
DAGOREPORT – A CHE PUNTO È L’ACCORDO SULLE RICCHE RISORSE MINERARIE UCRAINE TRA TRUMP E ZELENSKY? IN…
IL LATO OSCURO DI SISSI - A PARIGI UNA MOSTRA CELEBRA ROMY SCHNEIDER, A QUARANT'ANNI DALLA MORTE: UNA VITA TRASCORSA SALTANDO DA UN SET ALL’ALTRO, TENTANDO DI SCROLLARSI DI DOSSO LA FIGURA DELLA PRINCIPESSA INGENUA INTERPRETATA IN “SISSI” – L’ANELLO REGALATO DA LUCHINO VISCONTI, IL PRIMO MARITO CHE SI TOLSE LA VITA, LA MORTE DEL FIGLIO 14ENNE INFILZATO IN UN’INFERRIATA. IL MISTERO SUL SUICIDIO: VENNE TROVATA NEL SUO LETTO FORSE DOPO AVER ASSUNTO UN… - VIDEO
Leonardo Martinelli per “la Stampa”
Al vernissage della mostra su Romy Schneider, a quarant' anni dalla sua morte, ieri, a Parigi, alla mitica Cinémathèque, tutti aspettavano Sarah Biasini. Attrice teatrale, è la figlia di Romy, sempre timorosa di essere strumentalizzata (lo stesso viso, i medesimi occhi). Ha fornito vari ricordi della mamma, ma alla fine non si è materializzata. «È venuta da sola pochi giorni fa», ammette Costa-Gavras, regista (lo fu anche di Schneider, in Chiaro di donna) e presidente dell'istituzione. Non la vedeva da quando era piccolina, durante le riprese di quel film. Sarah è rimasta a lungo, «era molto emozionata». Della madre ha avuto la forza di dire: «È magnifica».
Non aveva ancora cinque anni, quando morì nella stanza accanto, mentre lei dormiva. «Il problema è che di Romy ormai si parla solo attraverso la morte - sottolinea Clémentine Deroudille, la curatrice - e invece delle persone bisognerebbe parlare sempre attraverso la vita. Lei ne trascorse una buona parte sui set dei propri film, dove assorbiva il personaggio. Non era nevrosi, ma lavoro. Era così fotogenica, ma dietro c'erano un talento enorme e una dedizione completa». Star, ma non faceva la star: ogni volta voleva dormire nello stesso albergo del resto della troupe. Recitava indifferentemente in tedesco (la sua lingua materna), francese o inglese. La curatrice aggiunge che «negli ultimi anni ci sono solo uomini che parlano di lei. Io ho voluto ridarle la parola». Grazie alle interviste, i diari, le lettere.
Ne viene fuori una donna libera e indipendente (anche dal punto di vista finanziario, fin dall'adolescenza, grazie ai film tedeschi della serie di Sissi, un successo strepitoso). La mostra si concentra sulla Schneider attrice. Tra i ricordi in mostra, abiti e foto inedite, ne manca uno soltanto. Un anello di ebano, incastonato di diamanti. «Era quello di fidanzamento della mamma di Luchino Visconti - racconta Deroudille -. Durante le prove di uno spettacolo teatrale, il testo di John Ford Peccato che sia una sgualdrina, diretto dal regista italiano a Parigi, lui a un certo momento la trattò male, con condiscendenza, davanti ad Alain Delon, l'altro interprete della pièce e allora il compagno di Romy. Poi, per farsi perdonare, le regalò l'anello».
Oggi è di Sarah, che talvolta lo indossa. All'inizio voleva concederlo per la mostra, ma alla fine non ce l'ha fatta. Visconti, comunque, ha una parte importante nell'esposizione. «Fu essenziale nella sua storia di donna e di attrice - continua Deroudille -. Romy accompagnò Alain sul set di Rocco e i suoi fratelli e fu lì che Visconti la notò. Propose alla coppia la loro prima performance in teatro. Visconti fu anche il primo a offrirle ruoli importanti e testi impegnativi.
E fece conoscere a Romy grandi artisti e Coco Chanel. Donna indipendente, la stilista era un mito per l'attrice. Divennero amiche». Non solo: lei trascorse la vita a cercare di scrollarsi di dosso la figura di Sissi, principessa ingenua (che poi, a rivedere quei film, era più impertinente di quanto s' immagini). Con Ludwig (1973), Visconti le permise di portare a compimento l'impresa, interpretando di nuovo Elisabetta d'Austria, Sissi appunto, ma il lato oscuro del personaggio.
E pure Romy, come alcuni hanno detto, fu un po' dark? Visse negli ultimi anni alcune tragedie incommensurabili: il suicidio del primo marito, Harry Meyen (nel 1979), regista teatrale tedesco, ebreo, che era stato deportato durante la guerra (mentre la madre di Romy, attrice famosa, era stata amica e forse amante di Hitler); la morte del figlio David, a 14 anni, infilzato in un'inferriata rientrando una sera, nel 1981; un tumore al rene .
romy schneider il commissario pellissier
Si spense la notte del 29 maggio 1982: suicidio o forse un cocktail sbagliato di alcool e barbiturici. «Ma prima di quell'ultimo periodo - sottolinea Deroudille - fu una persona gioiosa, generosa e in movimento perpetuo. Forse, anche per questo, si sfinì, facendo un film dietro l'altro». L'esposizione si conclude con una foto di Romy scattata durante le riprese di La califfa, diretto da Alberto Bevilacqua. Lì era la moglie di un operaio, morto durante le proteste sindacali. «È di una bellezza incredibile - conclude la curatrice -. Non l'ho mai vista così bella come in quel film».
luchino visconti
romy schneider 16
romy schneider 1
romy schneider boccaccio 70
romy schneider sarah biasini
romy schneider la califfa 1
romy schneider la califfa
alain delon e romy schneider
romy schneider alain delon la piscina
romy schneider 1
romy schneider 11
romy schneider 6
romy schneider alain delon la piscina
michel piccoli romy schneider michel piccoli il commissario pellissier
romy schneider alain delon
romy schneider 15
romy schneider con la madre magda
romy schneider in sissi
romy schneider alain delon
romy schneider 19
romy schneider alain delon la piscina
romy schneider 2
romy schneider 21
romy schneider 22
romy schneider 6
romy schneider 3
romy schneider 8
romy schneider 9
romy schneider
ROMY SCHNEIDER 18
romy schneider boccaccio ’70
romy schneider boccaccio 70
tomas milian romy schneider boccaccio '70
romy schneider 10
romy schneider 11
romy schneider 13
romy schneider 14
romy schneider 18
DAGOREPORT – A CHE PUNTO È L’ACCORDO SULLE RICCHE RISORSE MINERARIE UCRAINE TRA TRUMP E ZELENSKY? IN…
KITSCH BUSSA ALLA NOSTRA PORTA? – LA MOTOSEGA DI MUSK, I SALUTI ROMANI DI BANNON, IL BALLO DI TRUMP…
DAGOREPORT - CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO DEI NAZI DI AFD…
A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA…
FLASH! - INVIATI DEI MEDIA DI TUTTO IL MONDO (OGGI ANCHE I CINESI) SONO A ROMA PER SEGUIRE LA…
DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO…