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I MIGRANTI SONO UN BUSINESS...NON SOLO PER GLI SCAFISTI – A PIACENZA IL TITOLARE DI UN CAF E UN COMMERCIALISTA VENDEVANO PER MIGLIAIA DI EURO NULLA OSTA ALL'INGRESSO IN ITALIA DI LAVORATORI EXTRACOMUNITARI, ATTRAVERSO LE PROCEDURE DEL DECRETO FLUSSI. CON MODALITÀ FRAUDOLENTE AVEVANO OTTENUTO ALMENO 141 PERMESSI, INTASCANDO IN TOTALE OLTRE UN MILIONE DI EURO – PER I DUE, ACCUSATI DI FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, SONO SCATTATE LE MISURE CAUTELARI...

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DECRETO FLUSSI - MIGRANTI E LAVORO

(ANSA) - ROMA, 18 SET - Con modalità fraudolente avevano ottenuto l'emissione di 141 nulla osta all'ingresso in Italia di migranti, attraverso le procedure del Decreto flussi. Nulla osta che poi vendevano a migliaia di euro soprattutto a cittadini egiziani, con un guadagno complessivo che avrebbe superato un milione di euro.

 

Il titolare di un Centro di assistenza fiscale di Piacenza ed un commercialista piacentino, sarebbero stati i terminali di una rete criminale internazionale volta al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, secondo le indagini della Squadra mobile che, coordinata dalla locale procura , ha dato esecuzione a misure cautelari nei confronti dei due italiani.

 

DECRETO FLUSSI - MIGRANTI E LAVORO

Divieto di dimora nella provincia di Piacenza, obbligo di presentazione alla p.g. e divieto di esercitare attività riguardanti l'intermediazione nella ricerca di manodopera estera per il titolare del Caf. Divieto di esercitare la professione per il commercialista.

   

 

L'indagine - a cui hanno collaborato anche operatori dell'Ufficio Immigrazione e dei militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Piacenza- era stata avviata a febbraio 2024, quando un cittadino straniero si rivolse alla prefettura di Piacenza, per sapere, se il nulla osta rilasciato per un suo cugino, pagato da lui 4mila euro, fosse autentico.

 

DECRETO FLUSSI LAVORATORI STRANIERI

Secondo quanto emerso dalle indagini, attraverso false attestazioni redatte dal commercialista, il titolare del Caf faceva compilare ai responsabili delle aziende che si rivolgevano a lui per ottenere manodopera, richieste di assunzione di cittadini extracomunitari sproporzionate alle effettive esigenze, rassicurandoli che, con le richieste fatte in eccedenza, sarebbe stato più facile ottenere i lavoratori di cui avevano effettivamente bisogno. In alcune circostanze, addirittura falsificava la firma degli imprenditori per creare delle ulteriori false richieste di nulla osta.

 

DECRETO FLUSSI - MIGRANTI E LAVORO

Il titolare del Caf otteneva in questo modo un'eccedenza di nulla osta, che provvedeva quindi a rivendere al mercato estero. Sono complessivamente 18 le aziende coinvolte nell' indagine. Numerosi di questi nulla osta sono stati revocati dalla Prefettura, che ha così impedito l'accesso in Italia dei cittadini extracomunitari che si erano rivolti alla rete criminale.

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