NON È UN PAESE PER TRANS – TRE PERSONE TRANSGENDER SONO STATE UCCISE IN MESSICO NELLE PRIME DUE SETTIMANE DEL 2024: UN DATO SPAVENTOSO IN UN PAESE DOVE I MEMBRI DELLA COMUNITÀ LGBTQ+ VENGONO SPESSO PRESI DI MIRA – L’ULTIMO OMICIDIO È QUELLO DELL'ATTIVISTA SAMANTHA GÓMEZ FONSECA, STATA UCCISA A COLPI DI ARMA DA FUOCO ALL'INTERNO DI UN'AUTO A CITTÀ DEL MESSICO – ALCUNI HANNO PUNTATO IL DITO CONTRO IL PRESIDENTE OBRADOR CHE…

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omicidio di samantha gomez fonseca in messico

Tre persone transgender sono state uccise in Messico nelle prime due settimane del 2024. È un dato che fa paura in un paese dove i membri della comunità LGBTQ+ è spesso presa di mira.

L'ultimo omicidio è avvenuto domenica, quando l'attivista transgender Samantha Gómez Fonseca è stata uccisa a colpi di arma da fuoco all'interno di un'auto nel sud di Città del Messico.

manifestazione lgbtqi+ in messico 6

Gli omicidi hanno suscitato indignazione tra i membri della comunità LGBTQ+ che lunedì hanno protestato nella via principale di Città del Messico. Un centinaio di persone ha protestato alla manifestazione che, in un primo momento, era stata organizzata per chiedere una maggiore accettazione delle persone transgender nella società. Dopo la morte di Fonseca, i manifestanti hanno chiesto giustizia per l’omicidio e leggi più complete sui crimini d’odio.

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Gay e transgender vengono regolarmente aggredite e uccise in Messico, una nazione caratterizzata da una popolazione “macho” e altamente religiosa. La brutalità di alcuni attacchi ha lo scopo di inviare un messaggio alle persone queer che non sono le benvenute nel Paese. Le forze dell'ordine hanno detto che avrebbero indagato sugli omicidi, ma gli attivisti dubitano che si troveranno i colpevoli. A causa degli alti livelli di corruzione e del malfunzionamento del governo messicano, circa il 99% dei crimini in Messico rimane irrisolto.

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Negli ultimi sei anni, il gruppo per i diritti umani Letra S ha documentato almeno 513 omicidi mirati di persone LGBTQ+ in Messico. Ma adesso alcuni puntano il dito contro il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador che la scorsa settimana ha descritto una deputata transgender come “un uomo vestito da donna”. López Obrador ha poi chiesto scusa, ma per i manifestanti era troppo tardi.

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