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“GLI USA HANNO INTERESSE A PROLUNGARE LA GUERRA” – TREMATE: È TORNATO VAROUFAKIS! L’EX MINISTRO GRECO NE HA PER TUTTI: “PUTIN È RESPONSABILE, MA GLI STATI UNITI STANNO PEGGIORANDO LE COSE. IL LORO UNICO SCOPO IN EUROPA È TENERE I TEDESCHI SOTTO CONTROLLO E I RUSSI FUORI” – “DRAGHI? HA SPINTO IL CAPITALISMO VERSO UNA GRANDE DEFLAZIONE. LO CONOSCO PERSONALMENTE. È MOLTO INTELLIGENTE, MA SE SI FOSSE CANDIDATO NON SAREBBE STATO ELETTO” – “LA RESA DI TSIPRAS È STATA LA FINE DELLA SINISTRA IN EUROPA" - "GIORGIA MELONI È UNA NEOFASCISTA MOLTO INTELLIGENTE. È PIÙ PERICOLOSA DI SALVINI…”

VAROUFAKIS

1 - VAROUFAKIS (EX MINISTRO ECONOMIA GRECIA) A TPI: “GIORGIA MELONI NEOFASCISTA MOLTO INTELLIGENTE. È PIÙ PERICOLOSA DI SALVINI, HA CAPITO CHE SCELTA MIGLIORE È ATLANTISMO”

Anticipazione da “Tpi – The post internazionale”

 

“Giorgia Meloni è una neofascista molto intelligente. La differenza tra lei e Salvini è che lei è una fascista più pericolosa, e si è allineata agli Usa. Salvini è stato attratto dai democratici illiberali come Orbán, Le Pen e Putin.

 

draghi tsipras putin varoufakis

Meloni non ha questo tipo di impegni, ha capito che la sua scelta migliore era quella di essere un’atlantista. Non dimentichiamoci che è lo stesso modo in cui i fascisti spagnoli e portoghesi sono sopravvissuti per decenni all’interno dell’Alleanza guidata dagli Usa, perché a Washington non importa se sei fascista, basta che obbedisci agli ordini nella sfera internazionale”.

 

Così Yanis Varoufakis, economista ed ex ministro delle Finanze greco, si esprime su Giorgia Meloni, in una lunga intervista pubblicata dal settimanale “The Post Internazionale – Tpi” (diretto da Giulio Gambino).

 

 

MEME GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI CURLING

2 - VAROUFAKIS (EX MINISTRO ECONOMIA GRECIA) A TPI: “DRAGHI HA SPINTO CAPITALISMO VERSO DEFLAZIONE. È INTELLIGENTE MA SE CANDIDATO NON SAREBBE STATO ELETTO

Anticipazione da “Tpi – The post internazionale”

 

Persone come Mario Draghi, Timothy Geithner e Larry Summers hanno rimesso in piedi il settore finanziario utilizzando denaro pubblico - delle banche centrali - e hanno spinto il capitalismo verso una grande deflazione, una grande stagnazione.

 

varoufakis a roma diem25

Perciò oggi ci ritroviamo con il più basso livello di investimenti nella storia del capitalismo rispetto ai denari che sono in circolazione, con ciò diminuendo le capacità produttive dell’Occidente.

 

Conosco Mario Draghi personalmente. È un uomo molto intelligente, abbiamo avuto degli scontri durissimi, come quando nel 2015 per salvare le banche italiane sacrificò quelle greche. Quello che trovo interessante in lui come Primo ministro secondo me rivela molto sull’attuale situazione dell’Europa: è forse uno dei premier più popolare d’Italia da decenni, ma se si fosse candidato alla carica non sarebbe stato eletto. Capendo questo si comprende in che genere di situazione si trova la politica.

christine lagarde con mario draghi

 

Così Yanis Varoufakis, economista ed ex ministro delle Finanze greco, si esprime sul Presidente del Consiglio italiano Mario Draghi in una lunga intervista pubblicata dal settimanale “The Post Internazionale – Tpi” (diretto da Giulio Gambino).

 

3 - VAROUFAKIS (EX MINISTRO ECONOMIA GRECIA) A TPI: “USA HANNO INTERESSE A PROLUNGAMENTO GUERRA. PUTIN È RESPONSABILE MA USA STANNO PEGGIORANDO LE COSE”

Anticipazione da “Tpi – The post internazionale”

 

Yanis Varoufakis

Penso che gli Stati Uniti abbiano un interesse personale verso il prolungamento del conflitto in Ucraina contro gli interessi dell’Europa. Nel 2011, quando vivevo negli Stati Uniti, un ex dirigente dell’Nsa mi spiegò quale fosse la politica degli Usa all’interno della Nato, e vale ancora oggi.

 

Disse: “Il nostro unico scopo in Europa è tenere i tedeschi sotto controllo e i russi fuori”, ed è quello che hanno fatto. In un certo senso Putin è una creazione degli Usa. Nei primi anni ’90 i governi sotto Boris Eltsin erano molto pro-americani, volevano essere parte dell’Occidente. Ma l’economia russa è stata schiacciata, l’aspettativa di vita degli uomini scese da 74 a 58 anni, e Putin è quello che succede quando si umilia un Paese: sale al potere l’uomo forte fascista.

draghi biden

 

 E si capisce che agli americani va bene perché ora vendono il loro gas e petrolio dal Texas e il New Mexico agli europei sostituendo Gazprom, Olaf Scholz comprerà 100 miliardi di euro in armamenti dagli Usa. Henry Kissinger, un uomo molto intelligente, nel 1970 chiede al Consiglio di sicurezza dell’Onu, “come faremo a mantenere la nostra egemonia quando non saremo più la principale potenza economica?” L’hanno fatto, e adesso stanno mettendo a rischio la sostenibilità dell’Ucraina.

 

PUTIN ZELENSKY

Secondo me dalla prima settimana di guerra si sarebbe dovuto organizzare un summit tra Biden, Putin, Zelensky e l’Ue molto semplicemente. Trovare un accordo che riportasse le truppe russe dov’erano prima del 24 febbraio, demilitarizzare la zona tra l’Ucraina e la Russia, far accedere l’Ucraina all’Europa ma non nella Nato.

 

varoufakis sulla dracma

In questo modo Putin avrebbe potuto vendersi l’accordo come un successo, facendo del Donbass una specie di Irlanda del Nord. L’alternativa a questo sono dieci anni di guerra e un nuovo Afghanistan o una nuova Cipro. La guerra rafforza gli Usa economicamente e politicamente. Putin è il responsabile, ma gli americani stanno peggiorando le cose”.

 

varoufakis come lagarde

Così Yanis Varoufakis, economista ed ex ministro delle Finanze greco, si esprime sulle prospettive della guerra in Ucraina in una lunga intervista pubblicata dal settimanale “The Post Internazionale – Tpi” (diretto da Giulio Gambino).

 

4 - VAROUFAKIS (EX MINISTRO ECONOMIA GRECIA) A TPI: “BCE FINGE DI OCCUPARSI DI INFLAZIONE, NON C’È MOLTO DA FARE. NEL 2008 NEOLIBERISMO AL CAPOLINEA MA SINISTRA NON PRONTA. RESA DI TSIPRAS NEL 2015 È STATA FINE SINISTRA EUROPEA”

christine lagarde 2

Anticipazione da “Tpi – The post internazionale”

 

Al momento, abbiamo una banca centrale europea che finge di occuparsi dell’inflazione – dico finge perché non c’è molto che possa fare contro l’inflazione. Perché? Perché nel 2020, quando avremmo dovuto creare un tesoretto europeo per affrontare il debito pubblico e privato, non abbiamo fatto nulla.

 

Quando nel 2012 l’intero meccanismo stava per crollare, Mario Draghi con il suo “whatever it takes” ha infilato tutti i prestiti spazzatura – pubblici e privati – nel portfolio-asset della Bce. E adesso non sanno cosa farci, perché se li vendono per contrastare l’inflazione - per contenere il quantitative easing come viene chiamato – finiremmo con società fallite e Stati in bancarotta.

 

Quindi ora si trovano all’angolo e non sanno cosa fare. Se alzano i tassi d’interesse distruggeranno l’Italia e le multinazionali, e se non lo fanno sarà la politica tedesca a distruggerli, che è molto infastidita a causa dell’inflazione. E vi garantisco che l’opinione pubblica tedesca non vede di buon occhio l’inflazione.

 

angela merkel ha ricevuto un messaggio da yanis varoufakis

Perciò qualcosa - non so cosa - si spezzerà. Olaf Scholz è un candidato naturale per questa rottura perché è molto debole. Si capisce già che ha perso il controllo della situazione, ha meno autorità dei Verdi dentro il governo tedesco in questo momento, per rendere l’idea. E molto presto i democristiani torneranno alla ribalta. Già mi vedo il presidente della Cdu che condurrà una campagna in stile “Make Germany Great Again”....

 

Il 2008 è stato una grande occasione per compiere progressi in tutto il mondo perché era chiaro che dopo trent’anni in cui ha prevalso il mito secondo cui il mercato sa sempre cosa fare anche il neoliberismo era ormai giunto al capolinea. Anche i più celebri sostenitori di quella narrativa hanno ammesso che era crollato. E noi non eravamo pronti, la sinistra non era pronta.

 

TSIPRAS

Oggi è pronta meno che mai. La sinistra è finita. Ha toccato il fondo. Mélenchon ha fatto un ottimo lavoro creando una coalizione temporanea, ma ora non siedono neanche in Parlamento come un unico blocco. In passato abbiamo avuto momenti bellissimi nelle piazze, c’erano incontri frequenti con la sinistra italiana, abbiamo parlato molto, ma non abbiamo concluso nulla.

 

Per quanto riguarda la sinistra, noi in Grecia siamo responsabili della nostra sconfitta, abbiamo avuto una grande opportunità nel 2015. All’epoca Tsipras si è arreso e io ho rassegnato le mie dimissioni. Quella è stata la fine della sinistra in Europa.

varoufakis spock

 

Così Yanis Varoufakis, economista ed ex ministro delle Finanze greco, in una lunga intervista pubblicata dal settimanale “The Post Internazionale – Tpi” (diretto da Giulio Gambino).

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