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PISCHELLI PERDUTI E SEDATI – LO SCORSO ANNO L’11% DEGLI ADOLESCENTI ITALIANI HA FATTO RICORSO A FARMACI SENZA PRESCRIZIONE, IN PARTICOLARE TRANQUILLANTI E SEDATIVI IL CUI UTILIZZO È SALITO DAL 4,3% DEL 2019 AL 6,3% DEL 2024. E IL 5,4% HA ASSUNTO PILLOLE PER L’ATTENZIONE E L’IPERATTIVITÀ – SI ABBASSA L’ETÀ DEL PRIMO CONSUMO DI SOSTANZE STUPEFACENTI, SCESA A 14 ANNI – NEL NOSTRO PAESE IL 45% DEI 15-16ENNE HA GIOCATO D’AZZARDO ALMENO UNA VOLTA...

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Estratto dell’articolo di Bianca Lucia Mazzei e Serena Uccello per “Il Sole 24 Ore”

 

Sempre più piccoli e sempre più esposti a una molteplicità di sostanze in grado di scatenare dipendenza. È la mappa dei giovani a rischio che sta mutando pelle velocemente evidenziando molteplici fronti di pericolo.

 

A cominciare dall’abbassamento dell’età e da un’emergenza che dagli anni del Covid sta progressivamente crescendo: il ricorso a farmaci senza avere una prescrizione medica, come attesta il Rapporto Espad 2024 (European school survey project on alcohol and other drugs) pubblicato il 20 maggio scorso, aumenta in tutti i Paesi europei, compresa l’Italia.

disagio giovani

 

FARMACI SENZA PRESCRIZIONE

Si tratta soprattutto di tranquillanti, sedativi, antidolorifici e farmaci per l’attenzione e l’iperattività. Servono a ridurre ansia e senso di inadeguatezza o per aumentare lo sballo. Le maggiori utilizzatrici sono le ragazze che li assumono anche per dimagrire.

 

Secondo il Rapporto Espad 2024, in Italia, l’11% degli adolescenti ha fatto ricorso a farmaci senza prescrizione (in Europa il 14%), in particolare tranquillanti e sedativi il cui utilizzo è salito dal 4,3% del 2019 al 6,3% del 2024 (7,9% femmine e 4,2% maschi).

 

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Lo studio coordinato dall’Istituto di fisiologia clinica del Cnr in collaborazione con l’Agenzia Ue sulle droghe (Euda) e basato sulle risposte fornite da 113.882 studenti di 15-16 anni di 37 Paesi europei (tra i quali 25 Ue), rivela che ad aumentare è anche l’assunzione di antidolorifici per lo “sballo”, passati dallo 0,8% del 2019 al 2,9% del 2024.

 

L’anno scorso, il 5,4% degli adolescenti ha utilizzato farmaci per l’attenzione e l’iperattività (la stessa persona può aver usato più sostanze). […]

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GIOCO D’AZZARDO E CANNABIS

Ma a destare preoccupazione, secondo l’Espad è anche l’impennata del gioco d’azzardo in cui gli adolescenti italiani guidano la classifica di chi lo ha praticato durante il 2024. Nel nostro Paese lo ha fatto il 44,8% dei ragazzi (nel 2015 era il 28% e nel 2029 il 32%) ossia quasi la metà degli studenti di 15-16 anni.

 

È invece in calo l’uso di cannabis, che rimane la sostanza più utilizzata. In Italia ha dichiarato di averla consumata il 18% degli adolescenti (nel 2019 era il 27%) ma la riduzione ha riguardato l’utilizzo occasionale mentre rimane stabile la percentuale (il 5,2%) che rischia di sviluppare dipendenza in quanto non riesce a smettere o ha già cominciato a manifestare problemi legati all’uso della sostanza. […]

 

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L’INIZIO PRECOCE

Ma torniamo alla questione età: «Sicuramente - dice Luciano Schillaci, presidente della Federazione Italiana delle Comunità Terapeutiche (FICT) - c’è stato un abbassamento dell’età di primo uso tanto delle sostanze illegali che di quelle legali», cioè l’alcol.

 

Secondo i dati dell’ultima relazione al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze (la prossima è attesa per la fine di giugno) «quasi un milione di giovani (960mila) tra i 15 e i 19 anni, pari al 39% della popolazione studentesca, ha fatto uso di una sostanza psicoattiva illegale almeno una volta nella vita, con oltre 680mila (28%) che hanno consumato droghe nell’ultimo anno.

 

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Ma aumenta anche la percentuale di studenti che hanno utilizzato una sostanza prima dei 14 anni. «I 14 anni infatti - prosegue Virgilio Albertini, responsabile d’accoglienza della comunità di San Patrignano - sono l’età in cui molti si approcciano alle sostanze.

 

Sicuramente la cannabis e le droghe sintetiche, ma a essere assai diffusa è la cocaina che secondo quello che registriamo noi è la sostanza più usata».

 

Dall’altra parte quasi 54mila ragazzi tra i 15 e i 19 anni riferiscono di aver fatto uso di cocaina nel 2023, raggiungendo valori superiori a quelli pre-pandemia.

 

ragazzi che fumano eroina 2

«La penetrazione sul territorio è confermata dall’aumento nell’ultimo decennio delle segnalazioni per possesso di cocaina/crack a uso personale, che nel 2023 rappresentano il 19% del totale e coinvolgono principalmente consumatori over-30. Inoltre, le denunce per reati legati a cocaina/crack sono aumentate dell’8,6% rispetto al 2022, raggiungendo la percentuale più alta mai registrata (46%) per reati di produzione, traffico e detenzione», si legge nella relazione parlamentare. «Ci sono casi - dice Albertini - in cui la cocaina viene consumata subito come prima sostanza. Mentre si è ridotto il consumo di eroina, che viene per lo più fumata. Diciamo che lo stereotipo del tossico con la siringa al braccio è scomparso».

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«La verità - aggiunge Schillaci - è che oggi avvicinarsi alle sostanze viene considerato un comportamento normale, sdoganato. Nella percezione dei nostri ragazzi l’uso di sostanze non rappresenta un comportamento a rischio. In altre parole, i ragazzi non si sentono minimamente in pericolo. E questo è anche il motivo per cui i nostri ragazzi non accedono al sistema dei servizi».

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