diletta leotta

L'AFFAIRE DILETTA - PER LE FOTO HARD DELLA LEOTTA, INDAGATI IL DIRETTORE DI “EVA 3000”, UGO CONSOLAZIONE, E LA DIRETTRICE EDITORIALE, ROBERTA DAMIATA - IL LORO DOVERE SAREBBE STATO DENUNCIARNE IL POSSESSO E INVECE, PUR CONOSCENDONE L'ORIGINE ILLECITA (ERANO FOTO RUBATE DA UN HACKER), HANNO SCELTO DI PUBBLICARLE - PER IL PM, A RIVELARE LA MALAFEDE DEI GIORNALISTI E' UNA MAIL INVIATA ALLA SORELLA-AVVOCATO DELLA CONDUTTRICE...

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Giulio De Santis per il “Corriere della sera - Edizione Roma”

 

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Il loro dovere sarebbe stato denunciare di essere entrati in possesso di foto hot di Diletta Leotta rubate dal suo iPhone. E invece, pur conoscendone l'origine illecita, hanno scelto di pubblicarle a pagina 31 di «Eva Tremila Express». Decisione che ora rischia di costare il processo alla direttrice editoriale del settimanale, Roberta Damiata, nonché al suo direttore responsabile, Ugo Consolazione. Per entrambi il pm Carlo Villani ha disposto la chiusura delle indagini contestando il reato di omessa denuncia di cose provenienti da delitto.

 

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Che, in questo caso, è l' intrusione nell' iCloud dello smartphone della 27enne presentatrice televisiva. Reato che avrebbe commesso un hacker minorenne su cui indaga la procura minorile di Bologna, città di residenza del giovane.

 

A rivelare la malafede dei giornalisti nell'uso delle immagini - secondo il pm - è una mail inviata agli indagati dall' avvocato della Leotta, la sorella Federica, dal contenuto che l' accusa considera inequivocabile. Il legale della showgirl infatti avverte Damiata e Consolazione , che da qualche tempo sono entrati in possesso delle immagini di Diletta scattate in momenti d' intimità, che si tratta di foto rubate. La pubblicazione è possibile solo con il consenso della protagonista immortalata negli scatti. Che, però, rifiuta questa eventualità proprio nella lettera spedita dal suo legale.

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La mail - sempre per il pm - imporrebbe ai due indagati di recarsi in procura a denunciare il possesso di foto illegali. Invece Damiata e Consolazione nel numero 37 del settimanale in edicola il 6 settembre 2017 pubblicano il materiale saccheggiato nel 2016 dall' hacker. Risale infatti a tre anni fa il furto di foto e video sul web che poi il ragazzo aveva fatto girare allegandoli all' hashtag #Leotta.

 

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Alla divulgazione degli scatti la conduttrice, circa quattro milioni di followers sui social, reagisce intimando a chiunque di non usare le sue foto. Sentita dal pm lo scorso 22 febbraio, la Leotta ha sottolineato come l' unico errore commesso potrebbe essere stato una cattiva gestione della password. Nulla più di un inciampo che, secondo l' accusa, non esentava i due giornalisti dall' obbligo di denunciare il possesso di quelle immagini rubate.

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