NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON…
Cristopher Brennan per http://www.dailymail.co.uk/
Dietro la facciata di luci scintillanti e grattacieli infiniti, New York nasconde un quartiere disastrato attaccato al JFK International Airport, noto per essere il covo di gang criminali. Una realtà che è tagliata fuori dal circuito turistico ed economico della Grande Mela e che non dispone nemmeno di un sistema fognario perché si trova circa 4 metti al di sotto del livello delle strade.
Molti newyorkesi non sono nemmeno a conoscenza dell’esistenza di “The Hole”, incastrato tra Brooklyn e il Queens, e, se ne hanno sentito parlare, è solo perché l’hanno visto su un articolo di giornale riguardo a fatti di mafia o droga. Ma nonostante tutto questo luogo è ancora la casa di circa 60 persone e il fotografo Allen Agostino è andato ad indagare sulle condizioni di vita dei suoi abitanti.
vita a the hole new york 6vita a the hole new york 4
Oggi quella di “The Hole” è una comunità di persone molto legate che cercano di sopravvivere aiutandosi gli uni con gli altri, Agostino li descrive come un misto di “sbandati, gente che ha scelto di vivere lì e altra che invece non ha altra scelta”. “The Hole - spiega il fotografo - non è solo l’ennesimo quartiere disagiato della città ma un vero e proprio microcosmo: chi ha un po’ di soldi è riuscito a costruirsi una fosse settica e magari dispone anche di acqua corrente ma la maggior parte delle persone deve convivere con una situazione da terzo mondo”.
Pochissime persone hanno un lavoro vero ma tutti si danno da fare per migliorare la propria situazione, circa il 60 o il 70% delle persone sono membri attivi della comunità e condividono cibo e beni di prima necessità ogniqualvolta riescano a procurarsi un po’ di soldi.
vita a the hole new york 2due uomini rubano l aggancio alla rete elettrica a un vicino
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