L’ARTIGLIO DELLA PALOMBA (BIS) - “NON DIFENDO FLORIANI, NEANCHE LO CONOSCO. MA PERCHÉ NESSUNO CHIEDE I DOCUMENTI ALLE SCHIAVETTE DELL’EST CHE SI CONSUMANO SULLE TANGENZIALI?”

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Barbara Palombelli per "Il Foglio"

Torno sulla questione prostituzione per chiarire meglio quel che volevo dire. L'allusione al "povero Floriani", nella rubrica di mercoledì scorso, mi è costata un'infinità di proteste da parte di amici e non. Intanto: Mauro Floriani, marito di Alessandra Mussolini, coinvolto nella vicenda delle cosiddette baby squillo dei Parioli, non lo conosco. Potrebbe essere una vittima o un carnefice, ma non è e non sarà un mio problema.

La verità è che il commercio dei corpi - in Italia - non è legale, non paga tasse, non è riconosciuto, ma non è illegale. E' un buon esempio del vivere contemporaneo, per questo insisto. Nel nostro paese tutto si può fare, ma anche no. Dipende. Da chi? Dalla persona, dall'ente, dalla struttura, ma soprattutto dal clima. Se una banca evade o elude il fisco, non succede niente, se lo fa un cittadino passa il resto della vita a rateizzare multe esose. Se un'azienda scappa all'estero per non pagare e magari i suoi azionisti tutti i giorni predicano stupidaggini ai poveri precari, si diventa famosi e osannati.

Si può andare ospiti da amici? No, se ti chiami x o y, sì se vai dal padrone di casa o di barca giusto. Si può stare con una ragazzetta giovane? Sì, se vai sulle tangenziali fuori Milano o fuori Roma (da quelle parti non ho mai visto chiedere documenti a schiavette dell'est che si consumano nel freddo e sotto la pioggia), no se rispondi a un annuncio su internet e sei nel mucchio sbagliato.

Prostituirsi non è un reato, nessuna procura lo persegue, nessuna forza di polizia si azzarda a reprimere l'attività, con una formula incredibile noi puniamo lo sfruttamento. Se ti chiami Elkann, Marrazzo, Berlusconi o Floriani, la questione diventa complicata. Dunque. Il reato c'è se vi pare, o se sei così sfigato da essere quell'uno su mille che non ce la fa. E' una lotteria. Se qualcuno ti vede, ti fotografa o fa la spia, sei spacciato. Se invece sei un anonimo frequentatore di orrori metropolitani, la fai franca per tutta la vita.

Mi occupo di minori da un trentennio. Mai ho conosciuto qualcuno che sul serio volesse strappare maschietti e femminucce dal traffico di carni. Anche quando sono palesi la riduzione in schiavitù, la costrizione a rubare o spacciare, gli abusi sessuali familiari e/o collettivi, la cautela delle magistrature ritarda interventi necessari e urgenti. Tutto si accelera, in un crescendo di intrighi e gogne se c'è di mezzo l'orrenda sigla: vip.

La prostituzione è la cartina al tornasole di un paese che non ha leggi uguali per tutti, che reprime i reati caso per caso, che perdona e condanna a singhiozzo. Dal fisco alla corruzione, dalle minori che adescano fino alle liste nere minacciate e brandite per miserie che dovrebbero essere sanzionate nell'anonimato nell'interesse di altri minori (i figli dei malcapitati come il povero Floriani, a loro chi ci pensa?), il fai da te trionfa. E non è uno spettacolo bello da vedere. Spero di essere stata finalme

 

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