A PAVIA E' STATO SCOPERCHIATO IL VASO DI PANDORA - NUOVO CAPITOLO DELLA SAGA CHE COINVOLGE MAGISTRATI, CARABINIERI, POLITICI E IMPRENDITORI: IL SOSTITUTO PROCURATORE PIETRO PAOLO MAZZA È ACCUSATO DI CORRUZIONE E PECULATO. UNA SOCIETÀ CHE SI OCCUPA DI INTERCETTAZIONI E PEDINAMENTI GLI AVREBBE VENDUTO UNA MACCHINA A UN PREZZO DI FAVORE. MAZZA PER SDEBITARSI HA ASSEGNATO DIVERSI INCARICHI ALLA STESSA AZIENDA - GLI INQUIRENTI HANNO SCOPERCHIATO UN "SISTEMA" CON UOMINI DELLE ISTITUZIONI CHE SI COMPORTAVANO DA PADRONI DELLA CITTÀ. SCAMBI DI FAVORI, ACQUISTO DI CASE A PREZZI SCONTATI, CENE E HOTEL DI LUSSO E POI DENARO, A VOLTE DILAPIDATO IN SCOMMESSE E ALLE CORSE DEI CAVALLI....

Estratto dell'articolo di Alfio Sciacca e Cesare Giuzzi per il “Corriere della Sera” 

mario venditti

Avrebbe ricevuto un trattamento di favore sul prezzo di acquisto, nel 2019, di un’auto da una società che si occupava di intercettazioni e pedinamenti per conto della Procura di Pavia. Lui avrebbe ricambiato con l’assegnazione di vari incarichi. Accuse gravi quelle formulate dalla Procura di Brescia nei confronti di un loro collega, il sostituto Pietro Paolo Mazza, ora in servizio a Milano. È finito nel registro degli indagati per peculato e corruzione. 

Ieri è stata personalmente la pm di Brescia Claudia Moregola a coordinare il blitz della Guardia di Finanza a casa e nell’ufficio del collega Mazza. In mano un decreto di perquisizione e sequestro. Il loro arrivo al quarto piano del Palazzo di Giustizia di Milano è stato molto discreto e stava per passare inosservato.

Pietro Paolo Mazza

Tutto si è concluso in circa mezz’ora. Il tempo necessario per sequestrare telefonini e dispositivi informatici. In ogni caso solo provare a immaginare la scena dei finanzieri che fanno irruzione negli uffici di un magistrato a Palazzo di Giustizia ha del clamoroso. 

Le accuse di cui è chiamato a rispondere il pm milanese sono relative al periodo in cui era in servizio a Pavia, dove è rimasto fino al 2024. Gli stessi anni in cui era procuratore aggiunto Mario Venditti, indagato per corruzione nell’inchiesta su Garlasco, ipotizzando che abbia intascato del denaro per chiedere, nel 2017, l’archiviazione di Andrea Sempio. 

Il blitz di ieri rientra in un’altra inchiesta. Anche se ci sono nomi e società che ritornano anche nelle indagini su Garlasco. Pietro Paolo Mazza è infatti indagato nell’ambito dell’indagine «Clean 2», sul «sistema Pavia». Un grumo di potere che vedeva assieme politici, magistrati, imprenditori e carabinieri.

MARIO VENDITTI

Anche qui è più volte saltato fuori il nome di Venditti. Era facile ipotizzare che per lui ci fosse una seconda iscrizione nel registro degli indagati. Ieri è arrivata la conferma. La nuova accusa è di corruzione. Anche in questo ci sarebbe di mezzo un’auto. Un’Audi A5 da 85 mila euro noleggiata dalla Procura e riscattata a un prezzo molto conveniente (20 mila euro) dallo stesso Venditti . 

Gli inquirenti di Brescia hanno scoperchiato un vero e proprio verminaio popolato di uomini delle istituzioni che a Pavia si comportavano da padroni della città. Scambi di favori, acquisto di case a prezzi scontati, cene e hotel di lusso e poi tanto denaro, che qualcuno dilapida tutto in scommesse e alle corse dei cavalli. Agli arresti sono finiti anche due carabinieri, il maggiore Maurizio Pappalardo e il maresciallo Antonio Scoppetta, già condannato con rito abbreviato a 4 anni e 6 mesi.  [...]

MARIO VENDITTI E ANDREA SEMPIO

Scoppetta faceva parte della sezione di polizia giudiziaria che si occupava di intercettazioni e trascrizioni per conto della Procura in cui l’aggiunto Venditti era il dominus. Comprese quelle, contestatissime, alla famiglia Sempio. La società che gestiva le intercettazioni era la Esitel, dei fratelli Cristiano e Raffaele D’Arena. Guarda caso la stessa che avrebbe venduto a prezzi di favore l’auto al pm Mazza.  [...]

Il blitz a Palazzo di Giustizia di Milano non è stata un’attività di indagine isolata. Per tutto il giorno la Guardia di Finanza di Brescia ha fatto perquisizioni e sequestri, anche nel Pavese, alla ricerca di documentazione sulle spese folli del «quartierino» di Pavia in ristoranti, hotel e scommesse alle corse dei cavalli. [...]