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Beth McLoughlin per “The Guardian”
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I turisti amano il glamour del carnevale brasiliano, ma la recente uccisione di una trans ha rivelato un mondo nascosto di violenza e transfobia. La prestigiosa scuola di samba “Beija-Flor”, per dodici volte vincitrice della parata, e il cui simbolo è un colibrì, ha fatto le prove in un’atmosfera più sobria, indossando un bracciale nero in omaggio al 25enne Claudio da Silva, noto come Piu, ballerina della scuola, il cui corpo, poche settimane fa, è stato ritrovato martoriato. E’ questo che c’è dietro la facciata allegra del carnevale.
Il carnevale di Santa Cruz risponde al carnevale di Rio De Janeiro
L’allarme è stato dato quando Da Silva, che non ha mai saltato una prova, non si è presentata al consueto appuntamento. Il giorno dopo è emerso on line uno scioccante video in cui veniva torturata a morte nella vicina favela “Morro da Mina”. I parenti hanno cercato nella zona e hanno ritrovato il cadavere, sfigurato e crivellato di colpi.
In Brasile, ogni 28 ore viene ucciso un gay, un trans o un bisessuale. La settimana dopo l’omicidio di Da Silva, per il “National Trans Visibility Day”, travestiti e trans si sono riuniti per protesta sotto al palazzo del municipio di Rio De Janeiro. Dichiara Beatriz Cordeiro, che era presente: «Gli stranieri dal carnevale si aspettano sesso libero, ma l’immagine di libertà che il Brasile esporta è falsa. La nostra società è ancora piena di pregiudizi».
Solo nel 2013 in Brasile sono stati uccisi 312, tra trans, gay e bisessuali. Secondo alcuni, però, l’omicidio Da Silva è legato più al crimine organizzato che imperversa nell’area, il che spiegherebbe il muro di silenzio dei quartieri circostanti. La gente ha paura di parlare. La stessa scuola di samba si rifiuta di commentare, qualcuno addirittura nega di aver conosciuto la ballerina trans, che pure era una figura cardine della squadra.
La zona di Nilopolis si trova nella periferia nord di Rio, lontana dalle incantevoli spiagge e dalle attrazioni turistiche. E’ qui che si fanno le prove per il carnevale, è qui che operano le gang, incluso il famigerato “Comando Vermelho” che controlla la favela “Morro da Mina”, un inferno dove regna la violenza.
La polizia di pacificazione ha occupato alcuni territori pericolosi, lasciando scoperti quelli a nord e ad est, gestiti da vere e proprie milizie armate che vendono droga, fanno estorsioni e chiedono il pizzo in cambio di protezione. Hanno anche una propria forma di cruda giustizia sociale: picchiare i gay e punire le donne che hanno tradito i mariti. Potrebbe essere questa la spiegazione alla triste fine di Da Silva.
BALLERINE AL CARNEVALE DI RIOBALLERINE AL CARNEVALE DI RIO
Il mondo della samba è finanziato dall’attività criminale. La scuola di “Beija-Flor” per anni è stata controllata dai “bicheiros”, i capi di un gioco d’azzardo illegale e proficuo chiamato
“Jogo do Bicho”. Venerdì la città ospita la parata ufficiale e si attendono 900.000 turisti.
La “Beija-Flor” farà una sfilata sontuosa sul tema della Guinea Equatoriale, non si sa se renderà pubblicamente omaggio alla sua Piu.
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