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Floriana Rullo per il “Corriere della Sera”
Un debito per l'affitto mai pagato di un campo che era diventato motivo di scontri continui. Per questo Luca Orlandi, 24enne di Tortona, in provincia di Alessandria, ha ucciso Norma Megardi, 75 anni, l'ex insegnante di inglese di Sale, paesino dell'alessandrino, di cui si erano perse le tracce dal 20 giugno. Lo ha confessato ai carabinieri di Alessandria, coordinati dalla Procura diretta da Enrico Cieri, nella notte fra venerdì e sabato. Ed è stato fermato.
Il suo nome è stato iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio volontario, incendio e distruzione di cadavere. Accanto al suo, anche quello dei genitori, Pietro Orlandi, poliziotto che lavora ad Alessandria, e Ivana Ferrari: a lungo interrogati, respingono ogni accusa. Il 24enne, agricoltore che lavora nell'azienda del nonno, si era presentato qualche ora prima in caserma con i suoi legali, Stefano Bagnera e Paolo Amisano. «Ho ucciso io Norma», ha detto agli inquirenti per poi accompagnarli nel luogo del delitto.
Secondo una prima ricostruzione la donna sarebbe stata uccisa nel tardo pomeriggio di lunedì, dopo l'ennesima lite. Lei e Orlandi si sarebbero incontrati poco prima vicino all'azienda agricola, in un edificio vicino di proprietà della donna, dove erano ospitati due cani abbandonati di cui Norma si prendeva cura. Delle immagini mostrerebbero l'auto, lunedì pomeriggio, mentre transita vicino alla cascina e si ferma a un bivio. Proprio lì i due avrebbero discusso. Lei avrebbe chiesto che l'affitto del terreno, circa 2600 euro, che non era ancora stato versato venisse saldato.
Lui, dopo l'ennesimo diverbio l'avrebbe prima investita con la macchina per poi, dopo averla caricata nella Opel di lei, portata nelle campagne di Isola Sant' Antonio, in una zona impervia e difficile da raggiungere a pochi passi dal Po e da cascina San Pio. A quel punto, la vettura della professoressa, con il suo corpo all'interno adagiato sul sedile posteriore nel tentativo di inscenare un suicidio, sarebbe stata data alle fiamme.
Quindi, il ritrovamento dei resti carbonizzati; le voci in paese sul debito per l'affitto non versato, sui dispetti e addirittura le minacce e le denunce. Dei vicini hanno riferito di galline morte messe dal 24enne davanti al cancello della cascina con tanto di biglietti minacciosi. Anche per questo sembra che Norma volesse riprendersi quei terreni. Intanto, mentre si attende l'autopsia sui resti carbonizzati, è stata fissata per domani mattina la convalida del fermo di Orlandi, ora in carcere ad Alessandria.
Suo padre, in via cautelativa, è stato sospeso dal servizio. «Nessuno avrebbe pensato ad un epilogo simile - ha commentato il sindaco di Sale, Lazzarina Arzani -. Due famiglie sono comunque rovinate. Quella di Norma e quella degli Orlando. Norma era benvoluta a Sale. Ci era tornata ad abitare una volta in pensione dopo aver vissuto diversi anni in India con il marito, dirigente di un'azienda del settore petrolifero. Era un ex insegnante di inglese, si era sempre dedicata al volontariato. Penseremo a come ricordarla».
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