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QUADRI E DOSSIER: UN ALTRO CASO INTORNO A PAOLO BERLUSCONI – IL COMMERCIANTE D'ARTE, TIZIANO COSETTINI, È A PROCESSO A ROMA PER EVASIONE FISCALE PER NON AVERE DICHIARATO L'IVA SU DIPINTI E MOBILI VENDUTI PER MILIONI DI EURO AL FRATELLO DEL CAV – IN AULA, PAOLO BERLUSCONI HA AMMESSO DI AVER SBORSATO PIÙ DEL DOVUTO PER QUELLE OPERE PERCHÉ CERCAVA “INFORMAZIONI” CHE POTESSERO AIUTARE L'EX PREMIER NEL SUO PROCESSO SUL CASO MONDADORI: “VOLEVO REPERIRE DELLE PROVE SU ALCUNE SITUAZIONI NON CHIARE CHE VENIVANO CONTESTATE A MIO FRATELLO” – COSETTINI, INSIEME ALL'EX POLIZIOTTO LUIGI FERDINANDI, AVREBBE FABBRICATO DOSSIER CONTRO I MAGISTRATI ILDA BOCCASSINI E RAIMONDO MESIANO…

Estratto dell’articolo di Irene Famà per “La Stampa”

 

PAOLO E SILVIO BERLUSCONI

A che cosa servivano quelle opere d'arte vendute da tre intermediari romani a Paolo Berlusconi? A mettersi in tasca lauti guadagni frodando il fisco o erano il pagamento di un dossieraggio per aiutare il Cavaliere a superare i suoi scogli giudiziari? Tra le pieghe di un processo per evasione fiscale nella Capitale, emerge un piccolo giallo che conduce a Milano.

 

Uno degli imputati è Tiziano Cosettini, commerciante d'arte. E insieme con l'amico Luigi Ferdinandi e con le rispettive compagne vende, a cifre milionarie, una raffica di quadri, obelischi e comò al fratello di Silvio Berlusconi. Non dichiarano l'Iva e le imposte, almeno secondo quanto ricostruito dalla guardia di finanza. […]

 

SILVIO BERLUSCONI STRINGE LA MANO A ILDA BOCCASSINI

Ma le questioni fiscali, in questa faccenda, sono solo un aspetto. E lo ha raccontato nelle scorse udienze Paolo Berlusconi sentito come testimone. Tra il 2015 e il 2018, acquista quadri, obelischi, mobili e pure un putto toscano. Opere pagate milioni, con una decina di bonifici.

 

«Le ho pagate a prezzo più alto – spiega in aula – Sopravvalutandole». Perché? In realtà «volevo reperire delle prove su alcune situazioni non chiare che venivano contestate a mio fratello, in alcuni processi che ha dovuto subire. Volevo favorire queste indagini. Una ricerca che però si è rivelata infruttuosa».

 

[…] Paolo Berlusconi si convince che quelle persone, che «per vari motivi» conosce da più di dieci anni, possono fornirgli dei dossier per «aiutare» il Cavaliere ad affrontare i guai giudiziari. «Tiziano Cosettini – ha spiegato Berlusconi ai giudici – era stato impiegato in azioni di polizia come infiltrato e quindi come collaboratore della polizia di Stato. Pure Ferdinandi mi risultava un uomo della polizia di Stato». In passato sembra avesse fatto da scorta all'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga e si dice che il suo nome compaia anche nelle carte dello scandalo delle intercettazioni Telecom.

 

raimondo mesiano

Era il periodo del processo Fininvest e Paolo Berlusconi, alla Corte, l'ha spiegato nel dettaglio: «Cercavo delle prove. Così ho comprato delle opere d'arte pagandole più del loro valore. Lo sapevo. I pagamenti? Li ho effettuati in più tranche ed è tutto tracciato con documenti fiscali». Si affida a Cosettini e Ferdinandi che, sempre a Roma, sono coinvolti in un'altra indagine sui fascicoli contraffatti.

 

Avrebbero fabbricato dei dossier contro i magistrati milanesi Ilda Boccassini e Raimondo Mesiano, che indagavano sul fondatore di Forza Italia, e avrebbero cercato di venderli proprio a Paolo Berlusconi. Storia intricata, questa. Dove il fratello del Cavaliere sembra provarle tutte per aiutare Silvio Berlusconi. Lo racconta lui stesso. Chiede informazioni, paga per ottenerle.

 

PAOLO E SILVIO BERLUSCONI

Il filone sulle frodi fiscali avrebbe dovuto concludersi ieri. Il magistrato ha chiesto che Cosettini venga condannato a due anni e sei mesi. Due anni per le altre due imputate. Poi un breve lapsus.

 

La pm chiede la condanna anche per Ferdinandi. «Guardi che ha già patteggiato a dieci mesi», le ricordano. La procura, così ha stabilito il giudice, dovrà riformulare le richieste delle condanne.

[…]

 

Il processo per reati fiscali resta aperto. E l'altro filone, quello sul dossieraggio, è ancora in corso. Paolo Berlusconi testimone in entrambi.

PAOLO E SILVIO BERLUSCONI

ILDA BOCCASSINI IN TRIBUNALE