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NON CHIAMATELO LAVORO SE NON C’È UNO STIPENDIO DIGNITOSO - QUATTRO SOCIETÀ CHE SI OCCUPANO DI SERVIZI DI VIGILANZA PRIVATA SONO FINITE SOTTO CONTROLLO GIUDIZIARIO D’URGENZA DOPO UN’INDAGINE SUL CAPORALATO: APPROFITTANDO DELLO STATO DI BISOGNO DEI LAVORATORI, I “PADRONI” PAGAVANO I DIPENDENTI 6,5/7 EURO L’ORA CON IL RISULTATO CHE, A FINE MESE, LO STIPENDIO NON ERA PIÙ DI 1.000/1.200 EURO. TROPPO POCO PER I GIUDICI PER POTER “ASSICURARE A SÉ E ALLA FAMIGLIA UN’ESISTENZA LIBERA E DIGNITOSA…”

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Estratto dell’articolo di Luigi Ferrarella per il "Corriere della Sera"

 

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Un contratto c’è, con i suoi sei livelli retributivi applicati ad «addetti ai servizi di vigilanza privata». Un sindacato che l’abbia sottoscritto c’è, l’«Ugl». Eppure questo, in alcune piccole società […]

 

non garantisce ai lavoratori di ricevere una retribuzione conforme all’articolo 36 della Costituzione, e cioè «proporzionata a quantità e qualità del lavoro, e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa»: parametro secondo indicatori statistici che il pm ricava da elaborazioni sull’indice Istat di povertà (1.245 euro netti) e di povertà lavorativa (8,5 euro l’ora), sulla Cassa integrazione (massimo 1.400 euro lordi) o la Naspi-Nuova assicurazione sociale per l’impiego (massimo 1.560 euro lordi).

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[…] ieri la Procura sceglie di disporre il «controllo giudiziario d’urgenza» delle società Bbs Security srl, Crown Security srl, Solbro spa e Italia Gruppo Dag srl, indagate per caporalato in relazione a stipendi attorno ai 1.000/1.200 euro, o a paghe orarie attorno ai 6,5/7 euro l’ora «approfittando dello stato di bisogno dei lavoratori». Quelli (per lo più immigrati) che ai carabinieri del Nil raccontano come «con 7 euro l’ora è difficile mantenere 3 figli e un mutuo, ma non ho molte alternative».

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