ordine di malta

NON C’È PIÙ RELIGIONE: ANCHE L’ORDINE DI MALTA NON È PIÙ QUELLO DI UNA VOLTA – IL SOVRANO ORDINE NEL 2022 È STATO RIFORMATO DA PAPA FRANCESCO: LE NUOVE REGOLE COMMISSARIANO DI FATTO LA MILLENARIA AUTONOMIA DEI CAVALIERI – TRA SCANDALI, SCAZZI, POLEMICHE, AFFARI MILIONARI E ASSISTENZA UMANITARIA: ECCO COME CAMBIA “LA PIÙ SINGOLARE ENTITÀ DEL DIRITTO INTERNAZIONALE” (COPYRIGHT ECONOMIST)

Estratto dell'articolo di Michele Gravino per “il Venerdì di Repubblica”

la vista dal buco della serratura dell ordine di malta 3

 

È il buco della serratura più famoso del mondo. I turisti che si inerpicano sul colle Aventino devono spesso aspettare in fila per decine di minuti prima di accostare l’occhio e subito dopo il telefonino e cercare di scattare una foto al Cupolone di San Pietro che appare in asse perfetto, incorniciato da due filari di alberi. Ma per qualche giorno, alla fine del mese scorso, i turisti sono rimasti delusi. La vista della cupola era impallata da una tensostruttura, di quelle che si allestiscono per convegni o matrimoni.

ordine di malta

 

Un gentile cartello plurilingue pregava di pazientare perché dietro quel portone era in programma la prima Conferenza degli Ambasciatori del Sovrano Militare Ordine di Malta. Addirittura, tra il 25 e il 27 gennaio, il portone è rimasto aperto, permettendo ai passanti uno sguardo un po’ più ampio sulla Villa del Priorato, che insieme al Palazzo Magistrale di via Condotti è la sede storica di quella che l’Economist ha definito «la più singolare entità del diritto internazionale».

 

john dunlap ordine di malt

Il Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta – questo il suo nome completo. È infatti allo stesso tempo un ordine religioso cattolico, un'organizzazione umanitaria e un'istituzione che non è proprio uno Stato ma quasi.

 

Fondato intorno al 1048 a Gerusalemme per dare ospitalità e assistenza ai pellegrini in Terrasanta, viene riconosciuto indipendente e sovrano nel 1113 da papa Pasquale II. Con le Crociate diventa un corpo di monaci-guerrieri, dotato di esercito e flotta: i cavalieri si insediano prima a Cipro, poi governano Rodi, poi appunto Malta, da dove vengono scacciati solo in epoca napoleonica (senza combattere, perché il loro statuto imponeva di non prendere mai le armi contro un'altra nazione cristiana).

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Si stabiliscono a Roma nel 1834: non hanno più un territorio, e si dedicano ormai soltanto all'attività umanitaria, di assistenza a poveri, malati e vittime di guerra (secondo il secolare motto dell'Ordine: Tuitio fidei et obsequium pauperum, "difesa della fede e servizio ai poveri").

 

Ma conservano lo status che gli consente di intrattenere relazioni diplomatiche con 113 Stati, l'Unione Europea e varie organizzazioni internazionali. E di accogliere dunque poche settimane fa […] oratori come gli ex ministri Giulio Tremonti e Giuliano Amato, il presidente dell'Eni Scaroni, il cardinale Ravasi e altri vertici della Chiesa, le direttrici del World Food Programme e dell'Organizzazione internazionale delle Migrazioni.

 

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[…] Insomma non è che varcata la soglia della Villa del Priorato si precipiti in un circolo esoterico cristallizzato al Medioevo. Si dibatte di fundraising con suor Alessandra Smerilli, economista e segretaria del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale del Vaticano, o di intelligenza artificiale con padre Paolo Benanti, teologo francescano ed esperto di etica delle tecnologie appena nominato a capo della Commissione Ai della presidenza del Consiglio.

 

Cavalieri e dame sono per così dire in borghese, giacche, cravatte e tailleur: abiti e divise tradizionali sono destinati ad altre, più solenni occasioni […]. Anche per l'udienza in Vaticano con papa Francesco il programma prescrive dark suit and black shoes per gli uomini e formal black clothing per le donne.

 

I partecipanti alla recente conferenza degli ambasciatori dell'Ordine di Malta davanti alla chiesa di Santa Maria del Priorato

L'eco del millenario passato resiste nella struttura istituzionale dell'Ordine e nei nomi delle sue "Alte cariche". Al vertice c'è un Gran Maestro che ha dignità di capo di Stato e il titolo di Sua Altezza Eminentissima; i suoi più stretti collaboratori sono il Gran Commendatore (responsabile delle questioni religiose e spirituali), il Gran Cancelliere (sorta di ministro degli Esteri e dell'Interno), il Grande Ospitaliere (capo delle attività umanitarie) e il Ricevitore del Comun Tesoro (ministro delle Finanze). L'organo di governo è il Supremo Consiglio, mentre il potere legislativo spetta al Capitolo Generale.

 

A livello locale, l'Ordine si articola in 11 Priorati […] e 48 associazioni nazionali. I membri sono circa 13.500, affiancati da 150 mila tra volontari, medici e sanitari che operano in 120 Paesi, gestendo ospedali (tra cui quello della Sacra Famiglia di Betlemme, unica unità pediatrica di terapia intensiva della Palestina), ambulatori, mense, programmi di assistenza a profughi, indigenti, senzatetto.

 

JOHN T. DUNLAP

Quanto ai fondi di sostentamento, provengono dalle quote versate dai membri, dalle donazioni, dagli accordi con gli Stati e dalla gestione delle numerose proprietà ancora intestate all'Ordine. Che ad esempio, in Italia, controlla la Sagrivit, società agricola che in tre grandi tenute sparse tra Friuli, Veneto e Umbria coltiva frutta, e cereali, alleva bestiame, produce bianchi, rossi e prosecchi.

 

Ma allora che cosa distingue l'Ordine di Malta da una qualsiasi associazione internazionale di beneficenza, da una Ong o, direbbero i maligni, da una lobby? «Il punto centrale è che siamo innanzitutto un ordine religioso della Chiesa cattolica» risponde fra' Nicolò Custoza de Cattani, Gran Priore di Napoli e Sicilia. E cioè che «è costituito in primis da religiosi, cioè da frati come il sottoscritto, che fanno voto di castità, povertà e obbedienza, anche se – a parte alcuni cappellani – non sono preti, cioè non possono amministrare i sacramenti».

la vista dal buco della serratura dell ordine di malta 1

 

Sono loro, i cosiddetti professi, o membri del Primo Ceto, i veri eredi dei monaci guerrieri dei tempi delle Crociate. E in tutto il mondo sono circa una trentina. Come mai questa discrepanza tra il numero dei consacrati e quello dei laici? «La crisi delle vocazioni è un fenomeno mondiale» ammette il Gran Cancelliere Riccardo Paternò di Montecupo. E Custoza: «poiché l'Ordine non provvedeva ai suoi membri, di solito vi entrava chi aveva già fonti di reddito proprie, magari al termine di una carriera professionale, o già da vedovo. Io stesso, che ho preso i voti a 45 anni, sono stato a lungo il cavaliere professo più giovane in assoluto».

 

I giardini della villa dell ordine di malta durante il Consiglio Compito di Stato del 2018

[…] La conferenza di gennaio è stata uno dei primi appuntamenti pubblici dell'Ordine dopo una rivoluzione seguita a un periodo di conflitti interni. Già nel 2016 il Gran Maestro dell'epoca si schierò contro il Gran Cancelliere, accusato di aver fatto distribuire dei preservativi nel corso di un'iniziativa umanitaria in Myanmar. Seguirono dimissioni date e poi ritirate, e un intervento diretto di papa Francesco che ha portato, nel 2022, alla riforma della Costituzione e del Codice dell'Ordine.

 

Secondo i critici le nuove regole rafforzano l'autorità della Santa Sede soffocando la millenaria autonomia dei cavalieri. Ma in pubblico tutti si dicono entusiasti dell'obiettivo dichiarato della riforma: accentuare il carattere spirituale dell'Ordine, incoraggiare le vocazioni, attirare più monaci e meno uomini di mondo.

E anche se sui cartellini di riconoscimento dei partecipanti alla conferenza compaiono alcuni dei cognomi più blasonati dell'aristocrazia europea, tutti tengono a sottolineare che oggi solo una minoranza dei membri dell'Ordine appartiene alla nobiltà, un requisito che fino a pochi decenni fa era indispensabile.

 

fra marco luzzago con bergoglio

[…] L'attuale Gran Maestro, fra' John T. Dunlap, è un avvocato canadese, il primo in quasi mille anni a non avere sangue blu. E dovrebbero diventare sempre più rari casi come quello raccontato di recente da El País: un cavaliere spagnolo che ha manomesso un archivio storico per cancellare le prove della scarsa nobiltà dei suoi antenati. È stato condannato a due anni di prigione ed espulso dall'Ordine.

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