Quelli che hanno dato il là all’inchiesta per corruzione.

 

angela taccia andrea sempio 2

2. CASO GARLASCO, LA DIFESA SEMPIO: “DNA SULLE UNGHIE DI CHIARA POGGI? ESITI NON RILEVANTI”

Estratto dell’articolo di Carmine R. Guarino e Massimo Pisa per www.repubblica.it

 

Prima ipotesi di difesa: "Non è una perizia completa". Seconda ipotesi, se proprio quella perizia completa dovesse andare nella direzione che ormai sembra presa: "Fu contatto diretto o contatto con lo stesso oggetto?".

 

La difesa di Andrea Sempio alza la barricata e cerca di tenere botta e mostrare ottimismo dopo che i primi risultati degli esami effettuati dalla genetista Denise Albani, l'esperta incaricata dal Gip di Pavia Daniela Garlaschelli nel maxi incidente probatorio, hanno cristallizzato una "piena concordanza" tra l’aplotipo Y isolato nel 2007 su due unghie di Chiara Poggi e quello di Andrea Sempio.

MARIO VENDITTI E ANDREA SEMPIO

 

[…] "Le indiscrezioni riguardano meri dati biostatistici e non una perizia completa: anche ove fossero stati correttamente interpretati, non saremmo né sorpresi né preoccupati", hanno garantito i due difensori.

 

Continuando: "Sarebbe solo confermato quanto sostenevano, cioè che non è una comparazione individualizzante e, soprattutto che il Dna è misto: quindi se venisse confermato che l'autore dell'omicidio è uno non avrebbe già per questo valore probatorio".

PROVETTE DEL MAXI INCIDENTE PROBATORIO SUL DELITTO DI GARLASCO

 

Il riferimento è al fatto che nel Dna ci sarebbero anche tracce di un secondo profilo, ma in misura molto minore e non definita. Differentemente da quello che secondo la Procura pavese, secondo i consulenti Stasi, e adesso anche secondo la genetista nominata dal Gip, è di un uomo della famiglia Sempio. E quindi ecco la seconda fase della difesa: è un "aplotipo parziale misto, degradato e di bassa intensità" il cui risultato "non è consolidato", secondo Taccia e Cataliotti, che hanno come consulenti scientifici Marina Baldi e Armando Palmegiani.

 

Per la difesa Sempio "soprattutto, mancano i dati decisivi che rendono quel Dna probante rispetto all'omicidio: fu da contatto diretto fra i due corpi o da contatto con lo stesso oggetto? E quando avvenne il contatto? Senza queste risposte ogni valutazione è affrettata", hanno concluso. Tirando così di nuovo in ballo l'ipotesi che quel dna sia finito sulle unghie della vittima […] perché avrebbe toccato qualcosa che precedentemente era stato toccato dallo stesso Sempio. […]

ANALISI DNA - DELITTO DI GARLASCOSOPRALLUOGO DEI CARABINIERI DEL RIS ALLA VILLETTA DI GARLASCO DEI POGGIchiara poggi 1chiara poggi 2chiara poggi 3rifiuti e oggetti trovati a casa di chiara poggi dopo l'omicidio

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