DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA…
Antonello Guerrera per La Repubblica
La prima cosa da evitare quando si entra in una delle pochissime librerie fisiche di Amazon è chiedere ai commessi, tutti con il tablet attaccato al braccio, "Scusi, ma se compro un libro qui, poi avrò anche la versione elettronica sul mio lettore ebook Kindle?". Risposta scocciata: "No, ce lo domandate tutti. Sono due cose diverse". Al centro commerciale Time Warner di Columbus Circle, qualche settimana fa è stata aperta la prima libreria fisica a New York del gigante di Jeff Bezos, il miliardario americano che conquista ogni preda, dal Washington Post alla catena di supermercati chic Whole Foods.
Già, perché anche Amazon, il moloch delle consegne a domicilio, ha ceduto alle librerie reali, umane. E ne aprirà altre nei prossimi anni. Ma, appurato con umiltà che comprando un libro di carta non avremo l' ebook corrispondente, com' è una libreria fisica di Amazon? Simile a Ikea per i mobili. Arredamento ligneo, casalingo e iperfunzionale, reparti eccentrici e, soprattutto, un' attitudine estremamente popolare. Se in altre librerie, come la trendy Strand o l' elegante 192 di Chelsea dal religioso silenzio, ci sono ovunque le citazioni dei grandi scrittori su pareti e scaffali per darsi un tono, Amazon incarna l' anti-intellighenzia.
Frasi di scrittori o intellettuali? Neanche una, manco fosse passato Pol Pot. Al contrario, ogni libro è presentato con una targhetta, su cui c' è la media dei voti che ha ricevuto sul sito Internet di Amazon. E a presentare il tomo non è il giudizio di un critico o le scontate lodi delle fascette di copertina, ma il commento di un lettore comune che ha postato una recensione online. Insomma, siamo nel regno della letteratura e della saggistica ultrapopolare, virale, senza alcun filtro accademico. Lo si nota anche dando un' occhiata agli scaffali, tutti neri con lo stesso carattere bianco "Bookerly" del Kindle.
All' ingresso, subito a sinistra, ce n' è uno che si chiama "Highly rated books": qui ci sono accatastati tutti i libri con la media voto più alta su Amazon, senza alcuna distinzione di genere. Sono i più cliccati, quelli con il maggior numero di stelline: troviamo, un' enciclopedia della Marvel, il fotografico "Album di famiglia del Padrino" di Francis Ford Coppola, ma anche i saggi di James Baldwin, la biografia del conduttore tv Trevor Noah e il libro per bambini "L' aragosta è la miglior medicina". In fondo, dall' altra parte del negozio, c' è un reparto che accumula libri mediante un algoritmo che sintetizza vari parametri, come le immancabili stelline online, ma anche i pre-ordini cartacei, il numero di commenti, le recensioni del sito letterario GoodReads eccetera. Tutti, comunque, senza alcun ordine, se non quello del "contagio" sul web.
jeff bezos fondatore di amazon
Per quanto riguarda i reparti più classici, invece, anche qui ci sono delle sorprese. Resistono strenuamente "narrativa", "saggistica", "scienze". Ma una parete intera del negozio, quella a sinistra dall' ingresso, è dedicata ai popolarissimi libri di ricette, spesso relegati in angoli poco visibili. Ce ne sono centinaia, per ogni appetito: dal "Real Korean Cooking" a "The Nordic Cookbook", fino ad arrivare a "Zuppa per la Siria". Anche i libri per bambini occupano un posto proporzionalmente enorme, circa 1/5 di tutto il negozio (complessivamente di circa 200 metri quadrati), e ce ne sono di tutti i generi, per ogni intervallo di età, persino per "piccoli lettori precoci dai 4 ai 7 anni". E troviamo anche un intero reparto di "libri da colorare per adulti", oltre a un vasto angolo del negozio ovviamente dedicato all' elettronica Amazon, dal Kindle al "robottino per casa" Echo.
La musica in sottofondo è di un solo genere, il buon vecchio rock. "You shook me all night long" degli Ac/Dc, "Smoke on the water" dei Deep Purple, "Southern Man" di Neil Young. Tutti i commessi concordano: si trovano molto bene a lavorare qui, dove tutto è ipertecnologico. Come con Apple, i pagamenti si possono fare tramite la app di Amazon, senza estrarre la carta di credito. Ma perché, in una libreria, vendete anche ghiaccio, palette e girapasta? Risposta dei commessi: «Non lo abbiamo mai capito».
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO…
URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL…
DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI…
FLASH! – ALLARME ROSSO PER LE GRANDI BANCHE AMERICANE, GIA’ LATITANTI ALL’INAUGURAZIONE DELLA…
FLASH! - IL DAZISTA TRUMP, PER SPACCARE L'UNIONE EUROPEA A COLPI DI TARIFFE SUI PRODOTTI ESPORTATI…