DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E…
Giuseppe Scarpa per “la Repubblica – ed. Roma”
L URNA CINERARIA SCAMBIATA A ROMA
«I miei cani trattati meglio di mia madre. Rispetto per le persone, rispetto per la morte. Tutto questo è mancato al cimitero di Prima Porta». Ennio De Bartolomeiè polemico, giustamente.
La madre Fiorella Rossanna Olper è morta l'undici novembre 2020 a 83 anni. La donna è stata cremata, ma quando De Bartolomei è andato a ritirare le ceneri le hanno consegnato il vaso con il nominativo di un'altra persona, con tanto di targhetta, un uomo morto 20 giorno dopo Olper. «Questo vaso dovrebbe essere quello di sua madre, mi hanno detto. Dovrebbe? Ma stiamo scherzando».
Com'è possibile?
«Qualcosa di folle. Ho chiesto spiegazione a chi si occupa della cremazione e dei servizi cimiteriali, l'Ama».
Cosa le hanno detto?
«Niente, danno risposte evasive. Ma il pasticcio lo hanno combinato loro».
Come sono andati i fatti?
«Mia madre viene a mancare l'undici di novembre del 2020, poi decidiamo di farla cremare. Operazione che dovrebbe essere avvenuta il gennaio successivo sempre al Flaminio. Dico dovrebbe perché non sono sicuro che l'abbiano realmente cremata. Ad ogni modo poi vado a richiedere l'urna».
Cosa accade?
«Mi dicono che non la trovano. Poi un operaio arriva con quella di un moldavo venuto a mancare 20 giorni dopo rispetto a mia madre. Io gli dico ma cosa ci faccio con questo vaso».
E il dipendente Ama come le risponde
«Anche se c'è la targhetta di un'altra persona sopra l'urna, quella dovrebbe essere il vaso di mia madre. Io mi arrabbio, avevo già chiamato i carabinieri».
Alla fine ha trovato l'urna di sua madre?
«No, ma è successo dell'altro».
Che cosa?
«Il moldavo in questione doveva teoricamente essere tumulato. E poi all'interno del vaso, in mezzo alle ceneri, c'era un cartellino con il nome di mia madre».
Un pasticcio
«Si, perché temo che ci sia stato uno scambio. Vorrei che venisse aperta la tomba in cui dovrebbe giacere il moldavo. In questo modo avremo la certezza. Spero di non trovare mia madre lì. Fino a quel momento il vaso non lo prendo ma nessuno mi dà retta».
Cosa farà allora?
«Io ho già fatto una denuncia con l'avvocato Barbara Nardelli, la prossima mossa sarà una causa civile. Io non posso prendere un'urna cineraria con i resti di un'altra persona. Le mie figlie sono disperate per questa vicenda».
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