putin kadyrov zelensky

IL PERICOLO ARRIVA SEMPRE DAL CIELO – QUELLA DI ODESSA NON È STATA LA PRIMA VOLTA CHE ZELENSKY HA RISCHIATO DI MORIRE PER MANO DEI RUSSI: PUTIN HA PROVATO A FARLO FUORI CON MERCENARI E ANCHE FORZE SPECIALI PARACADUTATE IN UCRAINA – UNO DEI PROGETTI VENNE AFFIDATO A UN GRUPPO CECENO MESSO A DISPOSIZIONE DAL DITTATORE RAMZAN KADYROV – LA MINACCIA SAREBBE STATA SVENTATA GRAZIE A…

Estratto dell’articolo di Andrea Marinelli, Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”

 

RAZMAN KADYROV VLADIMIR PUTIN

Zelensky durante una visita nella zona, probabilmente con «un massiccio bombardamento aereo».

L’informatrice non verrà arrestata subito, ma le daranno un po’ di briglia — così racconteranno le fonti ufficiali — per ricostruirne i contatti.

La presunta operazione è una delle tante mosse del controspionaggio ucraino per proteggere il leader, diventato un bersaglio di alto valore per Mosca.

 

ZELENSKY E MITSOTAKIS A ODESSA

Un’azione che si è intensificata nei primi giorni dell’invasione, con l’aiuto degli occidentali e in particolare della Cia. […] Viene spesso citato il progetto affidato a un gruppo ceceno messo a disposizione dal dittatore Ramzan Kadyrov, uomini scelti incaricati di compiere sabotaggi e se possibile arrivare a eliminare il presidente. In una ricostruzione degli ucraini la minaccia sarebbe stata sventata alla periferia di Kiev il 26 febbraio 2022, grazie alla soffiata di un funzionario dell’Fsb russo in contrasto con la linea ufficiale. Difficile dire quanto sia vera questa versione.

VLADIMIR PUTIN RAZMAN KADYROV

 

Nel duello della propaganda non si risparmiano bugie, contro-informazione, verità alterate, accuse reali. Senza tralasciare un aspetto rilevante: gli ucraini non hanno esitato a colpire nel cuore della Russia eliminando figure rappresentative, la loro guerra «segreta» è diventata una strategia e anche un modo per compensare rovesci.

 

volodymyr zelensky kyriakos mitsotakis

Minacce ed episodi hanno spinto la coalizione che appoggia la resistenza a creare un triplice cerchio di sicurezza, come raccontato dal Corriere nell’aprile del 2022. La prima è rappresentata dalla scorta ravvicinata, che fa da scudo nelle uscite pubbliche mentre altri militari vegliano su cibi, biancheria, lenzuola, qualsiasi cosa possa venire contaminata con sostanze tossiche, l’arma preferita dai sicari di scuola «sovietica».

volodymyr zelensky

 

La seconda e la terza cintura, in collaborazione con gli anglo-americani, devono garantire la riservatezza degli spostamenti, la bonifica degli uffici, rifugi, eventuali vie di sganciamento in caso di situazioni estreme. Ampio il ricorso alla tecnologia, ai satelliti, a un arsenale elettronico vastissimo messo a disposizione dagli occidentali con il supporto di satelliti, voli di ricognizione, componente umana. […]

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