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Glauco Maggi per “Libero Quotidiano”
Bagno di sangue nella Grande Mela: sette ammazzati in un week end, l' ultimo, contro i due morti nello stesso periodo di un anno fa. Non è solo un balzo statistico (+350%) che peggiorerà la statistica ufficiale della Nypd: al 25 ottobre, prima della settimana record, era già stato riportato sul sito della polizia un aumento del 5,9% - da 272 a 288 - rispetto allo stesso periodo del 2014.
La strage è anche, grave per la sua simbologia, il "sorpasso" di Chicago, un traguardo che mai i newyorkesi avrebbero voluto vedere: nella città di Obama, famigerata capitale del crimine, gli uccisi sono stati infatti "solo" cinque.
Alla fine dell' anno sarà sempre Chicago ad avere in assoluto più vittime, essendo già 429 nei primi dieci mesi, ma la New York di de Blasio farà comunque storia, a meno di augurabili miracoli, perché invertirà il trend alla diminuzione delle morti violente in corso da 22 anni.
Finora, le vittime sono per la quasi totalità "gente del giro", regolamenti di conti tra bande. Tra i morti recenti ci sono due uomini colpiti in una serie di sparatorie, che sono state 22 in tutto in città, il 10% in più dell' anno precedente. Sabato, a Rosedale nei Queens, un giovane di 19 anni è stato trovato trafitto da vari proiettili sulla scala esterna di una palazzina, secondo la polizia per «affari di droga». E qualche ora dopo, a Brooklyn, un 46enne è stato trovato cadavere nel posto di guida di un camioncino, con ferite al petto e al braccio. L' ondata di violenze sanguinose riguarda, per ora, le aree più a rischio di New York e non tocca (quasi) Manhattan, se non ad Harlem.
Dal periodo nerissimo in cui era sindaco il "padrino" di de Blasio David Dinkins (1990-1993), democratico afro-americano, il tasso degli omicidi è crollato dell' 82,2% grazie alla "tolleranza zero" di Rudi Giuliani e Mike Bloomberg. Ma nulla può essere dato per acquisito per sempre, tantomeno l' ordine pubblico se la polizia non è messa in condizione di fare bene il proprio lavoro.
Ed è ciò che sta capitando per "l' effetto Ferguson", come ha denunciato lo stesso direttore dell' FBI James Comey in un discorso venerdì scorso: «Ho la forte impressione che parte della spiegazione (dell' incremento generale della criminalità NDR) sia il vento gelido che è soffiato tra le forze di polizia nell' ultimo anno».
La guerra aperta alla "polizia assassina" condotta dai liberal (Quentin Sorrentino), dagli attivisti neri (Al Sharpton), dai movimenti radicali (Black Lives Matter e Black Panters) è stata favorita dai politici democratici, da Obama con i suoi discorsi subdoli sul "razzismo" degli agenti a de Blasio con il suo esplicito divieto alla tecnica "stop & frisk" (ferma e perquisisci).
GANGS OF NEW YORK ARRESTO POLIZIA
Denunciata come discriminatoria, è il solo mezzo provato per salvare le vite di tanti neri e ispanici dei ghetti, che costituiscono il 90% dei colpevoli e delle vittime. Il degrado del clima Law & Order che fa sentire sicuri gli abitanti è già ampiamente avvertito dalla popolazione, che ha condannato il sindaco in un recentissimo sondaggio Quinnipiac: il 59% disapprova il suo operato sulla criminalità e solo il 32% approva.
Gang afroamericana a New York GANGS NEW YORK
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