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“IMPAGNATIELLO MATURÒ IL SUO PROPOSITO OMICIDA MESI PRIMA DI UCCIDERE GIULIA TRAMONTANO” – LA PROCURA GENERALE DI CASSAZIONE HA PRESENTATO RICORSO CONTRO IL MANCATO RICONOSCIMENTO DELLA PREMEDITAZIONE DA PARTE DEI GIUDICI DI SECONDO GRADO, CHE A GIUGNO HA CONFERMATO L’ERGASTOLO. IMPAGNATIELLO, CHE A MAGGIO 2023 HA UCCISO LA FIDANZATA E IL FIGLIO CHE PORTAVA IN GREMBO, PER MESI HA AVVELENATO LA RAGAZZA. DOPO AVERLA UCCISA, VOLEVA DARE FUOCO AL CADAVERE…

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Pg Milano, Impagnatiello maturò mesi prima l'omicidio Giulia 

alessandro impagnatiello

(ANSA) -  Alessandro Impagnatiello avrebbe maturato il suo proposito omicida nei mesi precedenti il 27 maggio 2023, giorno in cui uccise Giulia Tramontano, la fidanzata accoltellata nella loro abitazione a Senago e che di lì a poco gli avrebbe dato un figlio.

 

Lo sostiene la Procura Generale di Milano, guidata da Francesca Nanni, nel ricorso depositato ieri in Cassazione contro il mancato riconoscimento, da parte dei giudici di secondo grado, della premeditazione. Lo scorso giugno la Corte d'Assise d'Appello, pur ritenendo di non contestare tale aggravante, ha confermato comunque la condanna all'ergastolo. 

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