DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL…
Franco Pasqualetti per “www.leggo.it”
Aveva aperto le porte della chiesa ai rom per carità cristiana. Ma mai e poi mai don Ernesto avrebbe pensato di trovarsi assediato, minacciato. Di avere paura a tal punto da rivolgersi ai carabinieri per chiedere aiuto. Ormai era un’invasione di nomadi da tutta Roma per ricevere dall’elemosineria apostolica 200 euro a semestre. Minacce e vessazioni continue che hanno costretto il parroco a interrompere il servizio.
Una situazione esplosiva quella di Testaccio, nella comunità parrocchiale di Santa Maria Liberatrice. Una questione che ha scosso l’intera comunità testaccina attorno al suo parroco.
E i fedeli sono pronti a difenderlo: «Nessuno tocchi Padre Ernesto - tuona Maurizio, 44 anni e una passione per il calcio in oratorio - i rom non devono più provare ad avvicinarsi qui. Siamo tutti uniti e non faremo sconti a nessuno».
E ancora: «È la dimostrazione che certi tipi di persone non possono essere aiutate - incalza Elena, 75 anni vissuti a Testaccio - non ci si può scagliare contro la Chiesa e contro il suo parroco per pretendere denaro». In effetti che la situazione sia tesa lo dimostrano anche le decine di cartelli affissi in parrocchia: «Avviso alle persone nomadi: le lettere per richiedere il sostegno economico sono sospese».
Luca Calboni per "www.leggo.it"
Una scelta che ha mandato su tutte le furie i rom che ormai davano per scontati quei soldi. Qualcuno ha preso di mira Padre Ernesto, urlandogli in faccia minacce pesanti per la mancata “elemosina”.
Ed è per questo che il prete, scosso e impaurito ha denunciato tutto alla caserma più vicina, quella dell’Aventino. I carabinieri hanno però tranquillizzato il parroco: gli è stato dato un numero di telefono dedicato che, in caso d’emergenza, può far arrivare una gazzella in un batter d’occhio (la stazione dista poche centinaia di metri dalla chiesa). «Seguiamo con attenzione la vicenda - fanno sapere i militari dell’Aventino - e stiamo monitorando alcuni soggetti.
Qualora si ravvisassero minacce più o violenze si potrebbe intervenire per estorsione, sicuramente l’aver denunciato i fatti agevola il nostro lavoro». A dare sostegno a Don Ernesto, ieri mattina, è arrivato per il 110° anniversario della consacrazione di Santa Maria Liberatrice, anche il Cardinale, Giovanni Lajolo. Una vicinanza del Vaticano per ribadire che il parroco non è solo. Con lui ci sono tutti. Da oggi ancora di più.
Piega con cura i paramenti sacri con cui ha appena celebrato la messa domenicale. Si siede alla scrivania in legno scuro e senza indugi racconta quello che sta accadendo a Testaccio. Don Ernesto Grignani, 73 anni appena compiuti parla di come la parrocchia sta reagendo alle vessazioni dei rom.
blitz al campo nomadi di castel romano 11
Don Ernesto ha paura?
«Sono scosso, non lo nego. Ho provato ad aiutare queste persone ma è stato un errore. Una volta che mi sono accorto delle bugie che raccontavano per ottenre i soldi ho chiuso i rubinetti. E loro si sono ribellati».
In che modo?
«Minacce, attacchi durissimi a me e ai miei collaboratori, per questo ho deciso di rivolgermi ai carabinieri»
E ora?
«Due-tre personaggi più violenti insistono. Una persona è arrivata a minacciare il mio segretario dicendo “vi brucio tutto”»
Ma da dove nasce questa vicenda?
«Le parrocchie possono chiedere un contributo all’elemosineria vaticana per aiutare le famiglie più bisognose; ognuno può presentare richiesta ogni sei mesi. Le diocesi si fanno “garanti” dello stato di necessità di queste persone, aiutandole a ottenere il denaro».
A quanto ammonta questo contributo?
«Dai 150 ai 250 euro circa.... ».
Chi si presentava alla sua porta?
«Alcuni italiani e molti rom. Zingari, nomadi, come li vuole chiamare? Sono i più insistenti».
Cioè?
«Ogni giorno qui al citofono venivano fra i 20 e i 30 rom. Sempre gli stessi, a chiedere denaro con le scuse più disparate: e quando davo loro dei soldi, insistevano chiedendone di più. A un certo punto ho detto basta, e ho deciso di non aiutarli più».
val d ala parco delle valli campo nomadi roma
Quanti soldi ha dato a queste persone?
«In un anno tra i cinque e i settemila euro».
È turbato?
«Non mi era mai capitata una situazione del genere, mi ha cambiato. Ora sono più guardingo verso chi viene da me a chiedere aiuto».
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