DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI…
1. SCRIVE AI MEDICI DOPO LA MORTE DELLA MOGLIE PER IL PARTO DEI DUE GEMELLI: "GRAZIE PER LA VOSTRA UMANITÀ".
Francesco Oliva, Lucia Portolano per www.repubblica.it
Una lettera per ringraziare i medici nonostante la morte della moglie nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale "Perrino" di Brindisi. E una telefonata arrivata da Papa Francesco. La vicenda è quella di Viviana, l'insegnate di 41 anni, originaria di Pezze di Greco (frazione di Fasano) morta giovedì 22 dicembre, subito dopo aver dato alla luce due gemelli: Edoardo Maria ed Emilia Maria. Purtroppo, nonostante tutti i tentativi di tenere in vita la donna, non c'è stato nulla da fare.
Viviana lascia un'altra figlia oltre ai due gemelli e al marito, Giacomo. Quest'ultimo, nonostante il dolore, ha reagito nel modo più bello scrivendo una lettera per ringraziare i medici "della loro professionalità, impegno e umanità dimostrati". "Viviana era una donna, una moglie, una mamma fuori dal comune - si legge nella lettera diffusa dall'Asl di Brindisi - e mi spiace che non abbiate avuto la possibilità di conoscerla".
"Amava la vita ma soprattutto amava la famiglia tanto da sacrificare la sua vita per darla a due fantastiche creature: Edoardo Maria ed Emilia Maria. In realtà tutte queste sue caratteristiche non moriranno mai. È vero, il normale schema della vita non dovrebbe essere questo. Non è giusto - prosegue la missiva - che due splendidi gemelli non avranno mai la possibilità di conoscere la loro mamma né che una bimba di sei anni (Emma Maria) non possa più abbracciare la sua stella. Ma dietro tutto questo dolore, dietro tutta questa ingiustizia c'è comunque un aspetto positivo".
la lettera del marito di viviana delego
"Aver conosciuto tutti voi, di cui non ricordo i nomi, ma che per cinque lunghi e speranzosi giorni siete stati gli angeli custodi di mia moglie, della mamma dei miei figli. Aver visto le lacrime nei vostri occhi mi ha fatto capire tutta la vostra umanità e quanto abbiate sudato, studiato per cercare di dare una speranza a Viviana. Purtroppo così come mi avete insegnato, in medicina due più due non fa mai quattro. Sento comunque il dovere di ringraziarvi da parte mia, di mia figlia (che spero possa fare il vostro lavoro) e di tutta la mia famiglia - conclude il marito della donna - per l'impegno, la professionalità e l'umanità che vi rendono dei veri e propri angeli custodi in carne e ossa. Con affetto, Giacomo".
Dopo la lettera l'uomo ha ricevuto anche una telefonata di Papa Francesco, come raccontato su Facebook da Don Donato Liuzzi che al Pontefice aveva indirizzato un messaggio dopo la morte di Viviana. "Ho sentito nel cuore l’ardire di bussare al cuore di Papa Francesco per raccontare di Viviana e dei gesti di vicinanza del nostro popolo ha scritto su Facebook - Questa mattina il Papa con umiltà disarmante mi ha indirizzato una lettera di vicinanza e nel tardo pomeriggio ha telefonato a Giacomo.Abbiamo sentito il cuore del Pastore attento e sensibilissimo. Ringraziamo il Signore per questa carezza sulla carne umana ferita che Egli viene a salvare. Ringraziamo la maternità della Chiesa, visibile negli umili gesti del Papa. È un Natale che non dimenticheremo mai!".
Sulla vicenda non è stata aperta alcuna inchiesta dall'Asl così come dalla Magistratura e i funerali si sono già celebrati. La donna era arrivata in ospedale circa una settimana prima accusando già malesseri importanti. Considerate le sue condizioni di salute, i medici avevano deciso di operarla d'urgenza facendo nascere i piccoli al settimo mese di gravidanza con un cesareo d'urgenza mettendo poi in atto tutte le procedure mediche per cercare di salvarla. Nonostante gli sforzi dei medici con interventi chirurgici e di terapia intensiva purtroppo la 41enne non ce l'ha fatta.
2. «HO PERSO LA MIA VIVIANA, MA LA TELEFONATA DEL PAPA HA DATO UN SENSO AL NATALE»
Cesare Bechis per www.corriere.it
Viviana Delego è morta la mattina del 22 dicembre all'ospedale di Brindisi. È morta dopo aver partorito due gemelli, un maschietto e una femminuccia. Viviana, insegnante di inglese 41enne di Pezze di Greco (Fasano), nel Brindisino, era arrivata in ospedale con un quadro clinico già compromesso.
Il parto prematuro, crisi convulsive, distacco della placenta e rottura delle membrane. I medici sono intervenuti d'urgenza con un taglio cesareo, ma una forte emorragia, non compensata neanche dalle venti sacche di sangue trasfuso, ha reso inutili tutti i tentativi di salvarle la vita. I gemellini, invece, stanno bene. Viviana ha lasciato anche un'altra bimba, di sei anni, e il marito, Giacomo Cofano, maitre di sala in un albergo di Fasano. Una tragedia che ha colpito una famiglia bella e perbene proprio a Natale. Eppure, nel dolore che non si può descrivere, proprio il giorno di Natale questa casa colpita dal lutto è stata illuminata da un raggio di luce. Don Donato Liuzzi, il parroco del paese, aveva voluto informare la segreteria del Papa dell'accaduto. E il 25 dicembre Francesco ha chiamato il vedovo.
A che ora è arrivata la telefonata di papa Francesco?
«Esattamente alle 19.20».
Le era stata preannunciata?
«Don Donato, a cui mi lega un rapporto di amicizia, mi aveva chiesto se ero solito rispondere a numeri sconosciuti. E mi aveva invitato a farlo. Potrebbe arrivarne una dal Vaticano, mi aveva detto...».
Alle 19.20 squilla il telefono. E lei?
«Stavo rientrando dall'ospedale con Edoardo Maria, il gemellino appena nato, ho risposto e ho sentito: pronto, sono papa Francesco. Mi sono emozionato moltissimo e abbiamo cominciato a parlare. Siamo stati al telefono qualche minuto».
Cosa le ha detto?
«Parole di conforto. Ha compreso la tragedia di una mamma che ha dato la vita per i figli e il dolore che ha colpito la mia famiglia. L'emozione era fortissima, non ricordo le parole precise, sono rimasto stupito dal fatto che abbia pensato a me e trovato alcuni minuti per chiamarmi e rincuorarmi. Giuro, mi sembrava di parlare con una persona cara, con un amico. È stato quasi come una confessione. Ha chiuso dicendomi di essere a disposizione per qualsiasi cosa. Sembra assurdo dirlo con quello che ci è successo, ma è stato un bel Natale. Gli ha dato un senso. Fra l'altro c'è una coincidenza: i gemellini sono nati il 17 dicembre, lo stesso giorno del Papa».
Lei come sta?
«Un'altalena di emozioni, ma bisogna andare avanti. Ho tre figli, la più grande, Emma Maria, ha sei anni, fa la prima elementare, è stata lei a scegliere i nomi dei fratellini».
Ha già saputo della mamma?
«Sì, le ho parlato io, non poteva farlo nessun altro. Mi sono confrontato con alcuni esperti che mi hanno suggerito il modo di comunicarglielo. Ora sa che la sua mamma è diventata un angelo».
Ora che farà? Tornerà al suo lavoro?
«No, cambierò vita. Con tre figli così piccoli non posso continuare a fare il maitre, è un lavoro che non agevola la gestione di una famiglia. Voglio essere sempre presente con i miei figli. Appena passato questo periodo mi darò da fare, come sempre. Resterò qui, la mia vita è dove sono nato e cresciuto. Se si vuole, si può fare tutto».
Lei ha voluto ringraziare i medici del reparto dov' è morta sua moglie. Perché?
«Ho scritto la lettera la stessa notte. Ho voluto ringraziare il personale per aver tentato tutto il possibile per salvare Viviana. So che lo hanno fatto davvero».
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