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“NON SONO STATI I RUSSI” - STEVEN SEAGAL È APPARSO SUI MEDIA STATALI DI MOSCA PER DIFENDERE LA SUA VISITA NELLA PRIGIONE DEL DONBASS, DOVE CINQUANTA UCRAINI SONO STATI BRUCIATI VIVI – FAN NUMERO UNO DI PUTIN E CITTADINO RUSSO DAL 2016, DICE DI ESSERE UN “DIPLOMATICO”: HA DEFINITO L’ATTACCO IN CRIMEA “MOLTO RAGIONEVOLE” E HA PARLATO DELLO ZAR COME DI "UNO DEI PIÙ GRANDI LEADER MONDIALI"… - VIDEO
DAGONEWS
Steven Seagal è apparso sui media statali russi per difendere la sua visita nella prigione dove i prigionieri di guerra ucraini sono stati bruciati vivi il mese scorso.
L'ex attore, cittadino russo dal 2016, ha detto di essere andato a vedere le "prove" di quello che è successo, prima di ripetere a pappagallo la propaganda del Cremlino, ripetendo che la colpa dei morti era di Kiev.
Seagal, 70 anni, ha continuato a parlare di sé stesso come un "diplomatico" e ha detto che sta producendo un documentario "imparziale" sulla guerra in Ucraina nonostante professi il suo amore e la sua ammirazione per Vladimir Putin. La prigione di Olenivka, in un'area del Donbass occupata dalle forze filo-russe, è stata incendiata il 29 luglio con la morte di circa 50 prigionieri di guerra ucraini. Intervistato da Vladimir Solovyov, Seagal ha detto: «Posso dirtelo con la certezza del miliardo per cento, non era una bomba che poteva esplodere da terra».
Esperto di arti marzial, buddista, ha recitato in decine di film d'azione negli anni '90, ma la sua carriera è andata in pezzi quando è stato accusato da più co-protagoniste di violenza sessuale e di aver maltrattato diversi stuntman sul set.
Dopo una breve carriera in una band soul, ha iniziato a frequentare la Russia intorno al 2014 - l'ultima volta che Putin ha invaso l'Ucraina - definendo l'attacco "molto ragionevole".
Più o meno nello stesso periodo ha bollato Putin come "uno dei più grandi leader mondiali", per poi diventare cittadino russo due anni dopo.
Nel 2017 gli è stato vietato l'ingresso in Ucraina, considerato una "minaccia alla sicurezza nazionale" e nel 2018 è stato nominato dallo stesso Putin inviato speciale della Russia per migliorare i legami con gli Stati Uniti. Ora vuole fare un documentario “imparziale” sulla guerra.
vladimir solovyov
steven seagal belly of the beast
steven seagal giustizia a tutti i costi
steven seagal
STEVEN SEAGAL VLADIMIR PUTIN
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