bettini zingaretti conte

PD, PARTITO DIVISO – GRAN PARTE DEI DEM SI SCHIERA CONTRO “CONTE O ELEZIONI” DI ZINGA E BETTINI: E’ UN ERRORE SCHIACCIARSI TROPPO SUL CAZZARO CON LA POCHETTE, MEGLIO UN PREMIER DIVERSO, PIÙ CAPACE DI AGGREGARE E PORTARE A TERMINE LA LEGISLATURA. PERCHÉ QUALORA IL CONTE2 DOVESSE CADERE, SI INSEDIEREBBE UN GOVERNO BALNEARE PER PORTARE L'ITALIA AI SEGGI IN ESTATE. “MA FRA PANDEMIA E RECOVERY SIAMO SICURI CHE NON PROSEGUA LA NAVIGAZIONE SINO AL 2023?”. E ALLORA SÌ CHE IL PD AVREBBE PERSO TUTTO

Giovanna Vitale per “la Repubblica”

 

Bettini e Zingaretti

Settantadue ore per salvare il soldato Conte. Il countdown è partito. Se entro martedì non si riuscirà a trovare un numero di volenterosi sufficiente ad allargare la maggioranza mutilata da Renzi, il Pd fischierà la fine della partita per impraticabilità del campo. E la responsabilità d' averlo bombardato sarà tutta di Italia viva, che ha aperto una crisi al buio, senza sbocchi diversi dalle elezioni anticipate. Perché ricucire con gli ex alleati è davvero impossibile, i 5S hanno messo il veto; men che mai promuovere un governo di unità nazionale con la destra sovranista.

 

CONTE

«Stavolta non finirà come nell' estate del Papeete», avvertono al Nazareno. Stavolta alle urne, che allora Zingaretti voleva ma mezzo mondo no, ci si andrà davvero. E non certo per colpa dei Dem. Che però su questa linea rischiano di deflagrare. Tra Camera e Senato si sta facendo strada la convinzione che sia un errore schiacciarsi troppo su Giuseppe Conte e che in caso di caduta (per mancanza di responsabili) ci si possa persino rialzare.

 

A patto di guardare altrove: a un premier diverso, più capace di aggregare e portare a termine la legislatura. Un' opzione che tuttavia non esiste, per il segretario: senza l' avvocato franerebbe l' alleanza con il M5S, indispensabile per far combattere il centrosinistra ad armi pari col centrodestra.

 

giuseppe conte esce dal quirinale

Perciò occorre fare in fretta. Per evitare l' implosione del Pd, dopo quella del governo. Ha capito, il presidente del Lazio, qual è il piano delle opposizioni: trasformare il voto sulla relazione del Guardasigilli Alfonso Bonafede, in programma mercoledì nei due rami del Parlamento, in una mozione di sfiducia contro l' esecutivo.

 

E un' eventuale bocciatura del capodelegazione grillino nel colpo di grazia a una coalizione già debilitata e fragile. Che difficilmente reggerebbe l' urto. A Salvini e Meloni basterà giocare di sponda con Renzi, inchiodato sul no alla relazione sulla giustizia, per vedere affondare i giallorossi. «Il timer è scattato, la bomba a orologeria è pronta a esplodere », la metafora bellica più gettonata fra i deputati.

 

ALFONSO BONAFEDE GIUSEPPE CONTE

Restano quattro giorni. La drammatizzazione sulle elezioni anticipate serve anche a questo: a stanare i "costruttori" in sonno e farli uscire allo scoperto. Specie i dubbiosi di Iv.

Tre o quattro, secondo gli ultimi calcoli, sufficienti a salvare il Conte due. Ma la domanda è: per quanto tempo? La maggioranza assoluta rischia di rimanere un miraggio e il Nazareno non intende tirare a campare, offrendo al Paese lo spettacolo di un governo azzoppato, appeso alle controfigure di Razzi e Scilipoti.

giuseppe conte

 

Per cui o a palazzo Madama emergerà una quarta gamba su cui poggiare il Conte ter, oppure - insiste Zingaretti - meglio restituire la parola ai cittadini. Ora o mai più, il messaggio: i responsabili si facciano avanti. Uno spauracchio per tanti, dopo il referendum sul taglio degli eletti.

 

Esattamente il pertugio nel quale ieri il senatore di Firenze s' è infilato con l' appello, sottoscritto da tutti i suoi parlamentari, a riaprire «il confronto sui contenuti» ribadendo «la necessità di una soluzione politica che abbia il respiro della legislatura ». In barba agli anatemi - «Mai più con Renzi, se l' allargamento fallisce c' è solo il voto» - subito lanciato dai vertici 5S. Utili pure al segretario dem per dimostrare che non è solo il Pd ad avergli sbarrato la porta.

renzi bonafede conte

 

Ma serve a poco. Il partito è in subbuglio. Quattro senatori - Pittella, Verducci, Nannicini e Stefano - mettono a verbale la loro contrarietà a elezioni. La fronda del Nord guidata da Bonaccini, insieme ai sindaci Nardella e Gori, già da un po' preme per una maggioranza formato Ursula, in grado di assicurare un governo più solido al Paese in emergenza.

 

Significa far pace con Iv e tirar dentro Forza Italia. Operazione impossibile finché si grida "al voto al voto": ora lo dice pure Base riformista, potente corrente di Guerini e Lotti. Dove si racconta la seguente storiella: Meloni e Salvini hanno promesso a Berlusconi che se lui terrà compatto il centrodestra, aiutandoli a buttar giù Conte, loro lo candideranno al Quirinale.

 

giuseppe conte lello ciampolillo

E il Cavaliere avrebbe accettato lo scambio blindando Fi, da cui è difficile qualcuno si staccherà. «Perciò invocare urne subito è un boomerang ». Senza considerare che, qualora il Conte2 dovesse cadere, si insedierebbe un governo balneare per portare l' Italia ai seggi in estate. «Ma fra pandemia e Recovery siamo sicuri che non prosegua la navigazione sino al 2023?». E allora sì che il Pd avrebbe perso tutto.

giuseppe conte alfonso bonafedealfonso bonafede, luigi di maio e giuseppe contezingaretti di maioNICOLA ZINGARETTINICOLA ZINGARETTINICOLA ZINGARETTI conte zingarettigiuseppe conte alfonso bonafede