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Fabio Di Todaro per “la Repubblica”
Ormai non sembrano esserci più dubbi. La pandemia di Covid-19 che ha finora provocato 567 milioni di casi e oltre 6,3 milioni di decessi - ha avuto origine nel mercato ittico di Wuhan. Nessuna manipolazione e fuga di Sars-CoV-2 dai laboratori di ricerca. L'ipotesi più accreditata trova un'ulteriore conferma in uno studio pubblicato su Science da un gruppo di ricercatori dello Scripps Research Institute di La Jolla.
«Analizzando le prove disponibili abbiamo avuto conferma che il salto di specie con cui il virus si è fatto largo nell'uomo è avvenuto a partire da animali in vendita al mercato di Wuhan negli ultimi giorni di novembre del 2019», afferma Kristian Andersen, docente di immunologia e microbiologia e coordinatore dei due studi con cui si fa luce sull'origine della pandemia. In maniera, questa volta, definitiva.
I ricercatori - il loro studio era stato anticipato già a febbraio - sono giunti a questa conclusione dopo aver ricostruito le coordinate geografiche di 155 dei primi 174 casi censiti e riportati anche nel primo rapporto sulla pandemia stilato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Sebbene i primi contagi siano stati attribuiti a Wuhan, oltre 11 milioni di abitanti distribuiti su una superficie di quasi 8.500 chilometri quadrati, Sars-CoV-2 ha iniziato a circolare in un'area ristretta: a ridosso del mercato di Huanan, considerato fin dall'inizio un possibile 'detonatore' della pandemia.
Coinvolgendo anche persone che non lo avevano visitato: segno di un passaggio del virus avvenuto da uomo a uomo. Da qui, con il passare delle settimane, Sars-CoV-2 si sarebbe poi diffuso nei quartieri a più alta densità abitativa della metropoli.
Un percorso sostenuto dai dati ricavati dal social network Sina Weibo, in quella fase utilizzato dai cinesi esclusivamente per aggiornarsi sull'andamento della pandemia. A dare il la ai contagi, con ogni probabilità, il contatto con alcuni animali venduti vivi nell'area sudoccidentale del mercato di Huanan: come le volpi rosse (Vulpes vulpes), i tassi del maiale settentrionale (Arctonyx albogularis) e i cani procioni comuni (Nyctereutes procyonoides). Mancano i riscontri del contagio sugli animali. Ma le tracce del virus sono state rilevate in una bancarella e in campioni di acqua proveniente da quest' area del mercato. Segno che il passaggio di Sars-CoV-2 nell'uomo è avvenuto qui: a questo punto senza ulteriori dubbi.
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