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OH, OH CAVALLINO – QUELLA VOLTA CHE CERCARONO DI RAPIRE ENZO FERRARI: IL LIBRO “IL MITO DA RAPIRE – ENZO FERRARI E L’OMBRA DEI SEQUESTRI” RACCONTA IL TENTATO SEQUESTRO DEL “DRAKE” DA PARTE DELLA BANDA DEI MARSIGLIESI NELL’OTTOBRE 1975 – DINO TAGLIAZUCCHI, PER 20 ANNI AUTISTA DEL FONDATORE DELLA CASA AUTOMOBILISTICA DI MARANELLO: “CI FU UN GRANDE TRAMBUSTO FUORI DALLA BARBERIA, VENNERO ARRESTATE DUE PERSONE. FERRARI NON CAPÌ SUBITO COSA STAVA ACCADENDO, MA QUANDO GLI SPIEGAMMO TUTTO, REAGÌ CON UNO DEI SUOI PARADOSSI: ‘E SE MI RAPISCONO, CHI PAGA?’…”
Estratto dell’articolo di Valerio Berruti per www.lespresso.it
Fu un giorno surreale: ci fu un grande trambusto fuori dalla barberia, vennero arrestate due persone. Ferrari non capì subito cosa stava accadendo, ma quando gli spiegammo tutto, reagì con uno dei suoi paradossi: “E se mi rapiscono, chi paga?”». È il 25 ottobre 1975, cinquant’anni fa, il giorno in cui la banda dei Marsigliesi tentò di rapire Enzo Ferrari all’interno di una barberia del centro di Modena. Le parole sono quelle di Dino Tagliazucchi, per 20 anni suo autista.
dino tagliazucchi ed enzo ferrari
Parole che raccontano alla perfezione l’ironia e la freddezza del Commendatore ma anche il contesto di quegli anni. I Settanta, il decennio del terrorismo e dei rapimenti (il ministero dell’Interno ne ha censiti 500), delle stragi e dell’odio sociale. Ma anche il decennio della Ferrari con il ritorno alla vittoria nel mondiale, proprio nel 1975 con Niki Lauda e la direzione sportiva di Luca di Montezemolo.
il mito da rapire – enzo ferrari e l’ombra dei sequestri
Anni raccontati nel libro “Il mito da rapire – Enzo Ferrari e l’ombra dei sequestri” (edizioni Minerva, in uscita il 10 settembre) di Andrea Cordovani, giornalista, direttore di Autosprint ed esperto di motorsport. […]
Un libro che entra nel mondo della Formula 1 attraverso la Ferrari che ne è sempre stata l’emblema. Smonta e rimonta un anno cruciale, il 1975, per la scuderia di Maranello ma anche per l’Italia. Un anno incredibile suggellato dall’atteso trionfo nel mondiale della Rossa con Niki Lauda e con una serie di Gran Premi che risvegliano emozioni che la Formula uno di oggi ha smesso di regalarci. L’anno delle sfide dentro e fuori la Ferrari.
Le risse in pista dove quasi sempre spuntava il giovane avvocato Montezemolo, come la volta che rischiò l’arresto al Gp di Spagna dopo aver aggredito «un commissario di gara, particolarmente indisponente ai box della Ferrari che pretendeva di mandare via i meccanici dal loro box. Erano volate parole grosse e qualche spintone, poi la situazione sembrava rientrata. Non per il commissario che era andato a chiamare la Guardia Civil, che, intervenuta, voleva sbattere fuori dal circuito il direttore sportivo di Maranello…».
Sogni, speranze e vittoria finale, fino a quel fatidico 25 ottobre, il giorno del tentato rapimento di Enzo Ferrari. Il giorno più lungo del Drake un sabato di festa, perché c’era la nuova vettura da presentare alla stampa insieme ai suoi amati piloti, Niki Lauda e Clay Regazzoni. Ovviamente preceduta dal rituale pranzo al ristorante Cavallino.
[…] I rapimenti stavano diventando un grande business per i criminali e un gigantesco incubo per gli italiani. Qualche mese prima era toccato al gioielliere Gianni Bulgari (13 marzo), all’industriale Vittorio Vallarino Gancia (4 giugno), figlio del proprietario dell’omonima casa vinicola e ad Amedeo Ortolani (10 giugno), figlio del finanziere Umberto e presidente della Voxson; mentre a novembre anche la famiglia Agnelli era finita nel mirino dei criminali.
«A poco più di un mese dai fatti accaduti a Modena in corso Canalgrande, nel gelido inverno sabaudo – scrive Cordovani - accade un fatto che scuote Torino e l’Italia intera: viene rapita Carla Ovazza, la madre di Alain Elkann, il giovane che da poche settimane ha sposato Margherita, la figlia di Gianni Agnelli. È la prima donna in Italia a essere vittima di un sequestro».
Sequestri che portano la firma sempre più spesso del Clan dei marsigliesi, la banda delle tre B, composta da Albert Bergamelli, Jacques Berenguer e Maffeo Bellicini. […]
albert bergamelli
maffeo bellicini
dino tagliazucchi
enzo ferrari 1
enzo ferrari 2
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