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IL PANINO? NON A TORINO! - GLI STUDENTI DELLA CITTÀ NON POTRANNO PIÙ PORTARSI IL PANINO PREPARATO A CASA: LA CASSAZIONE HA DECISO CHE TUTTI DOVRANNO MANGIARE IL CIBO PREPARATO A SCUOLA – PER GLI ERMELLINI LA MENSA NON È UN "DIRITTO SOGGETTIVO" - LA FURIA DEI GENITORI: “LA SCUOLA DELL'OBBLIGO GRATUITA È DA BUTTARE NEL CESSO, D'ORA IN AVANTI O PAGHI LA MINESTRA O SALTI LA FINESTRA…”
Diego Longhin per "www.repubblica.it"
Gli scolari e gli studenti di Torino non potranno più portarsi il panino preparato a casa in mensa. Le sezioni unite della Cassazione hanno deciso: tutti dovranno mangiare il cibo preprato dalla mensa scolastica.
E' la fine di una lunga battaglia legale che con questa sentenza, sulla base di un ricorso presentato dal Ministero dell'Istruzione e del Comune di Torino, riporta la situazione indietro nel tempo, al 2017, quando fu il tribunale di Torino ha decidere che i genitori potevano scegliere se dare la "schiscetta ai propri figli" o iscriverli a mensa. Una battaglia portata avanti da un comitato di genitori di Torino e dal loro legale, Roberto Vecchione.
Si aprì una querelle infinita che coinvolse poi anche il resto d'Italia. Oggi la parola fine. La Cassazione ha riconosciuto che la mensa non e' un "diritto soggettivo" e ha annullato la sentenza di appello che aveva dato regione al Comitato Caro Mensa seguito da Vecchione.
"Un diritto soggettivo perfetto e incondizionato all'autorefezione individuale, nell'orario della mensa e nei locali scolastici, non è configurabile", si legge nella sentenza depositata oggi, con cui le sezioni unite civili della Corte si sono pronunciate sulla vicenda che era stata sollevata da alcuni genitori a Torino.
Anche se a poco piu di un mese dal ritorno sui banchi la decisione rischia di creare problemi all'avvio delle scuole che si sono organizzate prevedendo sia il pasto da casa e il servizio mensa.
"La Cassazione a Sezioni Unite ha deciso: la scuola dell'obbligo gratuita da Costituzione è da buttare nel cesso, d'ora in avanti o paghi la minestra o salti la finestra (sempre che non ti portino via la casa per morosità)". È questo il "commento a caldo" dei genitori che portano avanti la battaglia per il panino da casa contro il caro mensa sulla sentenza della Cassazione. Il post è stato pubblicato sulla pagina Facebook del gruppo "CaroMensa a Torino".
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