
DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA'…
NETANYAHU PUÒ TIRARE UN SOSPIRO DI SOLLIEVO: RIPRENDENDO I BOMBARDAMENTI SU GAZA, SALVA LA SUA POLTRONA – NELLA STRISCIA SI TORNA A CREPARE: DOPO I 400 MORTI, DI CUI 130 BAMBINI, NELLA NOTTE NUOVI BOMBARDAMENTI HANNO PROVOCATO 13 VITTIME E DECINE DI FERITI A KHAN YOUNIS – PER “BIBI” SI APRE UNA NUOVA POSSIBILITÀ DI TENERE IN VITA IL GOVERNO: DOPO I BOMBARDAMENTI, IL FALCO DELL’ULTRA DESTRA, ITAMAR BEN GVIR È TORNATO NEL GOVERNO ED È GIÀ STATO NOMINATO MINISTRO DELLA SICUREZZA NAZIONALE. A TENERE PER LE PALLE NETANYAHU C’ERA PURE BEZALEL SMOTRICH CHE...
HAMAS, 13 MORTI IN RAID ISRAELIANI SU GAZA NELLA NOTTE
benjamin netanyahu alla casa bianca foto lapresse
(ANSA-AFP) - La Protezione Civile della Striscia di Gaza, gestita da Hamas, ha reso noto che la notte scorsa 13 persone sono state uccise in seguito ai nuovi attacchi dell'esercito israeliano.
Israele "ha effettuato diversi attacchi aerei... che hanno causato la morte di 13 persone e decine di feriti, tra cui donne e bambini, a Khan Younis (sud, ndr) e nella città di Gaza", ha detto all'agenzia di stampa Afp il portavoce del servizio di soccorso, Mahmoud Bassal. In precedenza, l'emittente araba Al Jazeera aveva riferito di almeno 14 vittime.
GAZA: IDF, 'NELLA NOTTE COLPITO SITO MILITARE DI HAMAS NEL NORD'
'LA MARINA HA COLPITO DIVERSE IMBARCAZIONI NELLA ZONA COSTIERA'
(ANSA) - La notte scorsa l'esercito israeliano (Idf) "ha colpito un sito militare di Hamas nel nord di Gaza, dove si stavano preparando a lanciare proiettili contro il territorio israeliano", riferisce su Telegram l'Idf. "Inoltre, la Marina israeliana ha colpito diverse imbarcazioni nella zona costiera della Striscia di Gaza - prosegue il messaggio -. Queste imbarcazioni erano destinate a essere utilizzate per attività terroristiche da Hamas e dalla Jihad islamica. L'Idf continua a colpire obiettivi terroristici nella Striscia di Gaza per rimuovere qualsiasi minaccia ai civili israeliani e alle truppe dell'Idf".
ISRAELE, BEN GVIR TORNA A FARE IL MINISTRO DELLA SICUREZZA
GOVERNO APPROVA ALL'UNANIMITÀ LA PROPOSTA DEL PREMIER NETANYAHU
(ANSA) - "Il governo ha approvato all'unanimità la proposta del primo ministro Benyamin Netanyahu di nominare il deputato Itamar Ben Gvir come ministro della Sicurezza nazionale". Lo riferisce l'ufficio del premier israeliano.
1. ISRAELE ROMPE LA TREGUA OLTRE 400 MORTI A GAZA «INTESE SOLO SOTTO IL FUOCO»
Estratto dell’articolo di Marta Serafini per il “Corriere della Sera”
«L’ecatombe di Ramadan». La chiama così un amico che nella notte manda su WhatsApp un messaggio dalla Striscia. «Gli israeliani hanno ricominciato a bombardare fortissimo, la tregua è finita». Sono le 2.10 del mattino, quando a Gaza si ricomincia a morire. Prima entrano in azione i jet, poi per oltre 8 minuti gli elicotteri. Gaza City, Deir al-Balah, Khan Younis e Rafah, i target. Oltre 400 morti, secondo le autorità sanitarie della Striscia, 130 i bambini uccisi, secondo Unicef, il numero più alto in un solo giorno nell’ultimo anno di guerra.
Nell’operazione — dichiara l’Idf — vengono eliminati comandanti di medio livello di Hamas, i membri del politburo del gruppo terroristico, compreso «il primo ministro» Issam Da’alis. Colpiti i membri e le infrastrutture della Jihad islamica. Attacchi decisi due giorni prima, con il benestare degli Stati Uniti, secondo Axios , e ordinati a causa della mancanza di progressi nei colloqui in corso per estendere il cessate il fuoco.
Negoziati che — tuona il primo ministro Benjamin Netanyahu — potranno continuare «solo sotto il fuoco» mentre il ministro della Difesa Israel Katz promette che le azioni si intensificheranno.
Per le strade della Striscia, a poche ore dalla preghiera che segna la ripresa del digiuno durante il mese sacro per i musulmani, si scatena il panico, con i carretti trainati dai cavalli trasformati in ambulanze e i sudari bianchi ad avvolgere di nuovo i corpi dei cadaveri. Di nuovo si scava tra le macerie, di nuovo negli ospedali si amputano gambe senza morfina. E di nuovo vengono impartiti ordini di evacuazione.
«È come i primi giorni di guerra, con la differenza che la popolazione ha sulle spalle 17 mesi di bombardamenti e da due settimane non entrano più aiuti», spiega al Corriere da Al Mawasi Claire Nicolet, coordinatore emergenze di Medici Senza Frontiere.
[…]Un quadro tragico anche per gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas — 59 di cui vivi 24— e i loro parenti, provati da un anno e mezzo di angosce che trovano la forza di organizzare nuove proteste mentre Hamas stessa avverte come i nuovi raid mettano a repentaglio il destino degli ostaggi. E rimanda al mittente le accuse affermando di non aver respinto il piano del’inviato Usa Steve Witkoff.
itamar ben gvir alla spianata delle moschee
[…]
2. LA PRESSIONE INTERNA, I RAPPORTI CON GLI USA PERCHÉ NETANYAHU SI È MOSSO ADESSO
Estratto dell’articolo di M. Ser. per il “Corriere della Sera”
Se non fosse che si parla di centinaia di civili morti, a voler sintetizzare si potrebbe dire che i nuovi raid su Gaza e la rottura della tregua con Hamas servono al premier israeliano Benjamin Netanyahu per allentare la pressione sia dell’alleato interno, l’ultradestra messianica, che di quello esterno, gli Stati Uniti.
Ma semplificare è un azzardo, tanto più che non è immediatamente evidente quali siano i piani del presidente statunitense Donald Trump per il futuro di Gaza e il Medio Oriente tutto, considerate le ultime proposte di «riallocare» i palestinesi in Paesi già piagati dalle guerre e carestie come il Sudan, la Siria o la Somalia per ricostruire Gaza in versione «Riviera».
A livello internazionale, la ripresa dei raid su Gaza coincide con lo stallo per le trattative per il rilascio degli ostaggi e la fine dei combattimenti.
Da un lato Hamas chiedeva il rispetto degli accordi di dicembre e il passaggio alla seconda fase del cessate il fuoco, dall’altro Israele premeva per il rilascio immediato di tutti gli ostaggi. In mezzo, il nodo più difficile da sciogliere, trovare una soluzione per il futuro politico della Striscia e per l’avvio della ricostruzione. Inoltre Netanyahu, messo alle strette dall’apertura da parte di Washington di un canale diretto con Hamas e infastidito dalle dichiarazioni e le interviste di Adam Boehler, inviato speciale per gli ostaggi poi rimosso dal negoziato, trova ora nuova forza nel riproporsi a livello internazionale come il migliore amico di «The Donald».
[…]
A livello interno, il tornaconto per il premier è altrettanto evidente. Per oggi era stata indetta una manifestazione di protesta a Gerusalemme contro l’annuncio di Bibi di licenziare il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, mentre questo indaga sulle accuse di corruzione in Qatar ai funzionari del team negoziale inviato a Doha. Se protesta deve essere, non sarà certo il Qatargate il tema del giorno, né il licenziamento di Bar. Secondo obiettivo raggiunto dal «Mago»: l’udienza per il processo che avrebbe visto il primo ministro testimoniare ieri in aula sulle accuse di corruzione è stata sospesa.
benjamin netanyahu bezalel smotrich
E, infine, se il premier è sotto costante pressione dell’ultra destra messianica, in testa il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich che, dall’inizio della tregua, chiede la ripresa delle operazioni militari a Gaza, Smotrich è la stessa persona che deve approvare il bilancio del governo, senza il quale la coalizione non starebbe in piedi. […]
benjamin netanyahu bezalel smotrich
itamar ben gvir alla spianata delle moschee di gerusalemme
itamar ben gvir e bezalel smotrich 9
itamar ben gvir e bezalel smotrich 1
video su gaza strip in trip creato con ai - netanyahu e trump
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