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Estratto dell'articolo di Gian Guido Vecchi per www.corriere.it
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«Sollevato dal governo pastorale», cioè cacciato: Papa Francesco ha rimosso dalla diocesi texana di Tyler, negli Stati Uniti, il vescovo tradizionalista americano Joseph E. Strickland, in aperto contrasto con il magistero del pontefice fin da quando, nel 2018, aveva definito «credibili» le accuse poi finite in niente dell’arcivescovo Viganò, l’ex nunzio negli Usa che era arrivato a chiedere le dimissioni di Bergoglio. [...]
È molto raro che un vescovo venga rimosso d’autorità: in genere, quando lo si vuole mandare via, gli si lascia prima la possibilità di dimettersi, pubblicamente rifiutata dal vescovo texano. Strickland ha 65 anni, dieci meno dell’età pensionabile dei vescovi. Molto attivo su «X», l’ex Twitter, all’inizio dell’anno aveva tra l’altro scritto di rifiutare «il programma del Papa che mina il Deposito della Fede».
Ma non si tratta solo dell’opposizione alle aperture di Francesco, dall’atteggiamento nei confronti delle persone Lgbtq alla possibilità di accedere ai sacramenti per chi non è «perfetto», né delle posizioni affini all’ultradestra americana come la contestazione dei vaccini contro il Covid e delle misure di contenimento della pandemia. In Vaticano si dice che l’indagine condotta dai due vescovi americani ha mostrato seri problemi di «comunione» tra il vescovo Strickland e gli altri preti della diocesi e i fedeli, e c’erano pure rapporti assai difficili con gli altri vescovi americani.
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L’annuncio della rimozione è stato dato in contemporanea dalla Santa Sede e dalla Conferenza episcopale Usa. Il Papa ha nominato il vescovo di Austin, monsignor Joe Vasquez, come amministratore apostolico della Diocesi rimasta vacante, in attesa della nomina di un successore. Non è la prima volta che la Santa Sede interviene con durezza contro gli ultraconservatori in odore di scisma.
Alla fine dell’anno scorso don Frank Pavone, fervente sostenitore di Donald Trump, venne spretato per «comunicazioni blasfeme sui social media» e «persistente disobbedienza alle legittime istruzioni del suo vescovo diocesano». Proprio il vescovo Strickland, in quell’occasione, commentò su Twitter: «La blasfemia è che questo santo prete sia cancellato mentre un presidente cattivo promuove continuamente la negazione della verità e l’assassinio di non-nati, gli officiali vaticani promuovono l’immoralità e la negazione del deposito della fede e i preti promuovono la confusione gender devastando molte vite».
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