maltrattamenti casa di cura

“SE CAMPANO O MUOIONO NON INTERESSA A NESSUNO”-  LE ORRENDE INTERCETTAZIONI NELLA CASA DI CURA LAGER DI PALERMO DOVE VENTITRÉ DISABILI PSICHIATRICI VENIVANO TRATTATI COME LE BESTIE: CHI NON UBBIDIVA ERA TRASCINATO NELLA STANZA “RELAX” DOVE VENIVA PICCHIATO E RINCHIUSO PER ORE – SENZA ALCUN CONTROLLO GLI AMMINISTRATORI DELLA ONLUS, ACCREDITATA CON LA REGIONE SICILIANA E CONVENZIONATA CON L’ASP, SI ERANO MESSI IN TASCA OLTRE 6 MILIONI DI EURO E…

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Giusi Fasano per il "Corriere della Sera"

 

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Come avete fatto a guardarvi allo specchio ogni mattina senza provare vergogna? Voi che avete trascinato, insultato, punito a calci, schiaffi, offese, digiuno, isolamento persone che avevano soltanto bisogno di sentirsi un po' amate: come avete fatto a dormire sonni tranquilli dopo giornate vissute da sadici aguzzini?

«Devi buttare veleno dal cuore» è una delle frasi intercettate dalla Guardia di Finanza. Ventitré disabili psichiatrici che «se campano o muoiono non interessa a nessuno», dice un'altra voce captata dai finanzieri.

 

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«I ragazzi» - come li chiamavate - sedati dall'uso disinvolto di farmaci per stordirli e rendere meno faticosi i turni di tutti. E se per caso qualcuno di loro osava vivere, ragionare, chiedere qualcosa o - peggio - non ubbidire, scattava la regina delle punizioni: la stanza del «relax».

 

Una camera vuota e buia, senza servizi igienici, dove trascinare il poveraccio di turno, cacciarlo dentro a calci e spintoni e abbandonarlo chiuso a chiave per ore. Roba da orchi o streghe cattive delle fiabe. Solo che qui siamo nella realtà. Siamo alla Suor Rosina La Grua Onlus, nel Palermitano. Nei video dell'inchiesta si vedono scene indegne, si sentono voci disperate e non a caso uno dei reati contestati è tortura. Uno sventurato urla e supplica: «Dottoressa mi faccia uscire».

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Non ottiene risposta e di nuovo implora: «Aveva detto cinque minuti e i patti si rispettano». Dunque la domanda è per la dottoressa dei patti non rispettati, ma anche per gli altri 34 indagati: come avete fatto a guardarvi allo specchio ogni mattina? E anche se siete fra quelli che non hanno mai alzato le mani sui «ragazzi», come avete potuto definire quel posto «manicomio» mentre ne parlavate fra voi e però non denunciare mai niente perché «a me mi rompe se ci revocano la convenzione, perché quella è una gallina dalle uova d'oro».

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 Gli amministratori e i soci della Onlus sono riusciti ad accreditarsi con la Regione Sicilia e a convenzionarsi con l'Asp di Palermo. Le uova d'oro sono (in cinque anni) 6 milioni e 200 mila euro a forza di documentazione falsa (così dicono le indagini). Questo autorizza una sola conclusione: controlli non fatti o fatti male. Ed è qui il punto. Dovremmo pretenderli per ogni luogo che ha a che fare con esseri viventi, quei controlli. Periodici, rigorosi, accurati, veri. Pretenderli. A cominciare da adesso.

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