donald trump friedrich merz

TRUMP RIFILA UNO SCHIAFFONE ALL’“ALLEATO” MERZ – IL PENTAGONO HA INTERROTTO I CONTATTI DIRETTI CON IL COMANDO GENERALE DELL'ESERCITO TEDESCO. LO HA RIVELATO IL CAPO DI STATO MAGGIORE DELLA GERMANIA, CHRISTIAN FREUDING: “PRIMA ERAVAMO IN CONTATTO GIORNO E NOTTE, ORA SERVONO LUNGHI GIRI DIPLOMATICI” – IL CAMBIO DI STRATEGIA DELLA CASA BIANCA: NON È PIÙ INTERESSATA A MANTENERE SALDO IL LEGAME CON IL SUO ALLEATO PIÙ FEDELE IN EUROPA. NELLA SOLA BASE DI RAMMSTEIN, IN RENANIA PALATINATO, STAZIONANO A 35.000 SOLDATI AMERICANI…

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Estratti dell’articolo di Uski Audino per www.lastampa.it

 

pete hegseth donald trump 2

Il Pentagono ha «interrotto, veramente interrotto» i contatti diretti con il comando generale dell'esercito tedesco. Lo sostiene Christian Freuding, Capo di Stato maggiore dell’esercito in Germania, in un’intervista uscita su The Atlantic. Prima eravamo in contatto «giorno e notte» attraverso messaggi di testo, ora per mettersi in contatto con il Pentagono è necessario fare lunghi giri attraverso i canali diplomatici, prosegue Freundig.

 

Ogni volta che serve un’informazione a Washington bisogna trovare se «c'è qualcuno che trovi qualcun altro al Pentagono» in modo da rimanere allineati sui piani di difesa, […]

 

friedrich merz e donald trump alla casa bianca foto lapresse 3

Errore di percorso o strategia? Il capo dell'esercito tedesco cita, come esempio di comunicazione mancata, la scelta dell'amministrazione del presidente Donald Trump di non dare alcun preavviso agli alleati prima di sospendere determinate forniture di armi all'Ucraina, lo scorso luglio.

 

[…]  questa circostanza può essere letta in due modi: come il segnale di una nuova strategia o come anomalia. Nell'insieme sembrano affievolirsi i segnali di interesse da parte statunitense di mantenere forte e saldo il legame con il suo alleato più fedele in Europa per ottant'anni, quello in cui stazionano nella sola base di Rammstein, in Renania Palatinato, all'incirca 35.000 soldati Usa e in oltre 50.000 cittadini americani, considerando anche le famiglie. E lo sostiene lo stesso Freundig.

 

Christian Freuding

Di fronte alla minaccia rappresentata dalla Russia, in Germania «Lei si trova non solo il nemico alle porte, ma sta per perdere un vero alleato e un amico» prosegue il militare a The Atlantic.

 

Per i tedeschi la prima doccia gelata sul cambio di direzione strategica adottata a Washington era arrivata lo scorso febbraio durante la Conferenza di Sicurezza di Monaco, quando il neo-vicepresidente J.D. Vance, dal palco del Bayrisches Hof, aveva accusato l'Europa e i padroni di casa di non garantire «la libertà di espressione».

 

La Germania era da tempo sotto i riflettori e sotto accusa da parte del presidente Usa per non «aver pagato il conto» alla Nato, per non aver speso una percentuale abbastanza alta del suo Pil nella Difesa.

 

donald trump e friedrich merz alla casa bianca foto lapresse 6

Ora che ha fatto i compiti a casa – il budget per la Difesa in Germania nel 2026 sarà di 108 miliardi, per arrivare al 3,5% entro il 2029 – il Paese non è tornato ad essere l’alleato di sempre. […]