DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Luigi Accattoli per il “Corriere della Sera”
papa francesco con la divinita' pagana pachamama
Capita - non tanto in Italia ma nel vasto mondo - che un parroco versando acqua sulla testolina del bimbo non dica «io ti battezzo» ma «noi ti battezziamo» e lo farà magari per coinvolgere nel rito la comunità: ma non può farlo - sentenzia la Congregazione vaticana per la Dottrina della Fede - e quel battesimo non sarà valido e quel bimbo dovrà essere ribattezzato con le giuste parole che sono da sempre comandate.
La severa risposta ai «quesiti» in materia, posti da alcuni vescovi, è contenuta in un «responsum» della Congregazione della Dottrina della Fede, approvato dal Papa l'8 giugno e pubblicato ieri, con il quale si stabilisce che l'unica formula valida per il Battesimo è quella tradizionale che dice «Io ti battezzo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo».
La motivazione di quella risposta tranciante, contenuta in una nota dottrinale pubblicata insieme al «responsum» è - se possibile - ancora più severa: «Modificare di propria iniziativa la forma celebrativa di un Sacramento non costituisce un semplice abuso liturgico, come trasgressione di una norma positiva, ma un vulnus inferto a un tempo alla comunione ecclesiale e alla riconoscibilità dell'azione di Cristo, che nei casi più gravi rende invalido il Sacramento stesso, perché la natura dell'azione ministeriale esige di trasmettere con fedeltà quello che si è ricevuto».
La Congregazione risponde a due quesiti. Il primo: «È valido il Battesimo conferito con la formula: "Noi ti battezziamo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo"?». Qui la risposta è «no». Il secondo quesito: «Coloro per i quali è stato celebrato il Battesimo con la suddetta formula devono essere battezzati in forma assoluta (cioè con una nuova celebrazione, come se la prima non vi fosse stata)?». Qui la risposta è «sì».
La «nota» fa un riferimento puntuale a formule innovative introdotte da sacerdoti poco rispettosi delle regole canoniche: «Recentemente vi sono state celebrazioni del Sacramento del Battesimo amministrato con le parole: "A nome del papà e della mamma, del padrino e della madrina, dei nonni, dei familiari, degli amici, a nome della comunità noi ti battezziamo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo"».
prete schiaffeggia bambino al battesimo 1
La nota riconosce la buona intenzione degli innovatori: «A quanto sembra, la deliberata modifica della formula sacramentale è stata introdotta per sottolineare il valore comunitario del Battesimo, per esprimere la partecipazione della famiglia e dei presenti e per evitare l'idea della concentrazione di un potere sacrale nel sacerdote a discapito dei genitori e della comunità».
Riconosce la buona intenzione, ma al tempo stesso condanna l'innovazione, individuando in essa «una deriva soggettivistica e una volontà manipolatrice». Già nel 2008 - sotto Papa Ratzinger - la Congregazione della Dottrina della Fede aveva censurato altre analoghe formule battesimali innovative. La linea della fermezza dottrinale in materia di sacramenti non è cambiata con il passaggio da Papa Benedetto XVI a Francesco .
battesimo poco ortodosso 1battesimo 3il battesimo di adrienneprete schiaffeggia bambino al battesimo 2battesimo 5
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